Essere amati

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"Bimbo guardami" lo implorai cercando di poggiargli un braccio dietro la nuca.
Quei mesi erano stati molto difficili senza di lui e per quanto fosse complicato ammetterlo a me stesso il mio pensiero fisso ero sempre il bimbo.
Ogni volta che lo pensavo, un'energia bollente si irradiava lungo tutto il mio corpo impedendomi di respirare normalmente.
Era qualcosa che bruciava,che faceva male, qualcosa che sapevo essere profondamente sbagliata,ma del resto il bimbo mi aveva riportato in vita e amavo quella sensazione di libertà che riusciva a trasmettermi solo lui.
Riccardo era stata la distrazione più bella che mi fossi mai concesso,ma tra noi non poteva funzionare,per questo avevo cercato di allontanarlo il più possibile da me e dai demoni che continuavano a tormentarmi.
Avevo cercato di farmi odiare in tutti i modi,di fargli capire che io non ero la persona adatta a lui e che con me si sarebbe solo fatto male,ma poi era subentro David.
Più pensavo a quel episodio e più i miei sensi di colpa aumentavano;come avevo potuto lasciarlo solo?
Ero sbagliato,ma non potevo lasciare che il bimbo soffrisse a causa delle mie paure.
Avevo imparato a cavarmela da solo nel corso della mia vita,ma il bimbo sembrava non essere pronto ad affrontare quel mondo malato con cui io avevo imparato a fare i conti già da parecchio tempo.
La mia vita dopo averlo incontrato non era più la stessa e nonostante io cercassi di dimenticarlo in ogni modo ,le immagini del suo corpo sotto di me continuavano a tormentarmi anche in sogno.
Quella sera ero andato a bere con l'intenzione di divertirmi,avevo provato a dimenticare gli occhi del bimbo cercando di flirtare con più uomini possibili,ma non era servito a niente.
Il suo corpo,la sua voce e la sua inesperienza mi avevano stregato, lasciandomi un marchio che difficilmente se ne sarebbe andato.
Lo volevo, volevo ancora sentire la sua voce e toccare la sua pelle morbida che si arrossava a ogni mio tocco; l'amore per lui non era svanito,e la mia attrazione nei suoi confronti neanche per quanto cercassi di evitarlo.
"Ale non ti puoi presentare qui come se non fosse successo nulla,per giunta ubriaco" disse il bimbo cercando di oppormi resistenza.
Ero contraddittorio,lo sapevo bene,mi ero ripromesso di lasciar stare il bimbo,di continuare la mia vita lasciando da parte ciò che c'era stato tra di noi,ma la verità era che non riuscivo più a stare con nessuno che non fosse lui,non riuscivo ad andare con altri uomini e la mia mente egoista non riusciva a lasciar andare i ricordi che avevo insieme al bimbo.
"Mi hai lasciato entrare però" mormorai con un tono speranzoso, cercando nel suo sguardo quella scintilla che mi aveva sempre fatto impazzire.
"Ti ho lasciato entrare perché sei ubriaco Alessandro,non per altro" disse con un tono freddo e accusatorio.
"Non ti credo bimbo,mi hai lasciato entrare perché sai che in fondo tu ci tieni a me " , gli sussurrai nell'orecchio facendolo sussultare.
Il mio alito puzzava di vino ed ero in condizione pietose,ma non mi importava fare vedere questo lato di me al bimbo,non sarebbe rimasto più disgustato da me di quanto già non lo fosse.
"Ale, lasciami,mi stai facendo male" disse sofferente il bimbo.
Abassai lo sguardo sul suo polso e mi accorsi che stavo facendo una forte pressione sulla sua pelle morbida e sensibile, probabilmente gli sarebbe rimasto il segno nei giorni avvenire.
Gli lasciai il polso,e lo guardai tutto.
Lo divorai da capo a piedi. La pelle chiara come il latte e delicata. Il suo petto sodo su cui mi ero divertito tante volte a lasciare dei marchi con la lingua. Le sue mani tremanti intrecciate tra di loro e lo sguardo intimidito.
"Perché mi hai aperto la porta?",gli chiesi nuovamente.
"Alessandro porca miseria! Ti ho aperto la porta perché non è mia abitudine lasciare dei ragazzi ubriachi per strada", urlò il bimbo esasperato.
"Io lo so che tu ci tieni a me" gli dissi poggiando una mano sul suo sedere sodo.
"Vaffanculo Alessandro,e questo che vuoi sentirti dire? Che sono solo un ragazzino patetico che ti ama ancora? Che non posso stare senza di te?,mi disse il bimbo spingendomi via con forza.
Mi odiavo.
Ogni volta che stavo vicino al bimbo lo facevo soffrire e ogni volta che lo toccavo sentivo la sua pelle sgretolarsi dal dispiacere.
Mi passai una mano sul viso, lottando contro l'impulso di baciare le sue labbra carnose che mi perseguitavano ogni notte.
"Bimbo non è così,io non ti ho- non volevo abbandonarti" mormorai stringendo i pugni.
"È questo il problema Alessandro,tu non vuoi mai farmi del male ,ma ogni volta che ti sto vicino soffro e sono stanco di tutto ciò," disse avviandosi verso il divano su cui erano accatastati diversi cartoni di pizza.
"Lo capisco se non mi vuoi qui,ho sbagliato a venire bimbo,ma voglio solo che tu sappia che per me sei molto di più di un ragazzino con cui scopare di tanto in tanto," dissi leccandomi le labbra sporche di vino.
"Non lo so Ale,non so se posso fidarmi ancora di te," disse sedendosi sul divano e spostando il suo sguardo sulla finestra bagnata.
"Sta piovendo?" Dissi avvicinandomi a lui .
"Già,qui a Milano e spesso brutto tempo." Lo guardai e notai i suoi occhi farsi umidi.
"Bimbo,non ti obbligherò a parlare con me se non vuoi." Il bimbo mi considerava un suo nemico ed era più che logico che non riuscisse a fidarsi di me.
"Puoi rimanere Alessandro,sei troppo ubriaco per guidare e ho un letto abbastanza grande per entrambi," disse il bimbo guardandomi negli occhi.
"Sei sicuro di voler dormire con me? Non hai paura che-?.
"Possiamo trattenerci Ale," mi disse.
I suoi occhi marroni scesero dai miei pettorali agli addominali. Stava lottando con tutto se stesso per non cedere al desiderio.
"Direi di sì," dissi spostando il mio sguardo sul elastico dei suoi boxer che si intravedeva dal suo pigiama largo.

Ciao Cicci 🤗🤗. Spero che la storia vi stia piacendo.

Come giudicate il comportamento di Ale?

Un bacio 🤍🤍🤍🤍🤍🤍🤍🤍.
I vostri commenti mi riempiono di gioia e li rileggo sempre prima di iniziare la giornata.

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