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Riki pov'

La mattina

Mi svegliai verso le otto del mattino;il sole era alto nel cielo e nella camera si udiva solo il respiro costante di Ale ancora addormentato;mi girai a guardarlo e gli diedi un bacio sulla guancia,era così bello vederlo immerso nei suoi sogni.
"È stato bello" gli sussurrai all'orecchio cercando di essere il più cauto possibile per non svegliarlo, aveva bisogno di riposare dopo tutte le emozioni che avevamo vissuto quella notte.
Dopo essermi distaccato dalla suo lobo,mi misi a sedere sul letto e mi stiracchiai,amavo sentire quella sensazione di bruciore sul corpo che solo il tocco di Ale mi provocava;con lui mi sentivo a mio agio,era l'unico in grado di passare sopra le mie imperfezioni,ed era il solo in grado di sfinirmi, ma allo stesso tempo rendermi la persona più felice al mondo.Ogni suo bacio rappresentava un gesto dolce,un graduale abbattimento del muro che lui stesso si era costruito e una dimostrazione d'affetto che andava aldilà della sua comprensione. Io e Ale non eravamo perfetti,ma il nostro amore era ciò che serviva ad entrambi per stare bene;tutte le nostre paure svanivano quando stavamo insieme e quando le nostre labbra si sfioravano i nostri corpi ardevano dalla passione. Io lo completavo ,e lui mi dava la forza di combattere tutti i giorni per il nostro amore.
"Mi farai uscire pazzo prima o poi" dissi guardando nella sua direzione.Ale era l'unico in grado di eccitarmi,ma anche di farmi perdere totalmente il controllo; infatti quando ero con lui la mia parte razionale mi abbandonava e lasciava spazio alle passioni carnali più profonde.Ero sempre più sorpreso da me stesso e dal mio ripudio a controllare le pulsioni;il mio autocontrollo quando stavo con lui era pari a zero,e la sua lingua vorace a contatto con il mio corpo mi faceva perdere totalmente il contatto con la realtà, quando mi ero ridotto in quello stato? A volte mi faceva paura la mia dipendenza nei suoi confronti.

Mi alzai in piedi e mi diressi verso il tavolino al centro della stanza dove si trovava il mio telefono, volevo vedere tutti i messaggi che avevo ignorato ,in quei giorni ero stato troppo preso da tutto il macello con Ale per riuscire a concentrarmi su altre cose che non fossero la nostra relazione.
Accessi il telefono e una valanga di messaggi apparirono sulla schermata home,la maggior parte erano di Michelangelo.

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M:Riki vi aspetto nella hall. Diceva il primo messaggio 7.00

M:Mi raccomando ricorda ad Ale che oggi avete le prove ,e poi un'intervista verso le 18.00. 7.10

M:Avete dormito bene? 7.30

M:Vi chiedo di venire più che riposati stamattina a colazione. 7.50

R: Io sono già in piedi,tra poco sveglio anche Ale. 8.10 .

M: Perfetto, allora ci sentiamo più tardi.
8.12

R: A dopo. 8.14
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Chiusi la mia chat con Michelangelo e tirai un sospiro di sollievo,lui era uno dei pochi insieme ad Ale che riusciva a capire sempre i miei stati umorali,ed era veramente complicato nascondergli quello che stava accadendo tra me Alessandro;chissà come l'avrebbe presa, sarebbe cambiato qualcosa nel nostro rapporto? Mi avrebbe guardato con occhi diversi? Aggrottai la fronte e scacciai via quei brutti pensieri che mi annebbiavano la mente,non mi faceva bene pensare sempre negativo.

Ale:"Bimbo" mugugnò Ale da sotto le coperte. La sua voce mi fece rabbrividire: il suo tono era profondo e carezzevole.

Riki:"Ti sei svegliato finalmente" dissi sorridendo

Ale:"Torna vicino a me" disse sbadigliando e indicando lo spazio vuoto nel letto.

Riki:"Ale non possiamo, dobbiamo stare nella hall tra venti minuti."

Ale:"Ti ha scritto Michelangelo?"

Riki:"Già,vuole la massima puntualità da entrambi"

Ale:"Cazzo,per una volta che riuscivo a dormire sereno."

Sotto gli occhi di tutti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora