Chapter 39

6.1K 536 32
                                    

[Ashton's pov]
Detesto dover pedalare una cavolo di bicicletta, ma purtroppo i miei genitori ancora non mi permettono di comprarmi una macchina.
Hanno paura che diventi un pericolo pubblico, e li capisco, ma chi ha voglia di sfacchinare a pedalare sotto il sole cocente?
Non io.
Arrivo davanti a casa Clifford nello stesso momento in cui arriva qualcun'altro: Margot.
'Hey, fiorellino' dico a voce alta per farmi notare dalla ragazza dallo sguardo basso.
Margot alza di scatto la testa per poi arrossire e sorridermi, facendo un rapido movimento della mano.
'Ciao' dice, la voce bassa e dolce. Sorrido senza pensarci, posando la bici alla staccionata, e le lascio un piccolo bacio sulla guancia che la fa sussultare, e sorrido tra me e me, non facendoglielo notare.
Queste piccole cose sono i segreti che mantengo.
'Michael mi ha detto che saresti venuta, sappi che puoi dirci se facciamo schifo' dico, porgendole la mano per farle strada fino al garage di Michael, e lei la afferra, titubante.
'Non farete schifo, ma se proprio ci tenete vi dirò cosa ne penso' risponde, con un sorrisino, e solo ora noto il blocco da disegno spuntare fuori dalla sua borsa.
'L'hai portato' affermo, facendo un cenno all'album, e la sua presa sulla mia mano si stringe leggermente, facendomi sentire una specie di scossa che mi sorprende.
Non ne avevo mai provata una.
Appena entriamo Michael abbraccia Margot, che ricambia ridacchiando, e sento un peso sullo stomaco che mi è nuovo, e sento quasi una rabbia verso di Michael, del tutto ingiustificata.
'Cominciamo' esclama Luke, dopo che lui e Cal hanno salutato la ragazza con la treccia, ed io vado a posizionarmi alla mia postazione, mentre sento di nuovo quella strana sensazione vedendo Margot sorridere a Michael, quasi come se volessi essere io la causa di ogni suo singolo sorriso.
'One, Two, And One Two Three Four' urlo prima di attaccare a suonare, come animato da una forza nuova, che mi fa pompare il sangue più velocemente, e suono con il cuore, come se ci fossimo solo io, la batteria...e Margot, questa nuova costante nei miei pensieri.
Ma la cosa che realmente mi preoccupa è che mentre penso a lei è come se Monique non esistesse.
Eppure non dovrebbe succedere, in fin dei conti è Monique la mia ragazza.
Margot, cosa mi stai facendo?

Work Of Art || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora