Ciao amici

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Ale pov'

"Riki ti amo", gli dissi sostenendo il suo sguardo duro.
Ed era vero,lo amavo come non avevo mai amato nessuno prima d'allora.
"Non ho capito...",mi rispose il bimbo sbattendo più volte le palpebre,era rimasto sorpreso quanto me da quelle parole uscite così furtivamente dalla mia bocca.
"Ho detto che ti amo Riki".
Stavo diventando pazzo,ma non potevo continuare a mentire a me stesso e al bimbo;e quella notte di passione tra di noi non aveva fatto altro che confermare tutti i sentimenti che provavo per lui.
"Voglio stare con te piccolo",gli dissi mentre mi sedevo sul divano che aveva trattenuto tutte le nostre emozioni mentre facevamo l'amore.
"Non ti capisco Ale,con te e tutto bianco o nero,non ci sono vie di mezzo"sussurò Riccardo inginocchiandosi davanti a me.
"Chi mi assicura che domani non te ne pentirai?"
Aveva paura,e non potevo dargli torto,ero stato un vero stronzo con lui.
Lo guardai speranzoso e lo attirai sulle mie gambe,incitandolo a posizionarsi a cavalcioni sul mio bacino. Quando schiuse le cosce per assecondarmi,il suo contatto mi fece avvampare. I miei occhi scivolarono sulle gambe nude che toccai con possesso fino a risalire sui glutei.
I brividi mi percorrevano tutta la pelle.
"Sei la cosa più bella che ho Riki", gli sussurrai senza fiato quando presi a baciargli il collo vellutato.
La mia attenzione era rivolta completamente a lui.
Il mio bellissimo bimbo riccioluto.
"Lo sai che non ho mai smesso di amarti?" Mi chiese tratenedo un gemito di eccitazione.
Gli accarezzai i capelli morbidi e incastrai i miei occhi nei suoi mentre gli mordicchiavo il labbro inferiore, passandoci la lingua poco dopo.
"Grazie per avermi scelto bimbo. Mi hai rimesso al mondo" gli confessai con un certo disagio;non ero abituato a espormi in quel modo.
Le iridi del bimbo brillavano d'amore,e il suo sguardo si perse nel mio.
"Dovrei accompagnarti da un medico",gli dissi preoccupato,aveva assolutamente bisogno di farsi vedere da uno specialista dopo l'accaduto,e io lo avrei accompagnato fino in capo al mondo pur di vederlo stare bene.
Avrei voluto baciarlo e affondare nuovamente dentro di lui,ma venni distratto da un pensiero che continuava a martellare nella mia mente.
Mi venne in mente l'Ale bambino, così innamorato della vita,ma allo stesso tempo così ingenuo da non rendersi conto della gente cattiva intorno a lui.
L'Ale che non aveva paura di amare incondizionatamente qualcuno,e che aveva la forza di rischiare nella vita;lo stesso Alessandro che si inginocchiava fino a sbucciarsi le ginocchia pur di trattenere il padre a casa con lui e sua madre.
Quella parte così dolorosa del mio passato probabilmente non se ne sarebbe mai andata,ma insieme al bimbo avrei potuto trovare un modo per convivere con l'abbandono,lui mi aveva insegnato che era possibile tornare ad amare.
"A cosa stai pensando?" Riccardo sollevò la testa, allarmato dal mio prolungato silenzio. Spostai lo sguardo sui suoi occhi color nocciola e mi avvicinai a lui per sfiorargli le labbra.
"Nulla, bimbo." Scrollai le spalle,poi infilai una mano tra i suoi capelli e gli spinsi la nuca contro di me.
Gli feci una sola richiesta, l'unica della quale avessi davvero bisogno:"Baciami..."
Il bimbo mi guardò,forse chiedendosi se fossi totalmente impazzito o se lo stessi  solo prendendo in giro.
Non volevo più lasciarlo,mai più.
Volevo lottare per il nostro amore.
E avrei fatto di tutto pur di non deludere di nuovo il bimbo.
Quella notte tra di noi,mi aveva fatto capire quanto fossi dipendente da lui,quanto mi facesse stare bene   condividere con lui ogni mio respiro e proteggerlo dal mondo circostante.
Non mi consideravo un uomo perfetto,non lo sarei mai stato.
Ma l'amore era proprio questo: accettare ogni piccola imperfezione dell'altro.
Non esistono le favole con il principe perfetto,ma solo piccoli frammenti che vanno a completare tante storie diverse tra loro.
A Sanremo avevo detto a Riccardo che gli sarei stato accanto.
Che lo avrei protetto.
Gli avevo detto che avrebbe avuto una bella casa,un cane e una persona al suo fianco che lo avrebbe amato da impazzire.
Gli avevo detto che meritava di meglio che uno stronzo come me,e che io lo avrei sempre protetto da lontano, cercando di non complicargli la vita...
Ma su una cosa mi ero sbagliato completamente.
Volevo essere io la persona a renderlo felice.
C'era qualcosa di incasinato che ci legava,ma andava bene così.
Eravamo imperfetti,e per questo unici.
Ci saremmo amati per sempre?
Chissà.
Io gli sarei stato affianco amandolo con tutto me stesso, e lui sarebbe sempre stato sempre il bimbo capace di riportami in vita con un solo sguardo.

Sto per piangere 🥺.
Quanto mi mancheranno questi due bimbi.
Vi ringrazio per il supporto e vi mando un enorme bacio virtuale.

Mi rendo conto che questa storia sia stata particolarmente difficile da digerire per le persone sensibili,ma ho voluto rendere la loro relazione più veritiera possibile.
Entrambi dovevano affrontare un percorso che li portasse a curare i loro traumi da soli e farli mettere insieme sarebbe stato controproducente.
Amo l'attenzione con cui alcuni di voi hanno studiato i personaggi di questa storia,umanizzandoli e commentandoli con tanta passione,vi assicuro che è una vera soddisfazione.
Purtroppo per ora la storia finisce qui, perché non avrebbe senso portata troppo per le lunghe.

Ringrazio chiunque lascerà un commentino o una stellina.🤍🤍🥺

Un bacio a tutti 🥺🤗🤗🤗🤗

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