IL RITORNO DI KIRA ( DEATH NOTE) COMPLETA

XXVI - 𝓘𝓵 𝓒𝓸𝓷𝓬𝓮𝓻𝓽𝓸 𝓓𝓲 𝓑𝓮𝓷𝓮𝓯𝓲𝓬𝓮𝓷𝔃𝓪

Dopo aver spiegato i dettagli del piano, Light volge  lo sguardo verso di me poggiando la mano sotto il mento affermando:
« Luka, il tuo piano potrebbe anche funzionare»
« E se non venisse al concerto? »
Domanda Matsuda, con tono interrogativo.
«Sono sicuro invece, che non tarderà ad arrivare! »
Annuncia Light, sicuro di sé.
« Non la credo un tipo da concerti, ma  potrebbe anche essere;  visto che è un' adolescente e dedita ai concerti»

Afferma dubbioso Teru, mentre è intento a pulire le lenti dei suoi occhiali.
« Bene Luka, quando pensi di organizzare questo concerto? » Mi chiede Ryuk.
« Ovviamente, avrò bisogno dell'aiuto di tutti voi perciò dovrà essere tutto pronto stasera! » Comunico, posizionando le mani su un piano,col busto in avanti.
Questo lo faccio presente anche a tutti gli altri.

Intanto Light, incarica Ryuzaki:  «Informati, attraverso gli event manager che si occupano di organizzare nei minimi dettagli il concerto e di farlo funzionare; se hanno in programma qualche evento di beneficenza.
Nel caso, dovessero chiederti il motivo, spiegagli la situazione  affinché faccia in modo di inserire un nuovo gruppo(il nostro)  insieme ad altri veri gruppi musicali.

« Però dovrà essere tutto pronto per stasera? Fino ad ora non avevamo mai organizzato nulla del genere! » Ribatte Matsuda, lamentandosi.
Kira, volgendo lo sguardo verso di lui, lo rassicura poggiando una mano sopra la sua spalla:
« Zio, stai tranquillo. Riusciremo a terminare tutti i preparativi, non preoccuparti! »
Abbozza un sorriso, dando dei colpetti delicati sopra la sua spalla.
« Kira ha ragione. Bene, allora ti aiuteremo a organizzare l'evento! » Annuncia Light, scostandosi il ciuffo dalla fronte.
« Light, non sarebbe divertente se ci esibissimo anche noi? » Entusiasta chiede Ryuk.
« Vi ricordo che siamo in missione, non è una serata da rock star! » Replica contrariato Light.
« Invece Ryuk ha ragione, se partecipassimo anche noi all'esibizione papà, la stronza non nutrirebbe alcun sospetto! » Rammenta Kira incrociando le braccia al petto.
Il sovrintendente alza gli occhi al cielo sospirando, ammutolendosi per qualche secondo.
« D'accordo! »
Sbuffando afferma, aggrottando un sopracciglio.
« Bene, allora affrettiamoci per i preparativi! »
Concludo, abbozzando un sorriso entusiasta.
Nel frattempo che  Ryuzaki esce per adempiere al  compito assegnatogli, Light spiega nuovamente lo svolgersi della strategia di come organizzarsi per far cadere in trappola la suddetta Kira.

Passa un'oretta, quando riceviamo la chiamata da parte di Ryuzaki, che ci informa:
« Light, ho parlato con chi organizza questo genere di eventi, non c'è stato bisogno di spiegargli nulla, mi dato subito la sua disponibilità.
Stasera saremo ospiti di un  immenso palco adornato da molti faretti che emettono delle luci psichedeliche»
« Fantastico ! Ottimo lavoro Ryuzaki»
Esclamo.

Ci abbigliamo di tutto punto in pelle nera, tranne Light e Teru, che a differenza di noi che indossiamo i giubbotti e gilet, loro portano uno spolverino  lungo fino alle caviglie e una fascia sulla fronte.
Quando siamo pronti ci dirigiamo sul posto, ma prima di entrare dobbiamo trovare il nome per la nostra band.
Ryuk propone:
« Vediamo se vi piace questo " Danger Light" !?»
Su quel nome ci troviamo tutti d'accordo e entriamo.
L'impresario ci comunica che noi ci esibiremo dopo il gruppo coreano "BTS".

Senza proferire parola, avanziamo verso il palcoscenico. Nel momento che stiamo per fare il nostro ingresso, le luci che prima erano accese si spengono subitaneamente, dando spazio ai fantastici faretti che emettono dei colori stratosferici. Dal verde al blu, al rosa al giallo e altre tonalità. E subito dopo alle nostre orecchie giungono le urla di euforia da parte di tutta quella gente, soprattutto delle ragazze.
Light, si avvicina al microfono annunciando a tutto il pubblico:
« Benvenuti al concerto dei Danger Light! Che la nostra voce arrivi dritta ai vostri cuori! »

Detto questo, dopo esserci messi in posizione iniziamo l'esibizione.
Mi posiziono in mezzo ai solisti, iniziando a suonare la chitarra.

Light, afferra il microfono tra le mani, iniziando a cantare:
« 🎶The legion get me going on. I feel like i am blowing up. We're floating whit the laser Light's!
Show them in, let's go start the fight! The legion get me going on. I feel like i am blowing up. We're floating whit the laser Light's! We are one we will rule the night! 🎶»

Ryuk, strimpella con le dita, le corde della chitarra. Near, si siede al piano. Matt, con un' adrenalina incredibile, emette dei rintocchi agitando le bacchette sui tamburi della batteria.

Mentre stiamo dando voce alla nostra esibizione canora, udiamo un misto di voci di acclamazione e stupore a urla di terrore.
Light, per non destare alcun sospetto, continua normalmente a fare finta di niente non mostrando il suo vero stato d'animo.
Sono sicuro che sia successo qualcosa, ma adesso non possiamo proprio abbandonare il palco.

Ryuk, mentre è intento a suonare la chitarra, rivolge uno sguardo interrogativo verso Light.
Ryuzaki, anche se sembra concentrato in ciò che sta facendo, anche lui è particolarmente distratto per le urla appena sentite.

Ancora una volta tra la folla avverto nuovamente quelle grida.
Finalmente dopo aver terminato la nostra esibizione, Matt da il segnale di poter agire.
« Spero che il concerto sia stato di vostro gradimento, ma purtroppo noi dobbiamo proprio andare. A presto! »
Annuncia Ryuk, allontanandosi mentre si dirige verso di noi.
« BIS! BIS! VOGLIAMO IL BIS! »
Oh cazzo! E adesso cosa facciamo?!

« Sono desolato, ma sfortunatamente per voi adesso dobbiamo scappare! »
Comunica Adrièn, avvicinandosi al microfono per poi avanzare velocemente nella nostra direzione.

L'impresario ci voleva fare conoscere una persona, che poteva essere il nostro manager, ma noi prontamente decliniamo l'offerta, comunicandogli che ci eravamo esibiti solamente per hobby e per fare beneficenza ai bambini dell'orfanotrofio. Nel frattempo che l'uomo ci voleva intrattenere, Light, con lo sguardo accenna a  Ryuzaki di andare al suo inseguimento.