Work Of Art || Ashton Irwin

Chapter 73

[Michael's pov]
Dio, tra poco cominciano gli esami, e dire che sono teso é un eufemismo.
Io sono l'unico del gruppo a non aver ancora deciso cosa fare dopo: Margot e Ash andranno a Melbourne, Calum resterà qui a studiare musica, Luke, come Calum, frequenterà il corso di musica all'università...ed io?
Non ne ho la più pallida idea.
Non ho voglia di studiare, vorrei solo suonare, dalla mattina alla sera, ma non riuscirei a mantenermi.
Meglio vivere alla giornata: per ora meglio pensare agli esami, poi vedremo.
Troppi preso dai miei pensieri non mi accorgo che, svoltando l'angolo, vado a sbattere contro qualcuno.
'Uff, oggi non ho proprio testa' sento sbuffare da una voce stranamente famigliare, e rialzando la testa mi ritrovo davanti un volto conosciuto.
'Monique? Sei davvero tu?' Chiedo, guardando con gli occhi sbarrati la ragazza davanti a me.
Avendo cambiato scuola poco dopo la sua bravata, non l'ho più vista per mesi, almeno fino ad oggi, e sono scioccato da quanto sia cambiata.
I capelli, prima di un biondo finto, sono di un caldo color miele, simile al mio colore naturale, il trucco prima abbondante è stato abbandonato, lasciando respirare i suoi occhi azzurri. Anche il modo di vestirsi é cambiato, preferendo un paio di jeans ed un top grigio coperto da un cardigan azzurro.
'Michael Clifford, chi non muore si rivede' dice con un sorriso diverso da quelli a cui ero abituato, sincero e caldo, come la nuova Monique.
'Cosa ti é successo? Ti hanno rapita gli alieni?' Chiedo, continuando a far correre gli occhi sul suo corpo nettamente migliore nei nuovi abiti.
'No, semplicemente sono andata in un collegio ed allontanandomi da mia madre sono riuscita ad essere me stessa al cento percento' spiega, ridendo in maniera davvero dolce, arricciando il nasino, ricordandomi lontanamente Luke.
'Wow...beh, sei anche più simpatica, quasi mi dispiace averti spiaccicato quel brownie in testa' dico, sinceramente, facendo ridacchiare entrambi.
'Oh, no, non dispiacerti, hai fatto solo bene, capisco perché prima tutti mi odiavate...e mi dispiace, devo delle scuse a tutti, soprattutto a te e Margot' dice, aggiustandosi meglio la borsa sulla spalla, che sembra pesante, ed allora, da bravo galantuomo, gliela prendo, mentre mi guarda con occhi confusi.
'Vuoi scusarti con me, no? Allora concedimi di offrirti un caffé' dico, indicando con la testa il coffee shop a cui siamo davanti, e Monique annuisce, sorridendo ed entrando prima di me.
Sarebbe strano se dicessi che penso di aver appena preso una cotta per la nuova Monique?