Classe '92

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Ale pov'

Ero sempre stato bravo a nascondere le emozioni:nella mia vita non avevo mai lasciato che nessuno rompesse la corazza che mi ero creato,non potevo permettere che qualcuno riuscisse a vedere i miei demoni interni.
Ero tornato a Sanremo solo per dimostrare a me stesso e agli altri, che le critiche che mi erano state mosse anni prima non mi avevano toccato minimamente,che io ero più forte degli articoli di giornali in cui continuavano a menzionare il mio nome accanto alla parola "straniero". Ero partito con l'intento di ripulire la mia immagine mediatica,ma le cose  stavano gradualmente precipitando; "Il bimbo" così lo chiamavo quando mi faceva arrabbiare,mi stava rendendo il percorso al dir poco impossibile,mi stuzzicava in continuazione e stava cominciando a diventare veramente difficile non cedere alle sue avance. Mi guardava con quegli occhi intensi e spaventati, simili a quelli di un cerbiatto quando vede il suo predatore da lontano e io non potevo non sciogliermi nel suo sguardo. Mi stavo cominciando a innamorare della sua follia, della sua ingenuità e della sua spensieratezza. Lui mi dava pace in un mondo  a cui io evidentemente non stavo simpatico,non mi giudicava e amava quando lo rimproveravo giocosamente. Il sentimento che provavo per Riki era diverso da qualsiasi cosa avessi provato fin ora,ma non potevo permettere che diventasse qualcosa di più,non potevo creare uno scandalo amoreggiando con un ragazzino. Dovevo dimostrare a tutti che stavo facendo sul serio,che io ero lì per vincere senza l'aiuto degli articoli pieni di gossip spicciolo. "Sono sicuro che vinceremo" mi diceva lui durante le prove
"Resta concentrato Riki, nessuno potrà buttarci giù".

Ciao Cicci 🤍🤍🤍🤍 Spero che questa storia vi stia piacendo. Un bacio.

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