Un'altra settimana era iniziata, e Marlene non vedeva l'ora di iniziare quella giornata scolastica. Quel giorno avrebbe consegnato i moduli per il corso di musica, e nel pomeriggio avrebbe avuto la sua prima lezione con il professor Clifford. Era al settimo cielo.
Entrò nell'istituto insieme a Cal e Luke, li salutò velocemente e quasi corse verso l'ufficio del professore.
Prima di entrare si specchiò nel riflesso di una finestra. Nonostante iniziasse a fare freddo, era vestita leggera. Una semplice maglietta bianca a maniche lunghe e dei jeans. Ai piedi le sue immancabili converse nere, regalo di compleanno da parte dei suoi due amici. Un outfit semplice, pienamente approvato dai suoi amici, soprattutto dal moro, che quando l'aveva vista uscire da casa, quella mattina, l'aveva costretta a rientrare in casa.
-Come. Cazzo. Ti. Sei. Vestita? - la soave voce di Calum le arrivò dritto nelle orecchie, dato che lui la stava spingendo in camera. -Cal, ma che fai? - si liberò dalla presa del ragazzo e lo guardò con un sopracciglio alzato. Luke intanto si era seduto sul letto della ragazza, guardandoli storto.
-Non puoi andare a scuola vestita in questo modo.-
-Perché? Cos'ho che non va? - Marlene guardò il pantalone di tuta nero e la felpa bianca con sguardo interrogativo.
-Tu vorresti presentarti dal tuo professore...in queste condizioni? Non ci pensare proprio.- Calum la squadrò da capo a piedi, aprendo poi l'armadio.
-Smettila, primo non sto male, mi vesto sempre così, secondo non... non è mio- la seconda parte la sussurrò un poco, mettendo le mani in tasca -E poi questo non è un corso privato, ci saremo io, lui e forse una decina di studenti- ma il moro non la stava ascoltando. Prese velocemente dei panni e glieli lanciò.
-Cambiati. È un ordine- Marlene obbedì sbuffando, quando faceva così era inutile mettersi a discutere. Si era cambiata velocemente in bagno e si erano messi in macchina, con un contentissimo Calum e un sempre più scocciato Luke.
-Io non vi sopporto più- aveva sussurrato mettendo in moto la macchina, facendoli ridacchiare. Marlene si sistemò una ciocca di capelli e risistemò la maglia, prima di prepararsi a bussare alla porta, ma la voce del professore la fece fermare.
<<Stasera? Non possiamo fare un altro giorno?>> stava probabilmente parlando a telefono, dato che si sentiva solo la sua voce. Sembrava molto nervoso, anche se cercava un po' di mascherarlo.
Dopo una lunga pausa lo sentì sbuffare.
<<Si, va bene...No, sceglilo tu il film, io prendo da-da mangiare...Si va bene, a stasera...si, ti amo anche io>> poi sentì un rumore secco, segno che si fosse seduto sulla sedia. Marlene rimase un attimo ferma prima di prendere coraggio e bussare lentamente, per poi entrare con un grande sorriso in volto.
<<Buongiorno, professore. Come sta? Ecco i moduli per il corso>> gli porse i fogli continuando a sorridere. Niente poteva turbarla ormai.
<<Oh>> il professore si alzò dalla sedia e si sedette sul bordo della scrivania. Non sorrideva.
<<Oh?>> <<Siediti un attimo, Marlene, per favore>> Michael le fece un cenno con la testa verso una delle due sedie posizionate difronte la sua scrivania. Aveva lo sguardo triste, le braccia incrociate al petto e guardava dritto a terra. La ragazza lo guardò con un sopracciglio alzato, ma seguì comunque il suo ordine.
<<È successo qualcosa?>> quel suo atteggiamento la stava preoccupando.
<<Sei l'unica ad aver preso i moduli e ad averli consegnati oggi. Quindi beh...l'unica partecipante del corso al momento sei tu. Se non te la senti non è un prob->>
<<Va bene, per me non c'è nessun problema!>>
<<Davvero? Non ti annoi a farlo da sola?>> Marlene addolcì lo sguardo, alzandosi.
Se solo lui sapesse la verità... Michael aveva le mani in tasca e una faccia affranta. Sembrava davvero molto dispiaciuto.
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"What about us?" • Michael Clifford •
FanfictionMarlene Evans, 18 anni, ha una vita piena di impegni e divertimento. È come tutte le ragazze della sua età: studia, esce con gli amici e ha una cotta per un ragazzo. Peccato che quel ragazzo sia Michael Clifford, il suo 23enne professore di storia...