Il sole batteva cocente sulla pelle pallida di Christian che, noncurante della scottatura imminente, se ne stava steso sull'asciugamano in riva al lago, con la testa appoggiata sulle gambe di Alex.
"Se non ti metti la crema solare ti cadrà la pelle dalle guance Chri" gli disse.
Il ragazzo si tolse gli occhiali da sole e strizzò gli occhi per il contatto improvviso con quella luce intensa. Sbuffò pizzicando il braccio del suo migliore amico che a volte sembrava più suo padre vista l'iper protezione che gli rivolgeva. Ma lui obbediva sempre, per cui si alzò per andare alla borsa per prendere la protezione 30, maledicendo quel sole cocente che splendeva appena a maggio, chiamando l'estate nonostante fosse ancora primavera piena.
Passò davanti agli altri suoi amici, che se ne stavano seduti in cerchio all'ombra di una grande quercia a giocare a carte e a mangiare i dolcetti al cocco che aveva preparato Carola. Si fermò un attimo a guardarli e si sentì fortunato.
Christian si era trasferito da un paio d'anni lì in Veneto con la famiglia perché suo padre aveva trovato un buon lavoro e, se subito gli era sembrata una tragedia cambiare vita, abitudini e amici a 17 anni, lì in quel momento, su un prato in riva al lago di Garda, riunito con la sua ormai solita compagnia, non gli sembrava più tanto male.
La tranquillità della provincia di Verona gli sembrava lontana anni luce dal caos e dal traffico bergamasco, in cui si era sempre sentito a disagio. Persino le persone erano più calorose e tranquille: non era stato difficile entrare nel suo gruppetto di amici, anche perché vivevano tutti nel suo paesino. Fu sua sorella a dare il via al tutto quando aveva stretto amicizia con Alex, circa due settimane dopo il loro trasferimento, che oltre a essere il loro vicino di casa, era anche un suo compagno di università, e ora era il migliore amico di entrambi.
In una bella sera autunnale, i due fratelli vennero introdotti dal vicino alla sua piccola compagnia di amici.
Christian aveva avuto la fortuna di aver trovato fin da subito delle persone simpatiche con cui passare i suoi momenti morti, ma Alex in particolare gli era entrato nel cuore. Con quegli occhi marroni, sempre tristi, che contrastavano con il suo sorriso autentico e contagioso, e il suo carattere pungente ma sempre spiritoso, lo fece sentire subito ambientato. Solo per un misero istante, il nostro protagonista, dubitò addirittura di avere una cottarella per lui.
Cosa gli fece cambiare idea?
Cosmary, una tipa del gruppo che, a quanto pareva, stava con Alex ed era anche parecchio gelosa.
Ironicamente, nessuno, a parte sua sorella e lo stesso Alex, ancora conosceva la sua sessualità. Non perché pensasse che fosse un problema, anzi, credeva nella libertà di poter amare chiunque senza dover per forza applicare etichette inutili, ma semplicemente la sentiva come una cosa privata, ancora.
"Ohi", la voce di Luigi, soffocata da un dolcetto, lo richiamò all'attenzione. "Chri tutto ok?".
"Sì, mi serviva la crema", rispose. Ma poi si rese conto di una cosa. Si mise a contare i suoi amici.
Carola, Luigi, Alex, sua sorella Alexia, Cosmary, Dario, Albe... dov'era Serena?
"Che fine ha fatto la Van Der Woodsen?" Chiese ridacchiando per il nomignolo datole dopo la maratona forzata della prima stagione di Gossip Girl dell'atra sera in compagnia.
"Sembra sia arrivato suo cugino, quello che si trasferirà qui", rispose Alexia senza togliere l'attenzione dalle sue carte.
Christian si ricordava dell'evento. Serena era super felice di poter ospitare per qualche mese questo suo cugino. Sembrava si dovesse trasferire lì ma per ora avrebbe passato qualche mese come ospite dai suoi zii per cercare di ambientarsi e cercare una buona scuola per l'anno seguente. Quindi annuii mentre si spalmava la crema sul volto, dandosi dello stupido per esserne dimenticato; praticamente la sua amica non aveva parlato d'altro per due settimane.
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Stupido Clark Kent
Fanfiction"Tu sei la Kryptonite ed io uno stupido Clark Kent" Christian, un ballerino di hip hop di 18 anni, rimase folgorato dagli occhi azzurri di Mattia la prima volta che li vide. Si azzardò a tuffarvici dentro e mai avrebbe immaginato di trovarvi un inte...