Capitolo 16

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"Il nostro letto denso di intenzioni e notti sbagliate" - lettidisfatti.

SAMIR'S POV:

" In particolare si aggiungono alla già nutrita costellazione di fattispecie incriminatrici i delitti di finanziamento di condotte con finalità di terrorismo (art. 270-quinquies.1 c.p.), sottrazione di beni o denaro sottoposti a sequestro (art. 270-quinquies.2 c.p.)e atti di terrorismo nucleare (art. 280-ter c.p.), prevedendo altresì una nuova ipotesi di confisca obbligatoria, diretta e per equivalente, per tutti i reati commessi confinalità di terrorismo articolo..."

"Art. 270-septies del codice penale" completo io andandole in aiuto.

Zaira butta i fogli di carta sul letto e si porta una mano sul viso esausta "Cazzo, non mi entra in testa...articolo 270 septies, septies, septies, S E P T I E S" ripete in continuazione battendosi la fronte come ad imprimerselo nella mente.

"Non importa se sbagli articolo, tanto non lo saprà nessuno a memoria per correggertelo" dico accarezzando placido le sue braccia cercando di calmarla...sento la sua agitazione da stamattina, ha iniziato a ripassare la tesi dalle 5 del mattino, è super in ansia.

"Sì invece...la commissione è fatta da mostri e poi non voglio deludere la Lombardo, ha molta fiducia in me" mormora lei triste per poi lanciare lo sguardo all'orologio.

"Devo sbrigarmi a ripetere l'ultimo pezzo, tra un po' dovremo essere in facoltà" fa per riprendere i fogli sul letto, ma io la fermo e la faccio accomodare.

"Che fai?" chiede lei mentre mi sfilo veloce la cravatta e la uso per legarle i polsi.

"Aiii" fa una smorfia quando faccio un nodo stretto, in modo che non possa slacciarlo facilmente.

"Sssst non abbiamo molto tempo" la rimprovero prendendo le mani legate e buttandola di schiena sul letto, alzando le sue braccia sopra la testa.

"No aspetta, devo ancora ripetere la..."

"Sai tutto a memoria, piantala e rilassati un attimo" borbotto slacciandole i pantaloni del completo rosa antico che indossa per la discussione della tesi.

"Mi rovini l'acconciatura di zia Eleonora così" insiste lei finchè mi faccio spazio tra le mutandine e sfioro la sua carne.

Zaira chiude gli occhi di scatto inarcando la schiena e spalancando la bocca dal piacere.

Ecco la mia ragazza.

Muovo con movimento circolari la carne che pulsa dal godimento e volendo metterla completamente a suo agio, mi abbasso sostituendo le mie dita con la lingua.

"Tariq!" geme lei alzando di poco il bacino per non farmi smettere.

Alzo lo sguardo alle sue mani che cercano di fuggire dal nodo della cravatta e lei che si contorce dal piacere "Ti prego, ti prego..." mi supplica lei afferrando le coperte disperata.

"Così, lasciati andare fiore mio...va tutto bene, ci sono io qui" mormoro aggrappandomi alle sue coscia e accarezzandole piano mentre continuo a darle piacere con la bocca.

Lei batte le mani sul materasso impaziente di liberarsi e quando fa per protestare, addento la carne succhiandola forte e facendola urlare.

"Piano piccola, non vorrai farci scoprire. Immagina tuo padre che mi becca tra le gambe della sua innocente figliola"

"Non ce la faccio, liberami" geme lei respirando con affanno.

"Resisti ancora un po', è tutto mentale...non cambierebbe niente anche se avessi le mani libere. Saresti sempre nella mia trappola, in balia del godimento e della frustrazione"

Un bodyguard di troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora