28.Mi hai chiamato amore

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Rachel

Okay si lo ammetto ho bevuto un po' ma shhhh,non ditelo a mia madre.
"Filippo portala a casa" non so bene chi abbia parlato ma so per certo che a casa non ci voglio andare "Noooo" sbatto un piede a terra e mi porto le braccia sotto al seno "Sembri proprio una bimba" caccio la linguaccia a chi ho davanti,che suppongo sia il mio "ex" ragazzo;
"A casa io non ci voglio andare!" "E dove vuoi andare?" "Voglio andare da Peter!" devo chiarirci?vado a chiarirci.

"Voleva venire qui e te la ho portata pensaci tu" "Grazie amico" questa è la voce di Peter,riconoscerei la sua voce anche da ubriaca quale sono.
"Allora?come mai questa bevuta?" senza pensarci troppo gli prendo il viso tra le mani e lo bacio "Ok,sei fortunata che zia May non c'è,se ti avesse vista in queste condizioni avrebbe dato di matto" "E-e dove sta" "A lavoro,fa il turno di notte oggi,allora tutto passato?visto che ti sei fatta portare qui deduco tu non sia più arrabbiata" "Oh si che sono arrabbiata mio caro Spider-Man!" "E perché?" "Perché tu hai detto che lei è unica!e quindi io non conto niente!" ho bevuto si ma riesco a riconoscere ancora fortunatamente,uno sguardo serio ed è proprio quello con cui lui mi sta guardando "È questo che pensi?" annuisco con la testa e gli faccio il musino "Ne riparliamo domani mattina dopo la sbronza,vieni con me ora" cerca di afferrarmi un braccio ma mi scanso,non voglio dormire.
"Vieni qua!" "No" faccio nuovamente la linguaccia "Non costringermi a portarti sopra con la forza!" "Prova a prendermi!" dico e successivamente corro per il salone.
Dopo qualche minuto di corsa riesce a prendermi e mi solleva da terra dirigendosi al piano di sopra con me sulle sue spalle.
Mi aiuta a spogliarmi del vestito e a mettermi una sua maglia con dei pantaloncini sempre appartenenti a lui,mi sdraio sul suo letto e lui fa la stessa cosa posizionandosi affianco a me "Vieni qui" faccio come dice e mi accoccolo a lui,in tutto questo solo ora riesco a scorgere l'orario 04:25;
Mi abbraccia e nel mentre mi accarezza i capelli "Buonanotte Race" "Notte" dico assonata,
"Ti amo".

Merda che mal di testa,
Mi stropiccio gli occhi con le mani e mi guardo attorno,dove sono?
Oh cazzo camera di Peter,che ci faccio qui?per prima cosa sono vestita?mi guardo e si sono vestita,menomale,non si sa mai.
Apro la porta per andare in bagno a lavarmi il volto e mi ritrovo zia May "Oh Rachel cara non pensavo avessi passato la notte qui" "Non lo pensavo nemmeno io" dico tra me e me "Come?" "Niente niente" "Ah ora capisco perché Peter sta preparando la colazione,scendi che ti aspetta di sotto" "Va bene" le dico scendendo non prima di essere passata per il bagno.
E mamma?mi avrà lasciato una marea di messaggi,si sarà preoccupata,poi il mio telefono dove è? "So a cosa pensi il tuo telefono è qui e ho avvisato io tua madre ieri sera" ammette Peter avvicinandosi e mi lascia un bacio veloce sulle labbra "Buongiorno" dice e ricambio "Non che non mi faccia piacere ma cosa ci faccio qui?" "Ti ha portata Filippo e tu mi hai detto che dovevi parlarmi" oh dio,chissà cosa gli ho detto "Amore qualsiasi cosa io ti abbia detto ieri sera non-" si avvicina con un sorriso enorme in volto e mi rendo conto subito del motivo non lo ho mai chiamato amore prima d'ora,tanto meno lui con me "Cosa?" "Che cosa?" "'Mi hai chiamato amore" "Io?nah,ti sarai impressionato" si avvicina ancora di più appoggiandomi le mani sui fianchi e trascinandomi a lui "Potrei abituarmici sai?ridillo" "Amore" mi bacia "Lo sai che ti amo vero?" annuisco e lo abbraccio,era da tempo che non ci abbracciavamo in modo così sincero,mi mancava.

May ha chiamato un attimo Peter al piano di sopra e io sono rimasta qui in salone da sola,la mia attenzione viene attirata da una foto in particolare,prendo la cornice tra le mani e assottiglio gli occhi per guardarla meglio:a sinistra c'è una donna,may per la precisione questa foto suppongo sia di anni fa ma lei è sempre uguale non che sia un peccato eh,è una donna favolosa.
Andando avanti con la foto al centro c'è un bambino,Peter ovviamente;e infine a destra c'è un uomo che suppongo sia lo zio del mio ragazzo,so che è venuto a mancare qualche anno fa per via di un rapinatore ma nulla di più,Peter non me ne ha mai parlato ma è giusto così,lo farà quando sarà pronto.

"Ti piace la colazione?" "Molto,non pensavo fossi così bravo a cucinare" "Tu mi sottovaluti" "Ah io ti sottovaluto?" "Si" "No,anzi" sorride e io amo il suo maledetto sorriso,ormai non riesco a farne a meno,non capisco però se è un bene o un male,strano come le cose siano cambiate,5 mesi fa ognuno faceva la propria vita dopo esserci lasciati e ci guardo ora,seduti al tavolo di casa sua a fare colazione insieme,certo io sono qui perché se Peter mi avesse lasciata andare a casa in quelle che presumo fossero le mie condizioni di ieri sera mamma mi avrebbe ufficialmente uccisa.
Approposito di mamma lei e Patrick chissà se hanno iniziato a parlare del matrimonio,penso che molto probabilmente lo faranno l'estate prossima o comunque tra un annetto,non so se hanno intenzione di fare le cose in grande o una cosa semplice solo per la famiglia e gli amici più stretti magari più in stile di mia madre,però so che Patrick ha una famiglia molto allargata quindi in ogni caso non riuscirebbero a fare una cosa molto piccola ecco,sono diversi in tante anzi tantissime cose ma insieme sono perfetti,è questo che auguro a me e a lui.


spazio autrice:
scusate se in questo capitolo sono presenti molte più menzioni del nome "Peter" rispetto al solito,e ne approfitto anche per dirvi che purtroppo mancano pochi capitoli al termine della storia

Kiss me more Spider-Man{Andrew Garfield}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora