Aveva iniziato a dipingere il suo quadro ormai molti mesi addietro.
Colta da un'ispirazione, aveva cominciato a rendere la trama della tela densa di colori gettati su di essa seguendo il suggerimento del vento che soffiava.
Ci stava lavorando da molto tempo, perché ogni volta le sembrava che mancasse un pezzo, che ancora non fosse sufficientemente rappresentativo. Aveva tante di quelle cose da dire che non sarebbe bastata un'intera galleria d'arte messa a sua disposizione, ma si era intestardita nel voler dipingere il Suo quadro, di quelli che ne basta uno solo per rappresentarsi nella propria completezza.Una notte, nel bel mezzo di una bufera, la finestra della camera della ragazza si spalancò ribaltando la tela che era rimasta sul cavalletto ad asciugare. Cadendo, si macchiò colpendo i pennelli ancora da sciacquare.
Solo l'indomani, la ragazza si rese conto delle nuove chiazze di colore su di essa.
Poi tutto accadde in un lampo: i suoi occhi ammirarono la bellezza della casualità, la gola si seccò davanti alla limpidezza morale data dall'illogico ordine che il colore aveva, al contrario della ponderata stesura che aveva tanto tentato.Aveva sempre creduto che l'ispirazione giusta la stesse realmente seguendo ascoltando il vento, ma quella stessa melodia le aveva scombinato le carte in tavola, chiazzando l'apparente certezza con l'imprevisto, dimostrando davanti ai suoi stessi occhi quanto meraviglioso potesse essere qualcosa di cui non si era mai fidata.
Si ritrovò davanti ad un quadro che rappresentava molto più di ciò che riuscisse a spiegare: quelle forme, quelle macchie, riuscirono a dare e togliere senso esprimendo lati di sé stessa inconsci.
Quel quadro, adesso, sapeva di coraggio, di tentativi, si era appropriato di un percorso; quel quadro, adesso era lei, con tutte le sue sfaccettature, quelle logiche e quelle illogiche, quelle ammesse e quelle che non avevano il coraggio di emergere.
La verità era sempre stata davanti ai suoi occhi, serviva solamente il momento ed il modo giusto per emergere.
Quel vento che le soffiava nelle orecchie come fosse stata la melodia della sua vita, le aveva suggerito la strada giusta.
Aveva capito quanto importante potesse essere ascoltare e sentire fino in fondo, piuttosto che soffermarsi a riflettere per ore ed ore sforzandosi di dare voce a ciò che non poteva essere spiegato.
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●Sonnambulismo Realistico.
PoetryÈ solo una raccolta di pensieri e riflessioni non richieste, magari nemmeno degne di considerazione. Ma esistono e sono le mie. E ho voglia di farvi leggere un po' di me. Mi sono solo detta "Perché no?".