Alex non era più sicuro che quella fosse una buona idea mentre sentiva il telefono emettere quel fastidioso segnale acustico che segnava gli squilli a vuoto.
Dopo il quinto pensò addirittura che Mattia ce l'avesse con lui. Non l'avrebbe comunque biasimato, però un po' gli dispiaceva. Era un bravo ragazzo, questo non si discuteva, anche di bell'aspetto e con dei modi cordiali. Di sicuro era un ottimo pretendente per il suo amico, e forse era questo che gli aveva impedito di stringerci un vero e proprio legame. Era geloso, e non aveva più senso nasconderlo.
Al sesto squillo si tolse l'apparecchio dall'orecchio per riattaccare, ma: "pronto?" Sentì.
La voce del biondino era confusa.
"Mattia, ciao. Sono Alex" si intimidì di colpo
"Lo so. Ce l'ho il tuo numero. Cosa c'è?"
Il ragazzo castano pensò che quel tono di voce non si addicesse per niente a quel faccino angelico.
"Ti chiamo per parlare di Christian" sperò di attirare così la sua attenzione. Dopo un sonoro "mh-mh" capì che funzionò. "Volevo farti più che altro le mie scuse. Non era mia intenzione intromettermi tra di voi".
"Lo so, l'hai già detto a lui"
"Sì, ma non importa, lo dovevo dire a te" si prese una pausa per inspirare una grande quantità di tabacco. "Tu lo rendi felice, e ora che non state più insieme lui è.."
"Triste? Mogio? Tipo che non riesce a mangiare?" La sua voce metallica era spezzata dal pianto, Alex se ne accorse solo ora. "Ne so qualcosa"
"Esattamente" fece una pausa per finire la sigaretta. "Gli manchi molto".
"Sapessi lui a me"
"Mattia, promettimi che non mi interromperai nemmeno un secondo, ora"
"Devi dirmi altro?" Sembrava quasi seccato.
"Sì" fece un respiro profondo. "Stasera è successo un po' un casino. Stavamo giocando al gioco della bottiglia e gli altri, noncuranti della situazione, mi hanno praticamente costretto a baciarlo" il silenzio calò dall'altra parte della cornetta. "Non prendertela con lui, per favore, ha fatto di tutto per evitare la cosa, e anzi, addirittura mi ha detto di aver provato il nulla cosmico"
"Alex, dimmi che non l'hai fatto davvero"
"Mi avevi promesso che non mi avresti interrotto" sbuffò iniziando a incazzarsi. "Dicevo, per quanto mi costi ammetterlo veramente, nonostante per me sia stato uno dei baci più belli della mia vita, lui è venuto a dirmi solo che questo gli ha fatto sentire ancora di più la tua mancanza"
"Cosa ti aspetti che dica ora, esattamente?"
"Tu non devi dire niente. Ascoltami, io ti ho chiamato per dirti questa cosa perché voglio capire quanto effettivamente tieni a lui. Sono pronto a farmi da parte se lo puoi rendere felice".
"E ti viene in mente di farti da parte dopo averlo baciato?"
"Era un gioco, non l'avrei fatto altrimenti"
"Comunque l'hai fatto" mise giù.
Alex si mise a fissare il panorama sul quale si affacciava il balcone, distratto per un secondo da una macchina nera che aveva sicuramente superato il limite dei 50 km/h segnalato in quella via.
Si rese conto proprio mentre questa era allo stop che aveva appena fatto una cazzata.
Dopo appena due minuti anche il telefono di Christian squillò. Il moro si era perso a scrivere un messaggio chilometrico, destinato ad arrivare fino in Puglia, in cui esprimeva tutti i sentimenti che aveva appena capito di provare, per quello se ne accorse subito.
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Stupido Clark Kent
Fanfiction"Tu sei la Kryptonite ed io uno stupido Clark Kent" Christian, un ballerino di hip hop di 18 anni, rimase folgorato dagli occhi azzurri di Mattia la prima volta che li vide. Si azzardò a tuffarvici dentro e mai avrebbe immaginato di trovarvi un inte...