"Hey, Matti, sono appena uscito dal fisioterapista. Ti aspetto davanti all'Arena".
Il dito di Christian si staccò dall'icona dell'audio lasciando una piccola impronta di sudore: il caldo fuori era soffocante. Dopo un periodo di piogge l'estate sembrava essere tornata prepotente e al nostro protagonista quasi dispiacque di aver invitato il suo ormai ragazzo in un giro turistico per la città proprio quel giorno in cui il sole picchiava così, ma riteneva inaccettabile che ancora non avesse visto una delle città più belle d'Italia.
Decise di sedersi nell'unica panchina all'ombra che trovò libera e si mise le cuffiette per ammazzare l'attesa.
Da: Mattia
"Sono quasi arrivato ricciolino. Dieci minuti e ci sono"
Da: Christian
"Di' all'autista di andare più veloce che non vedo l'ora di vederti"
Bloccò il telefono felice mentre si godeva un po' di relax, agevolato dal massaggio alla schiena che aveva appena ricevuto. Nell'ultimo periodo il dolore alla zona lombare era aumentato notevolmente, reduce dallo stress fisico della preparazione del saggio, e da quello psicologico rilasciato dall'appena concluso anno scolastico. Il suo medico gli aveva ordinato riposo totale dalla danza e dal sollevamento dei pesi per almeno due settimane.
Si segnò mentalmente di fare attenzione nel sollevare Mattia durante un certo tipo di attività.
Era passata ormai una settimana da quando si erano confessati i loro sentimenti e le cose andavano a gonfie vele. I due ragazzi avevano scoperto di amare la compagnia reciproca anche nelle azioni quotidiane, dalla spesa alle pulizie, dalla banalità di una colazione insieme a una gita fuori porta improvvisata, dalle pulizie alla passeggiata con il cane di Christian. Tutto sembrava così spontaneo e sereno che a nessuno dei due sembrava ancora vero.
Il moro si era addirittura ritrovato ad aiutare l'altro a organizzare le prime cose che sarebbero finite nella valigia che, nel giro di un'altra settimana, gli sarebbe servita per tornare in Puglia a impacchettare le ultime cose per il trasferimento ufficiale.
"Ho il magone" gli aveva detto. "Aiutarti a fare questa lista mi sembra quasi un gesto per aiutarti ad andare via da me" la penna intanto scorreva distratta sul blocchetto.
"Ma figurati, tempo dodici giorni e sono di ritorno" gli aveva sorriso di rimando il bel biondino facendogli buffetto sulla guancia.
Ed era così, nel giro di poco tempo sarebbe tornato tra le sue braccia. Ma come poteva immaginare di poter stare così tanto senza di lui quando, nell'ultimo mese e mezzo, non avevano fatto altro che vedersi?
"Ciao!" La sua voce si intrufolò nella canzone dei Royal Blood che stava ascoltando. Si tolse subito un auricolare.
"Ciao tesoro" si alzò dalla panchina per dargli un piccolissimo bacio sulle labbra.
"Com'è andata?" Il ballerino di latino si stava gongolando per quella bellissima dimostrazione d'affetto che aveva appena ricevuto.
"Mi ha sciolto una contrattura dicendomi di non sollevare pesi" fece spallucce. "Quindi per un po' dovremo fare sesso tenendoti a terra" ammiccò con un occhiolino.
Un sorriso furbo apparve sulle labbra rosa di Mattia. "O magari potrei prenderti in braccio io, giusto per darti il cambio".
"Vedremo" il riccio gli afferrò il mignolo con il suo. "Intanto oggi dovrai stare alle mie regole perché ti devo dimostrare che sarei una buona guida turistica, e che quindi quello che dirà il mio futuro titolo di studio è vero".
"Che mi porti a vedere?" Gli chiese sinceramente curioso. "E soprattutto con che lingua mi spieghi le cose che vedremo?"
"Senti, dolcezza" lo rimproverò ironicamente. "Non fare allusioni sessuali alla tua guida turistica perché non sono pagato per quello" si mise gli occhiali da sole con fare teatrale e causò una fragorosa risata all'altro ragazzo. "Comunque uno dei pregi di questa città è la sua dimensione che la rende perfettamente visitabile in un giorno o due, almeno il centro storico, ma dovremo camminare un bel po' quindi prepara quelle belle gambe" gli picchiettò con le dita sulle cosce muscolose.
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Stupido Clark Kent
Fanfiction"Tu sei la Kryptonite ed io uno stupido Clark Kent" Christian, un ballerino di hip hop di 18 anni, rimase folgorato dagli occhi azzurri di Mattia la prima volta che li vide. Si azzardò a tuffarvici dentro e mai avrebbe immaginato di trovarvi un inte...