Capitolo 2

443 23 3
                                    

< Guarda Chiara per fortuna le luci a casa di Ignazio sono ancora accese, quelle di Luigi spente,speriamo che stia da lui> mi dice con voce un po' triste.

 < Serena oggi sarà la serata della nostra svolta; capiremo che dobbiamo fare! Se stasera penso a Marco anche se sto con il mio idolo allora tornerò da lui,tu invece parlerai con Luigi e lo perdonerai o ci metterai una pietra sopra, ne sono certa!> le rispondo.

< la luce si è spenta Chiaraaaaaa!!!! Ignazio sta scendendo>  mi dice con voce euforica.

Non parlo,quanto mi batte il cuore, le miei mani iniziano a sudare. Cosa gli dirò? Sembrerò una scema lo so. E sono convinta che ora scenderà con una bella bionda e addio serata. Ci resterò male già lo so!

< mi giro, voglio che inizialmente veda solo te...va bene? > neanche il tempo di finire e...

< Serena Rossi tesoro> ecco è la voce di Ignazio < ma come mi tratti a Luigi?!> le dice con un tono ironico ma un po' di rimprovero.

 Ecco che Serena quasi correndo lo va ad abbracciare.

Stringo i denti e mi giro, piano, muovendo i miei ricci castani e con un sorrido enorme, tutto questo mentre il cuore batte sempre più forte.

Mentre abbraccia Serena alza la testa e <ciao bella> mi dice.

 < ciao Ignazio> rispondo intimidita.

 < Serenuccia non mi presenti questa tua amica che già sa il mio nome ma io non il suo?>

< puoi fare anche da solo> ribadisce Serena con il suo solito tono acido ma scherzoso.

 Mi avvicino, lui mi prende la mano e con un mezzo inchino bacia la sua sulla mia come un vero gentiluomo, poi alza il capo e mi sorride cosi come fece nel lontano 2015 all' instore.

 < piacere di conoscerti> mi dice

< piacere mio, sono Chiara> ribatto con il sorriso

< domanda banale chiederti come sai il mio nome vero? >

 < direi di si...>  gli rispondo ponendo le mani in segno di cosa ovvia.

< ma sicura che non ci siamo già presentati o visti? Non sei salita mai a Bologna?>

< veramente ci siamo incontrati>

< lo sapevo, ho una memoria di ferro> esclama pavoneggiandosi un po'.

 < non credo ti ricordi veramente di me > dico.

Mi guarda, l'avevo smontato.

 < E perchè mai?> risponde a tono.

 < la prima volta ci siamo vistipiù di un anno fa ad un vostro instore, poi a giugno ad un vostro concerto e in seguito quattro mesi fa al concerto a Napoli. Al massimo ti puoi ricordare di una ragazza che ti fece i complimenti per la tua magnifica voce la prima volta che ti ho incontrato ma non credo.> gli dico con voce dura.

 < e invece> dice subito < credo proprio di si, sono poche le persone che mi fanno un complimento solo sulla mia voce> dice quasi amareggiato per ciò.

Io volevo morire, si ricordava veramente di me, mi sembrava sincero ma non mi devo sciogliere. Credo di averlo capito in tutto questo periodo che lo seguo, gli devo tener un po' testa

< ah si? No perché ti ho scritto anche un direct ma n mi hai calcolata proprio> dico ironica girando il viso in segno di offesa.

 < veramente? Ma sai quanti me ne arrivano?! N riesco a vederli tutti. Aspetta ora lo voglio trovare>

Perchè tutto può cambiare, basta volare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora