"Non credi di aver esagerato?"
"In amore e in guerra, tutto è concesso, no?"
"Tu per quale delle due ti comporti così?"
✨Questa storia è il sequel di "Cuori di Carta || Oliver Baston", non è obbligatorio averla letta ma consiglio la lettura dato ch...
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23 dicembre 2019
Novembre e Dicembre volarono al castello.
L'aria di Hogwarts si era quasi del tutto congelata rendendo piacevole passare il tempo all'interno delle mura. Ayla adesso seguiva più volentieri le lezioni, nonostante amasse studiare da sempre.
Ma la fine di dicembre significava solo una cosa: natale. Finalmente a casa. Finalmente poteva stare con sua madre. Ayla Baston amava sua madre più di chiunque altra persona al mondo.
Aveva fatto i bagagli la sera prima così riuscì a passare la colazione tranquillamente mentre tutte le sue cose venivano caricate sul treno.
Quando terminarono di mangiare la Preside McGranitt si avvicinò a lei e, come ogni anno, le diede una busta sigillata. "Fanne buon uso" diceva ogni volta. La Baston sorrideva e riponeva con cura il regalo nella tasca dello zainetto.
Le 11 arrivarono velocemente così come l'arrivo al binario 9 e ¾ .
"Ci vediamo domani a cena!" Disse Roxanne salutando l'amica.
Ayla scese dal treno e raggiunse Cassiopeia Baston. La stava aspettando in piedi vicino alla colonna, impeccabile, perfetta. Come sempre.
"Ecco la più bella del mondo" disse la donna mentre si avvicinava.
La figlia le sorrise, le fece la linguaccia e insieme attraversarono il muro per raggiungere la macchina.
"Allora? Come sono andati questi mesi?" domandò mentre percorrevano le lunghe strade per raggiungere casa.
"Come sempre mamma..." rispose tranquillamente. Durante le ultime settimane aveva mandato ai genitori una lettera dove diceva che stava bene. In fin dei conti non dovevano preoccuparsi di niente: andava bene in tutte la materie. Ma tra le righe non aveva minimamente accennato alle cose che faceva al castello fuori l'orario scolastico.
"La professoressa McGranitt mi ha scritto sai? E pure Cass. Devo metterti in punizione?" Ma neanche lei credeva a quelle parole. Cassiopeia non era una mamma severa, era un'amica per la maggior parte delle volte ma sapeva farsi rispettare e trattare nella giusta maniera. Era così che aveva cresciuto sua figlia fin da quando era nata. Sapeva quanto fosse stato importante per lei un bel rapporto figlio-genitore e non smetteva mai di ripetere che Remus l'aveva tirata su più e più volte.
"Niente di che, qualche scherzo a destra e sinistra... Pix mi aiuta sempre" "Spero che tu non abbia fatto qualche scherzo ad un prefetto che fa di cognome Potter" "Cosa stai insinuando? Secondo te James-prefetto-perfetto-Potter è stata una vittima dopo essere diventato un albero? Ovviamente"
Cassiopeia scosse la testa "Io proprio non capisco... andavate così d'accordo"
"Sì ma ora non è più così... le cose cambiano e... perché dobbiamo sempre parlare di questo?" Cassi scosse la testa con un sorriso "Anche tuo padre mi stava antipatico all'inizio..." ma non finì la frase "Che stai insinuando? Io e James non finiremo come te e papà, più mi sta lontano meglio è"
