Capitolo 24

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Per quanto quel gruppo non fosse tanto normale, date le età e le situazioni tra loro,  il giorno di Natale passò alla grande per tutti i componenti. Mangiarono tantissimo, Crystal aveva cucinato per un esercito ed era tutto buonissimo e addirittura Michael aveva deciso di prendere un secondo piatto di pasta. Videro un film di natale tutti insieme e vennero anche aperti la maggior parte dei regali. Ashton, Marlene, Luke e Sierra riservarono i loro per dopo. Ormai si era fatto tardi, ma nessuno voleva ritornare a casa. L'atmosfera era così bella, e tutti si stavano divertendo al punto che speravano che quella giornata non finisse mai. Michael aveva anche notato diverse occhiate tra Alex e Crystal e gli piaceva il modo in cui si stavano avvicinando quei due. Crystal meritava di avere qualcuno che l'amasse veramente, e lui aveva fatto la scelta giusta a dirle la verità.

<<Si, mamma sta tranquilla. Abbiamo mangiato benissimo, era tutto buonissimo...si, Luke ha preso anche il dolce...si... Carlos ha già sistemato dei sacchi a pelo e delle coperte per noi, quasi tutti i ragazzi che sono venuti alla festa rimangono a dormire da lui.>> fece una pausa, alzando lo sguardo verso i presenti che la guardavano in attesa. Aveva chiamato i genitori chiedendogli se potevano rimanere a dormire a casa dell'organizzatore della festa immaginaria, e tutti aspettavano una risposta affermativa. Michael le stringeva la mano, accarezzando distrattamente il braccialetto <<Va benissimo mamma, ci comporteremo bene, lo sai. Ti voglio bene. Buonanotte a tutti e buon Natale.>> chiuse la chiamata, guardandoli con sguardo trionfante <<Hanno detto di si.>> quasi urlò, mentre Luke, Sierra e Calum si battevano il cinque, gridando.

<<Benissimo, ora organizziamoci. Crystal dorme di sopra, io e Marlene nella camera degli ospiti qui, Alex sul divano letto, Calum e Ashton a casa di Ash e Luke e Sierra nella stanza degli ospiti da te.>> Michael indicò il riccio che annuì <<Ho sistemato tutti?>> i ragazzi annuirono, prima di alzarsi e darsi la buonanotte.

Marlene prese per mano il suo ragazzo e corse nella loro stanza, chiudendo la porta dietro di sé. Si stese sul letto, tenendo una mano sulla pancia.

<<Non penso di aver mai mangiato così tanto. E così bene.>> sbuffò divertita, girandosi a guardare Michael, che era rimasto in piedi vicino la porta <<Mikey, tutto bene?>>

<<Marls, noi dobbiamo parlare.>> si avvicinò alla ragazza che deglutì pesantemente, sapeva qual'era l'argomento. Per tutta la giornata il ragazzo aveva fatto finta di niente, comportandosi come al solito, ma quelle due parole gli ronzavano in testa dalla sera prima. <<Ieri sera tu...tu mi hai detto che mi ami. È-è vero?>> si grattò il braccio, un po' rosso in viso. La paura di sentire un "no" uscire dalle labbra della ragazza perché magari si era pentita era alta, e lo stava divorando. Marlene si mise seduta, avvicinando la mano a quella del ragazzo per stringerla.

<<Si, è vero. Come sai già, ho una cotta per te già da praticamente due anni e da quando stiamo insieme ho capito di essere innamorata di te. Del tuo sorriso, dei tuoi occhi. Del modo in cui mi tratti, mettendomi sempre al primo posto, di come cerchi sempre di far stare bene le persone. Amo la tua risata, amo state abbracciata a te guardando un film, amo baciarti. Ti amo e solo ieri sera ho trovato il coraggio di dirtelo.>> gli accarezzò la mano, guardandolo negli occhi. Michael la guardava con la bocca leggermente aperta e un miscuglio di emozioni che non riusciva a decifrare negli occhi. Sentendo che non diceva niente, Marlene si affrettò a parlare <<Mike, tranquillo, okay? Tu non sei costretto a ricambiare, o a dire qualcosa se non te lo senti ovviamente e...>>

<<Ti amo anche io.>> disse di getto Michael, arrossendo e abbassando lo sguardo <<Ti amo tanto, e avevo paura a dirtelo. Avevo paura che fosse presto, che forse non ricambiavi, e->> Marlene gli accarezzò la guancia, interrompendolo. Si avvicinò lentamente alle sue labbra e lo baciò sentendo le mani del ragazzo afferrarle i fianchi. Si staccarono con un sorriso, poi la ragazza si alzò, prendendo velocemente un pacchetto dalla scrivania e tornando difronte al ragazzo.

&quot;What about us?&quot; • Michael Clifford •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora