"Non credi di aver esagerato?"
"In amore e in guerra, tutto è concesso, no?"
"Tu per quale delle due ti comporti così?"
✨Questa storia è il sequel di "Cuori di Carta || Oliver Baston", non è obbligatorio averla letta ma consiglio la lettura dato ch...
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13 febbraio 2020
Ayla Baston era solita a svegliarsi presto la mattina; usciva prima di tutte le sue compagne di stanza e andava a correre al campo da Quidditch.
Correre la rilassava. Le faceva scaricare la tensione accumulata.
Quella mattina quando tornò ad aspettarla in stanza non c'era il solito silenzio. Emy Mills si stava lamentando. Come sempre.
"Se quello stupido gufo non la smette di picchiare sul vetro lo porto nelle cucine e faccio l'arrosto" gridò la compgna di stanza da sotto il piumone.
"Sta zitta Emy" le rispose a tono Ayla "Tu fai un sacco di rumore quando viene Pyt"
"Almeno io mi diverto a differenza tua!"
Yla non rispose e aprì la finestra.
Aveva riconosciuto il gufo della sua famiglia. Era a macchie nere e marroni e due occhi piccoli che quasi non si vedevano.
Prese la lettera e slegò il pacco dalla zampa.
"Ciao principessa, la mamma è in ufficio e non è riuscita a mandarlo prima, spero sia come lo avevi sognato per il tuo giorno speciale.
Ti voglio bene,
papà"
"È arrivato" disse solo. Grace e Marybeth si alzarono di scatto dal letto.
"Oh santa Cosetta" furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
"È mozzafiato" continuò la sorella.
"Sì, okay, bene. Baston sarei una gran figa domani. Adesso rimettetevi a dormire che ho ancora quindici minuti di sonno prima della lezione"
Le tre ragazze neanche ascoltarono il borbottio di Emy.
"Yla non vedo l'ora sia domani sera!" le disse Marybeth emozionata mentre si preparavano per andare a lezione. La Baston sorrise.
Non stava più nella pelle. Avrebbe compiuto diciotto anni l'indomani e Ayla Baston amava festeggiare il suo compleanno nonostante condividesse quel giorno con l'ultima persona con cui avrebbe voluto farlo: James Sirius Potter.
Dopo tutti quegli anni Yla ancora non sopportava questa cosa. Ogni volta pensava al fatto che lo zio Harry e la zia Ginny avrebbero potuto aspettare qualche giorno prima di finire a letto insieme.
Ma non poteva farci niente.
Scesero tutte insieme in Sala Grande, era già piena di studenti; Roxanne si alzò dal suo tavolo e le raggiunse.
"Buongiorno" disse rivolgendo alle tre grifondoro un sorriso strano.
"Weasley tutto bene? Sembra che un vermicolo ti abbia camminato sulla faccia" ridacchiò la sua migliore amica. "Sì... mh... tutto bene... sì sì"
