23 : 𝓣𝓲𝓬. 𝓣𝓪𝓬

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31 agosto 2020

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31 agosto 2020

da Ayla Baston 21.43 : Ho fatto un casino

Ayla non riusciva a dire una parola. Aveva la gola secca e le mani che le tremavano leggermente.

Com'era possibile che in un pomeriggio fosse riuscita a sconvolgere gran parte della sua vita?

Aveva litigato con Roxanne. Avevano avuto molte discussioni negli anni. Erano amiche ancora prima di imparare a parlare, erano cresciute insieme ed erano sempre state inseparabili. Ma questa volta aveva oltrepassato il limite. le aveva dato della depressa.

Depressa.

Quella parola le rimbombava nella testa. Rox non conosceva tutta la storia. Non sapeva il motivo per cui avesse quei comportamenti. Non sapeva che di cosa le avesse fatto lui. Non sapeva che aveva il terrore ogni volta che qualcuno si avvicinava a lei. Non aveva idea che le veniva il panico ogni volta che era circondata di persone. Non aveva idea di niente. Ma mai le aveva chiesto il motivo. Le aveva solo dato della depressa. Da quanto tempo lo pensava Roxanne?

Ayla pensava spesso al fatto di raccontare la verità ma ogni volta che provava a farlo, un senso di malore la invadeva. Ci stava riuscendo solo con James.

James.

Che strano. Lui era l'ultima persona a cui immaginava di raccontare le sue paure, eppure quella notte al campeggio si era sentita forte per tirarle fuori. Era strano.
Ayla si sentiva strana perché detestava James anche se lui, probabilmente, non sapeva nemmeno il motivo.

"Ayla"

La voce preoccupata interruppe i suoi pensieri.

"Ciao" disse lei insicura.

Aveva ricevuto il suo messaggio. Il respiro le si mozzò per qualche istante. 

Uscì dal camino e raggiunse in silenzio la ragazza sul divano. La casa era vuota.
Roxanne se n'era andata via subito dopo la litigata e i ragazzi con lei.

Ayla non sorrise neanche, abbassò gli occhi e con un cenno della testa indicò il piano di sopra.

In silenzio la seguì, chiuse la porta alle sue spalle e osservò Ayla.

"Cosa è successo?"

Sospirò. Non sapeva cosa dirgli. Non sapeva neanche cosa pensare. Riusciva solo a guardare fuori dalla finestra il cielo ormai scuro.

"Ayla..."

"Ho buttato all'aria una cazzo di amicizia" il suo tono si era alterato "non so perché ti ho scritto James... sono una stupida"

Potter rimase ancora in silenzio. La guardava. La guardava e basta.
Ayla si perse per qualche attimo negli occhi chiari di lui.

Per distrarsi la piccola Baston frugò tra i cassetti e tirò fuori una scatolina.

"Tuo padre ti uccide" il discorso sembrava essere già cambiato.
"Anche la mamma fuma"
"Ma lei ha quarant'anni"
"E mio padre non lo sa. Vuoi?"

Potter scosse la testa

"Come ti pare" Ayla si appollaiò sul cornicione della finestra e accese la sigaretta.

"Con chi hai rovinato l'amicizia?" si sbagliava. James non aveva dimenticato il discorso.
"Non voglio parlarne" provò.
"Va bene" lui si avvicinò e si mise a sedere di fianco ad Ayla.

"Fred... ho rovinato l'amicizia con Fred"
"Si è dichiarato?"
"Tu come..."
"Ayla lo sapevano tutti da sempre" abbozzò un sorriso "Tranne te a quanto pare"

Tirò la testa in avanti e si spostò i capelli dal viso.

"Lo sapevano davvero tutti?" pensò.

"E tu cosa gli hai risposto?"
"Non... non gli ho risposto. L'ho mandato via e basta"

Si era sentita confusa. Cosa avrebbe dovuto fare? Non sapeva cosa provasse nei confronti di Fred. Amore? Amicizia? Affetto?

"Se lo ami" iniziò "Non rovinerai niente ma..."
"Io non..."
"Ma se non lo ami, non puoi obbligarti a starci insieme" proseguì con calma e leggerezza.

Le parole di James, seppur semplici, le fecero uno strano effetto.

"Poi lui se n'è uscito con la stupida teoria che mi piaccia un altro"

"Ed è vero?"

James era terribile vicino. Gli occhi di James alternavano i suoi occhi e le sue labbra. Come un orologio. Tic. Tac. Tic. Tac.

Ayla rallentò il respiro.

I loro visi erano a pochi centimetri di distanza. Sentiva il fiato del ragazzo scaldarle il naso. Lui socchiuse gli occhi.

"Ci siamo" pensò. Ma qualcosa dentro di lei si mosse. In un attimo era dall'altra parte della stanza. Aveva buttato la sigaretta per terra.

"James..."

"È tutto okay... non dovevo io e tu sei sconvolta ora e..." era terribilmente nervoso mentre si avvicinava a lei in mezzo alla stanza.

Ayla si avvicinó, tirò su le mani e le avvicinò al petto di James. Guardò le sue mani e le ritrasse prima ancora di poggiarle su di lui.

"Non è questo il momento... ti prego"

Lui sorrise. Annuì. Si avviò alla porta.

"Ma resta qua... solo stasera"

James senza proferire parole si tolse le scarpe e si sdraiò sul letto.

Ayla accennò un sorriso, si cambiò in bagno e si sdraiò di fianco a lui.

Il letto matrimoniale era grande per entrambi. Uno a un margine. Una all'altro. Si guardavano e basta. Senza toccarsi. Senza parlare.

"Grazie James"

"Buonanotte"

𝕒𝕟𝕘𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖

Team James o Team Fred?

Migliore || James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora