IL RITORNO DI KIRA ( DEATH NOTE) COMPLETA

XIII - 𝓢𝔀𝓸𝓷𝓰 𝓚𝓸𝓭𝓪𝓬𝓱𝓲

L'aereo prende contatto con il suolo. Scendiamo il pontile d'imbarco, e ci ritroviamo dinnanzi un bellissimo panorama. Tokyo si erge maestosa, molti edifici illuminati da molte luci colorate, tra cui una torre ( simile a quella di Parigi) da miliarde luci dal rosso al blu, al viola all'arancione intenso. Il cielo è di un meraviglioso blu scuro, una notte senza nubi, serena e con l'aria limpida cosi che si possono vedere distintamente le stelle.

Rimaniamo qualche secondo ad ammirare quello spettacolo, mentre Luka avanza volgendo il capo verso di noi, chiedendo:
« Prendiamo un taxi, oppure ci facciamo un giro a piedi? »
Di rimando Adrièn risponde, distogliendo lo sguardo dal cielo, posando gli occhi su di lui:
« Prendiamo un taxi. Dirigiamoci in albergo, perché sono molto stanco!»
Sbadiglia stiracchiando le braccia.
Prontamente ribatte lui:
« Adrièn quanto sei noioso! Invece perché non passiamo una bella serata in discoteca tutti e tre? »
Propone, con entusiasmo, gesticolando con le mani.
Adrièn assume un espressione di disappunto, grattandosi la nuca obietta con tono contradditorio :
« In discoteca?! Tu sei pazzo! Dopo dodici ore di viaggio, abbiamo bisogno di un bel riposo. Organizziamoci per domani sera. Adesso muoviamoci! Muoio di sonno!» replica annoiato.

Luka notando che da quando siamo atterrati non proferisco parola, cerca di attirare la mia attenzione, cominciando a stuzzicarmi dicendomi mentre mi tocca i miei codini scherzosamente:
« Ehi Marinette, è da quando siamo arrivati che non proferisci parola. Per caso ti senti in imbarazzo? »
Sicuramente sarò divenuta rossa dalla vergogna! Che stronzo! Non lo conoscevo sotto questo aspetto. Se continua così finirà per farmi dire cose senza senso!

Adrièn infastidito dal suo atteggiamento, ribadisce volgendo lo sguardo verso di lui:
« Luka, smettila di fare l'idiota. Piuttosto, non perderti in chiacchere. Se Marinette avrà voglia di parlare lo farà da sé! »
Oh no! Stanno litigando per me?! No, no, no! Tutto questo è assurdo. Spero di sbagliarmi.
Se Adrièn si comporta così, vuol dire che è... Innamorato di me!

Mi sovrappongo fra entrambi dividendoli, abbozzando un timido sorriso rimbeccando:
« Ehi, ehi! Non è il momento di litigare! Smettetela! Andiamo in albergo! » affermo esaustiva, sospirando.

Allontanandoci dal Gate, posso notare da lontano che un taxi è proprio parcheggiato nelle vicinanze.
Ci avviciniamo verso il tassista, Adrièn paga la corsa e saliamo sul veicolo.

Dopo qualche minuto di corsa, finalmente eccoci arrivati di fronte un' albergo dall' insegna luminosa " 𝐒𝐡𝐢𝐧𝐣𝐮𝐤𝐮 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐛𝐞𝐥𝐥 𝐇𝐨𝐭𝐞𝐥"
Entrando subito mi balza all'occhio quelle meravigliose pareti in legno di faggio, pavimento bianco lucido, un divano blu notte dove vi sono poggiati dei piccoli cuscini rosa antico.
I due ragazzi si avvicinano alla reception, prenotando le nostre stanze. Subito dopo il padrone dell'hotel, ci consegna le chiavi delle camere, indicandoci la strada da percorrere.
Avanziamo lungo il corridoio adornato da molte luci, tappezzato di vari quadri raffiguranti opere della storia giapponese.

Dopo qualche secondo, giungiamo presso le nostre stanze. Abbozzando entrambi un sorriso, ci salutiamo con la promessa di rivederci il mattino seguente mentre ognuno di noi apre la porta della propria camera.
Adrièn e Luka si avvicinano pericolosamente verso di me, annunciandomi con voce sensuale:
« Buonanotte Marinette! »
Balbettando rispondo, roteando gli occhi da Luka a Adrièn a Adrièn a Luka:
« B- Buonanotte anche a voi. A domani! »

Chiudo la porta alle mie spalle, e mi fiondo sul letto tra le lenzuola bianche di seta... Buonanotte Marinette!

Piccola introduzione dell'autrice.
Nel frattempo Kira, il giustiziere.

Ҝ|尺卂

Per fortuna non è riuscito ad acciuffarmi, sono stata furba a sfuggirgli in tempo. Non che io abbia paura di quel "poliziotto" ma devo anche ricordare che lui è stato il primo Kira, perciò devo essere cauta.

Afferro il Death Note, e nel frattempo che stanno trasmettendo al telegiornale le notizie appongo i nomi dei criminali che vengono arrestati in quel momento. Il mio shinigami Golas, dall'aspetto sinistro, capelli biondi medio lunghi, bianco scheletrico, indossa una specie di mantello verde, e al collo ha una collana di perle viola.
Rimane fermo ad osservarmi mentre sovente, scrivo i nomi dei criminali sul quaderno della morte e anche di chi mi ha fatto del male in passato.
Digrigno i denti urlando:
« Com'è possibile che non riuscivo a vedere il nome e i dati anagrafici del primo Kira! Pur avendo i tuoi occhi!? Spiegamelo!? »
Rispondo con tono saccente, assumendo un espressione adirata in volto:
« Hades, ha fatto in modo che, anche se possiedi gli occhi dello shinigami. Ti fa vedere una data falsa, non è quello che vedi. Light è furbo! »
Confusa e curiosa allo stesso tempo gli chiedo:
« Come fai a conoscere il suo nome?»
Con tono di voce roca e profonda, quasi dell'oltretomba risponde divenendo furiosa in volto:
« Quel bastardo ha spezzato la mia vita! Mi ha usata per raggiungere i suoi scopi. E quando si è recato negli inferi, non ha pensato minimamente di farmi tornare a vivere! Bastardo! Perciò adesso, voglio vendetta. Vederlo atrocemente soffrire, come ho sofferto io! Devi ucciderlo! Ma non adesso! Il divertimento è appena iniziato! »
Replico gesticolando con le mani:
« Allora dato che sai il nome, tanto vale scriv...» non mi lascia continuare la frase, e sbattendo i pugni sulla scrivania mi urla:
« Swong! Adesso non è il momento! Light Yagami! Come ti dicevo prima, deve essere afflitto da molte sofferenze, recandogli soltanto un'immenso dolore appena avrò completato la mia vendetta! Ahahahah! »
La sua risata incute terrore, ma per me non è questa la sensazione anzi. Sono così elettrizzata! Non mi fermerò mai!