Sono uscita sul poggiolo del mio appartamento per fumare una sigaretta.
Ho respirato la brezza primaverile in una giornata mite come questa.
Mi sono guardata intorno e, essendo domenica, mi sembrava di aver davanti a me una qualsiasi domenica di una qualsiasi settimana, di un qualsiasi "periodo normale".
Ho immaginato di essere seduta in spiaggia, sulle pietre dure, con il vuoto attorno se non per una piccola coda davanti alla gelateria artigianale a pochi passi da me.
È stato bello, sono anche quasi riuscita a sentire l'odore del salino del mio amato mare! Quanto mi manca. Il suo suono cadenzoso e rilassante, quella musica inconfondibile, la schiuma bianca infrangersi sul velluto più scuro dell'acqua.
A volte mi rendo proprio conto dell'infinità di fortune che ho.
A volte lascio semplicemente che "il nero" mi offuschi anche la mente oltre che gli abiti.
A volte lascio che l'importanza di un respiro a pieni polmoni si palesi solamente nei casi di iperventilazione dovuta alla continua corsa contro il tempo e l'affermazione personale che la vita mi impone quotidianamente.
A volte, pretendo davvero troppo da me stessa, senza riuscire a concedermi il tempo di "perdere tempo". Che poi, non è veramente "perdere tempo", è solamente un modo diverso di dedicarmi a me stessa.
Come faccio a pretendere di sapere dove andare se, prima, non passo a fare una chiacchierata con la mia coscienza?
Già, spesso me ne dimentico.
Beh, oggi ho respirato, non ho comunque ottenuto nulla, non ho comunque sciolto alcun nodo... ma sono qua a scrivere. Forse, in quel respiro, ho capito solo che era il momento di fare questa riflessione e ringrazio di avere ancora carta da sporcare e penne cariche per farlo.
Più tardi cucinerò un dolce, uno strüdel. Magari, mangiandolo, ricorderò di quando i miei mi portavano in Trentino e, per insegnarmi a camminare, mi facevano sgambettare all'aria aperta nella mia buffa salopette di jeans. Chissà.
Ma non vedo l'ora di respirarne il profumo, di questo dolce, delicato e speciale.
Non vedo l'ora di incrociare gli occhi ansiosi dei miei genitori, che ancora lavorano, per vedere che, forse, stanno respirando anche loro.
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●Sonnambulismo Realistico.
PoetryÈ solo una raccolta di pensieri e riflessioni non richieste, magari nemmeno degne di considerazione. Ma esistono e sono le mie. E ho voglia di farvi leggere un po' di me. Mi sono solo detta "Perché no?".