Cuori spezzati

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Ale pov'

Il giorno dopo

Ero seriamente preoccupato per Riki,erano dei giorni che si comportava in modo instabile e allarmante:stava dimagrendo visibilmente e cominciavo a temere che non stesse più mangiando regolarmente come faceva prima; anche il suo sguardo era cambiato, oramai era spento e freddo e ogni traccia della gioia che c'era prima era solo un triste ricordo.

Quella mattina non si era presentato alle prove,e quel comportamento così menefreghista da parte sua mi scocciava parecchio,si stava concentrando solo sui suoi problemi; avrebbe almeno potuto chiamare o me o Michelangelo per avvisare che non si sarebbe presentato alle prove. Probabilmente era uscito con David e aveva fatto tardi,tanto a lui che cazzo gliene poteva fregare di impostare la sveglia per arrivare in tempo alle prove?
Bussai alla sua camera spazientito,con l'intenzione di buttare giù la porta se non si fosse svegliato;ma trovai l'uscio accostato. Entrai nella camera,ma di lui non c'era traccia;probabilmente non era ancora tornato dalla sua notte brava.
Perlustrai intorno per cercare di capire se si fosse preso la briga di tornare almeno per dormire,ma c'erano solo i suoi pantaloni buttati in un angolo,che non mi davano nessun indizio se non la riconferma di quanto Riccardo fosse estremamente disordinato. Sotto il letto trovai una cartina di un preservativo usato e la buttai rabbiosamente nel cestino,quel ragazzino non aveva veramente limiti a lasciare quello schifo in giro per la stanza. Prima di andarmene definitivamente mi affacciai nel bagno per vedere se perlomeno si era ricordato di stendere i pantaloni che mi aveva fregato di nascosto la mattina dopo la nostra notte di passione;pensava che non mi fossi accorto del suo piccolo "furtarello",ma quei pantaloni gli facevano delle forme talmente tanto belle ,che avevo scelto di non dirgli nulla.
Riki era seduto a terra vicino al lavandino,nudo,con una gruccia in mano,e quando si accorse della mia presenza mi squadrò lasciandosi scappare una lacrima.

Ale:"Che cosa stavi facendo?" Chiesi preoccupato.

Riki:"Vattene Ale,lasciami solo perfavore" aveva la voce tremante e le mani si strinsero in due pugni."

Ale:" Non me ne vado finché non mi dici cosa stavi pensando di fare con quella gruccia in mano." Mi avvicinai lentamente a lui e mi abassai per riuscire ad accarezzargli i capelli disordinati.

Riki:"Che cazzo ti frega?" Disse lui spostandomi rabbiosamente la mano.

Ale:" Perfavore smettila con queste cazzate Riccardo" non poteva continuare a torturasi a causa mia.

Riki:"Dovrei smetterla di farmi del male, perché così tu non ti senta colpevole?"

Ale:"Che cazzo stai dicendo?"

Riki:"Che cazzo stai dicendo tu?"urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

Era lì seduto per terra,e quella luce nei suoi occhi che un tempo mi aveva stregato,aveva lasciato spazio a due occhi tristi e melanconici.

Ale:" Cosa volevi fare?" Chiesi per la seconda volta squadrando la gruccia che continuava a tenere in mano.

Riki:" Vuoi davvero sentirmelo dire?" Disse lui con aria beffarda

Ale:" Non fare cavolate Riccardo"

Riki:"Ale io ti amo" distolsi lo sguardo,faceva troppo male vederlo in quello stato.

Ale:"Devi dirmi che cosa ti è successo"

Riki:"Non lo so Ale"

Ale:"Che vuol dire che non lo sai?"

Riki:" È che ieri David-lui ha - noi abbiamo" non riuscì a finire la frase

Ale:"Avete scopato?" dissi ripensando al profilattico che avevo trovato sotto al letto.

Riki:"Io non volevo Ale,ti giuro che non volevo farlo-ma lui" cominciò a piangere come un bambino.

Ale:"Porca Puttana" fu l'unica cosa che riuscii a dire.

Lo avrei massacrato a quello stronzo;non poteva averlo fatto.Non volevo credere che il "bimbo" avesse vissuto quell'inferno solo e spaventato.

Ale:"Vieni che ti porto a letto" dissi.
Aveva seriamente bisogno di riposare

Riki:"Non ci voglio più tornare su quel letto" mormorò con la voce rotta.

Lo acarezzai nuovamente,"il bimbo" era l'unica persona che era riuscita a portare un po' di gioia nella mia vita,e io ero riuscito a rovinare tutto.

Ale:"Non ti lascio solo" gli mormorai avvicinandomi alle sue labbra imbronciate.

Lo avvicinai a me e lo strinsi forte,sentivo il mio cuore e il suo battere all'unisono,come un unico organo.

Riki:"Ho bisogno di te Ale" lo sentii mormorare tra le mie braccia.

Ale:" Non ti lascio più Riki"

Rimanemmo abbracciati in quel bagno per un intera ora,con i nostri respiri di sottofondo.

Ciao Cicci 🤗🤍🤍🤍
Scusate per gli errori grammaticali,ma ho scritto questo capitolo di getto.

I vostri commenti mi fanno seriamente morire 😂😂.

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