"Avete intenzione di dirlo agli altri, prima o poi?" La voce di Serena si intromise in un tranquillo e flebile chiacchiericcio che fungeva da sottofondo, facendo quasi scivolare un piatto dalla mano di Christian.
Con uno scatto felino riuscì a impedire una rovinosa caduta.
"Stai attento!" Urlò Dario in preda al panico mentre arrivava alle loro spalle, appena uscito dalla casupola degli attrezzi. "È il servizio preferito di mia nonna, quello!"
"E perché lo tenete nel vigneto?" Chiese il moro per distogliere l'attenzione dalla domanda dell'amica. Mentre cercava di distrarsi in tutti i modi, notò che sui bordi della ceramica c'era un'elegante decorazione greca. Trovò quel corredo estremamente fuori luogo per un'occasione in cui sarebbero stati tutti ubriachi entro le due di pomeriggio.
"Che vuoi che ti dica, ci tiene a usare il servizio buono anche durante la pausa dalla vendemmia".
"Evita sempre le domande scomode?" Il tono della biondina era seccato. Sembrava quasi che si stesse rivolgendo al nulla con una domanda retorica.
"Sì, e di solito ridacchia come un bimbo" rispose invece suo cugino mentre appoggiava con cura dei graziosi bicchieri di vetro colorato.
"Io non ridacchio affatto" l'attenzione del ballerino di hip hop tornò verso di lui mentre gli si avvicinava per adagiare un piatto proprio in quella postazione.
"Lo fai, invece, e sei carino da morire" il più giovane gli schioccò un tenero bacio a fior di labbra, lasciando Dario a bocca spalancata.
Si girarono entrambi ricordandosi improvvisamente della sua presenza.
"LO SAPEVO!" Esclamò sbattendo una posata sul tavolo di legno. "Lo sapevo! Luigi mi deve una birra".
Incredibile la velocità con cui la sua espressione passò da "stupore totale" a "piena soddisfazione". Ora un ampio sorriso gli decorava il viso dolce.
Gli altri ragazzi rimasero a fissarlo con uno sguardo inespressivo, ma che chiedeva implicitamente spiegazioni.
"Io e Luigi vi teniamo d'occhio da mesi, ormai" si chiuse un po' nelle sue spalle, ma non riuscì a trattenere un risolino. Sembrava quasi sovreccitato. "Io pensavo ci fosse qualcosa, anzi, ne ero convinto, mentre lui diceva che tu, Chri" lo indicò. "Stessi flirtando a vuoto?"
"Mi spieghi che cosa dovrebbe significare?" Lo fulminò con lo sguardo. "Per quale motivo pensavate che io fossi sull'orlo del fallimento?" Si finse offeso mentre, finalmente, posava l'ultimo piatto. "Solo perché lui è molto più bello di me?".
"No" la voce di Luigi arrivò portando con sé il legittimo proprietario. Teneva il casco della moto sotto il braccio e i suoi capelli erano scompigliati. "Pensavo solo che Mattia fosse etero. Capita anche a me di sbagliare" sorrise rubando una patatina dalla ciotola messa come centrotavola, passando il braccio tra i due piccioncini.
"Sta cosa che arrivate tutti alle spalle deve finire" Christian guardò l'amico appena arrivato, stufo di tutta quella tiritera. Sembrava di essere in una brutta puntata de "Il mondo di Patty". "E anche quella che vi mettete a fare gossip come delle casalinghe disperate".
"Rilassati, ricciolino" Dario si intromise per allentare la tensione tra lui e il suo migliore amico. "Ci chiedevamo solo quando ce l'avreste detto, dato che ormai penso sia chiaro a tutti" prese una patatina anche lui.
"Tra noi ragazze non si è parlato d'altro da quando vi conoscete" sorrise Serena togliendo un filo immaginario dalla bianca tovaglia.
"Tra noi ragazzi erano partite le scommesse più disparate" Luigi rise senza pudore.

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Stupido Clark Kent
Fanfiction"Tu sei la Kryptonite ed io uno stupido Clark Kent" Christian, un ballerino di hip hop di 18 anni, rimase folgorato dagli occhi azzurri di Mattia la prima volta che li vide. Si azzardò a tuffarvici dentro e mai avrebbe immaginato di trovarvi un inte...