14.Lo hai fatto brillare

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                                    Rachel

"Questa Ellen è una che non sa proprio farsi i fatti suoi eh" "Può darsi,ma ci sono uscita solamente una volta,vedrò più avanti" "Vabbè,comunque questa Abby non mi convince" "Perché?" "Istinto Materno" ed
ecco mia mamma che mi stava quasi facendo strozzare con la colazione "Quindi andrai a parlare con lui?" "Si" "Fai la cosa migliore tesoro" "Speriamo,ora però devo proprio andare che Max mi sta aspettando" si avvicina e mi da un bacio sulla fronte "Ma certo,vai" "A dopo mamma" "A dopo" apro la porta d'ingresso e mi ritrovo un esemplare di Max molto contenta che sorride "Com'è di buon umore stamattina?" chiedo chiudendo la porta alle mie spalle "Io e Noah ci siamo messi insieme" spalanco gli occhi e mi copro di scatto la bocca con la mano urlando "COSA?QUANDO" "Ieri sera" "Voglio,anzi devo sapere tutto" "Stavo tornando a casa e una volta arrivata davanti la porta c'era lui ad aspettarmi,abbiamo parlato un po' e in breve mi ha detto che gli piaccio molto e anche se non so bene cosa provo di provare a metterci insieme e vedere come va" la abbraccio "Ma è stupendo" "Già" "Visto che stiamo parlando di ieri sera,come ti sono sembrate le sue nostre nuove amiche?" "Sinceramente?Ellen molto simpatica se non fosse che non riesce a tenersi nulla,Abby non mi convince molto" "Ha detto la stessa cosa mia madre,ma non lo so,insomma mi sembra una persona affidabile" "Chissà,solo il tempo può dircelo" parlando parlando siamo arrivate già a scuola "Ciao Rachel,ciao Max" a parlare è proprio Abby" "Oh ciao Abby" afferma Max e dal suo tono mi sembra leggermente infastidita "Ciao ragazze" ed infine ecco anche Ellen,rimaniamo a parlare per un po' e poi ognuno va alla propria lezione,e così finché non finisce la mattinata scolastica
Alla fine io e Max abbiamo deciso di andare a pranzo insieme per decidere bene cosa dire a Peter "Come digli quello che senti" "Devi semplicemente dirgli quello che provi,come hai fatto con me,digli anche di Gwen" "Posso mai parlargli di Gwen?" "Si,metti le cose in chiaro e vedrai che capirà" appoggio la testa sul tavolo,non ci voglio credere.

'Sono qui davanti'
'Davanti dove'
'Casa di Peter'
'Cosa aspetti?muoviti e va a parlare con lui'
'Ok,vado'
una normale conversazione con la propria migliore amica insomma,saranno si e no 10 minuti che sono davanti casa di Peter e fino ad ora non ho fatto altro che andare avanti e indietro nervosamente,mi avvicino di scatto alla porta prendendo coraggio e sento una voce "Zia May io vado a fare la doccia" suppongo sia la voce di Peter,suono al campanello "Peter vai tu?" "No,sto entrando in bagno" dopo qualche secondo la porta si apre e mi ritrovo davanti una signora non molto alta,capelli scuri lunghi,ed occhi altrettanto scuri,mi sa che è anche abbastanza giovane "Salve sono un'amica di Peter,volevo sapere se è in casa in modo da parlargli" "Sei Rachel non è vero?" rimango sorpresa "Dal espressione che hai in volto deduco proprio di si,parlandomene ti ha descritta alla perfezione,sei perfino più bella di come immaginavo" arrossisco "Comunque prego entra,Peter è sotto la doccia quindi suppongo ci vorrà un po'" "Grazie signora Parker" "Oh nono,dammi del tu e chiamami May" "Va bene...May" entro e mi guardo intorno "Avete proprio una bella casa" "Grazie,sai a Ben,mio marito,piaceva molto sin dall'inizio" sorride visibilmente nostalgica "Però non parliamo di cose tristi,visto che ho davanti la fidanzata di mio nipote" arrisico e rido nervosamente allo stesso tempo "In verità non stiamo insieme" "Lo so,ma fidati che tra poco lo sarete" "Non lo so,se posso parlarle" alza un sopracciglio "Se posso parlarti sinceramente,è passato poco tempo da Gwen e non so se lui se la sente o cose simili" si avvicina e mette le sue mani sulle mie "Tesoro,quando è morta Gwen era distrutto si,ma in questo ultimo periodo lo ho visto molto felice e solo quando mi ha parlato di te per la prima volta ho capito,ti ringrazio davvero tanto,lo hai fatto brillare,e sono più che sicura che se anche tu lo vuoi è più che pronto ad una relazione" le sorrido ormai con gli occhi lucidi "Non amo fare le prediche da genitore ma ti prego solo di non farlo soffrire,ha già sofferto tanto" anche se con Filippo non è successo nulla mi sento in colpa da morire "Non ti preoccupare,ci penserò io a lui" "Te ne sono grata,approposito tante chiacchiere e nemmeno qualcosa da bere o da mangiare,posso offrirti qualcosa cara?" "Un semplice bicchiere d'acqua andrà più che bene" "Sicura?" annuisco con la testa e mi pochi secondi mi porge il bicchiere

"Allora Rachel raccontami un po' di te" questa domanda mi ha sempre mandata in panico,perché che si sa che ci sono cose giuste e sbagliate da dire,e in base alla persona che si ha di fronte capire cosa "Se ti ho messa in ansia puoi anche evitare di rispondermi tranquilla" che carina che è "Aspetta,ora ricordo,non sei la stessa che è stata salvata da Spider-Man?" pensavo ormai fosse superata questa cosa "Si" "Solo ora guardandoti meglio ricordo quando lo fecero vedere in tv,sei stata molto fortunata,menomale che lui era lì" "Già" "Vuoi fermarti a cenare qui stasera?" "Veramente..." "E non accetto un no come risposta" sorrido "Apprezzo molto la tua offerta May davvero,solo che non so come andrà la cosa
con Peter quindi sono costretta a rifiutare,almeno per ora" "Vedrai che andrà benone" "Lo spero" sento dei passi,provengono dalle scale "Zia May hai visto per caso il mio zaino?pensavo fosse in camera mia" si avvicina all'entrata della cucina e solo ora riesco ad intravederlo,ha i capelli bagnati e solo una asciugamano a coprirgli il corpo,sento le mie guance andare a fuoco "Rachel?"

Kiss me more Spider-Man{Andrew Garfield}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora