Capitolo 17

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La cena e stata fantastica, Ignazio è  arrivato dopo 10minuti e dopo altri due sono arrivate le nostre deliziose polpette.
Abbiamo riso come i pazzi, mi ha raccontato un po' della sua famiglia che rappresenta  ciò che lo rende più  felice al mondo.
Di mamma Caterina e della sua dolcezza, dell'amore incondizionato per Nina e della dolce severità di papà Vito.
Gli brillavano gli occhi ad ogni  racconto divertente o triste che sia stato.
È  bello conoscerlo dal punto di vista umano, anche se mi ha raccontato solo 1% della sua vita.            
Ignazio ora sta aprendo la porta di casa, é mezzanotte inoltrata     
< e quindi Gabriele mi prende al volo con la mia vespa e scappiamo, mi manca un sacco quel cretinu> mi dice finendo di raccontare un piccolo aneddoto.
Rido
< non ci credo, eravate dei piccoli eroi, lottavate contro i bulli> mi avvicino e gli do un bacio con passione, mi ha reso felice, mi ha quasi cancellato tutti i giorni precedenti di agonia.
< mmm biddazza, cosi non ti resisto> mi prende da un fianco e mi stringe a se senza baciarmi, ci guardiamo, sono occhi di malizia e desiderio.
Gli stampo un bacio per evitare questa situazione dato che non è  ancora il momento, poi mi stacco.
< io e te però dobbiamo parlare, di questa nostra situazione, e se sei convinto di quello che vuoi, perché io voglia si scherzare non ne ho> gli dico un po' acida andando verso il bagno, non voglio essere debbole e sembrare "fessa" con lui.
< a questa domanda posso già  risponderti> mi dice con tono sicuro e un po' offeso.
Esco dal bagno < non mi fido ancora delle tue parole, o meglio non mi fido più > non ci credo, finalmente sto diventando una donna forte.
< ti rifiderai> mi dice con tristezza, mi fa strano, dal siciliano doc mi asepttavo una risposta a tu per tu ma evidentemente ha capito veramente  che ha sbagliato, forse veramente ci tiene a me.
Sono inginocchiata davanti alla valigia, lui seduto sul letto, mi giro e gli sorrido, se lo merita.
< Caaa il pigiama, sapevo che mi sarei dimenticata qualcosa dalla fretta> dico mentre mi lascio cadere per terra e mi siedo.
Viene a sedersi vicino a me
< ti presto una felpa mia, ti andrà a vestito, immagino sarai bellissima, dovrò sforzarmi per non saltarti addosso> sorride maliziosamente, lo rimprovero con lo sguardo
< abbracciami forte> mi dice con le braccia aperte,il ciuffo che gli cade davanti agli occhi e i labbroni da fuori.
Mi raggomitolo fra le sue braccia, mi sento protetta.
Mi da una felpona e vado in bagno a cambiarmi.
Mi arriva sotto al sedere, mi sento un po' in imbarazzo, ma da una parte mi fa piacere il pensiero che mi possa desiderare.
< allora? Sono bellissima?> sorrido mentre mi fermo davanti alla porta della camera
< un amore> sorride incantao.
Mi fiondo sul letto gli do prima un bacio pee portarlo alla realtà e poi
< vediamo che hai da dire in tua difesa?>  ...

                                               

Sono le due e stiamo parlando da circa due ore, inizialmente avevamo due punti di vista completamente  diversi, siamo anche arrivati ad alzare la voce in certi momenti.
Per due minuti ho anche pensato che in realtà non voleva realmente me ma semplicemente una relazione stabile.
Poi finalmente il suo orgoglio ha ceduto e mi ha detto " ascolta Chiara, la verità è che avevo paura di non essere all'altezza per te! Stare con una modella è semplice basta che le fai regali, la porti a ballare e nel bar più IN della città che sono felici, con te è diverso. Sei intelligente, brava in molte cose, una ragazza laureata che lavora e studia, che conosce il mondo e come vanno le cose, che si è costruita da sola, indipendente e intrapendente, avevo paura.
Piero e Gianluca mi hanno fatto capire che stavo sbagliando, che avevo tutto questo tra le mani e avevo paura?! Che devi essere tu a decidere se posso essere almeno qualche gradino sotto la tua altezza o sono troppo poco per te.
Sono stato stupido a capirlo tardi, ma purtroppo sai cosa ho passato ogni volta che mi avvicinavo ad innamorarmi di qualcuna.
Gli ostacoli ci saranno e non saranno neanche pochi, ma io sono disposto a superarli per te e se avrò te al mio fianco, ora sta a te decidere tutto questo" ha poi abbassato lo sguardo e a me sono scese delle lacrime.
Mi sono avvicinata a lui e ora sono  circa 5min che lo sto steingendo forte a me.
< io sono pronta ad affrontare questi ostacoli con  te, ti desidero dal 2015 anche se quello era semplicemente  un amore platonico, ora è un bene che voglio che si alimenti.>
< vuoi stare con me?> mi chiede dolcemente guardandomi dritto  neglio occhi.      
Ecco che le emozioni percorrono ogni angolo del mio corpo, sono parole che più di un anno fa non avrei avuto neanche il coraggio di sognarle dette da lui.                                     
< Si signor Boschetto che voglio star insieme a lei > lo bacio.
Ci scambiamo più baci dolci fino a quando la passione pervade i nostri corpi.
Ci stendiamo continuando a baciarci intensamente, poi si stacca e decide di abbracciarmi forte.
< Ti aspettavo da tanto, non mi ferire> mi dice
< non potrei farlo, perderei la perfezione> gli alzo il viso e gli sorrido.          
Mi stampa un dolcissimo  bacio sulla bocca e poi sul naso.
< sei proprio bella, stavo rischiando  di perdere un angelo> l'abbraccio  forte, ogni risposta sarebbe banale rispetto ad un abbraccio.
Io li amo specialmente quando sono sinceri e voluti con il cuore.
Siamo molti stanchi che cosi abbracciati e con i volti vicini  ci addormentiamo ...

Morfeo sta decidendo di staccarsi dal nostro abbraccio, lentamente apro gli occhi, ci sta  però  qualcuno di più  importante che mi abbraccia.
Sorrido come non facevo da tanto prima di ieri.       
È  bello anche quando dorme, istintivamente l'accarezzo, per fortuna non lo sveglio.
Resto a fissarlo per una buona ventina di minuti, non ci credo di trovarmi qui e credo che non mi abitueró facilmente.
Piano piano sostituisco  me con  un cuscino, voglio preparargli la colazione.
Sono le 9 e alle  10 vengono  i ragazzi a  bussarlo, hanno una riunione e poi devono lavorare al nuovo album, ne stanno sfornando uno dopo l'altro.
Entro in cucina noto che ci sta la Nutella e anche le uova, vado in  cerca della farina, speriamo gli piacciano i pancake, sono la mia specialità.
" trovata" penso tra me e me.
Dopo 15min l'impasto è  pronto, mentre  metto a riscaldare la padella preparo anche il caffè, uno bello napoletano doc, penso che gli farò  anche la schiuma.
< mmm> sento provenire dalla stanza, levando il salone/cucina  la casa non è  molto grande e si  sente ogni rumore.
< NOOO mica era un sogno? >
Rido, mi fa morire anche appena sveglio!
< Forse è  scappata perché russavo>   è incredibile, che bello il MIO RAGAZZO.
Ancora non ci credo che posso pensare ciò.
< piccola eccoti!!credevo fossi scap> si blocca osservando me in felpona davanti ai fornelli.
< Buongiorno> gli dico mentre mi volto per sorridergli.
< mi stai preparando la colazione?!>
Faccio segno di si con la testa.
Si avvicina a me e mi abbraccia da dietro e mi sussurra
< sei una strega vero?> rido
< la bruttezza ci sta> gli dico stando al gioco.
< nono sei una strega travestita da principessa>
Ci scambiamo un dolce bacio del buongiorno e poi
< ti piacciono i pancake vero?>
< tantissimo, e poi questo caffè?! Che odoree! Grazie per questo bellissimo  buongiorno, ma bastava anche solo la tua presenza.>
Tutto pronto, si siede a tavola, prendo il caffè, sto per sedermi quando mi tira a se e mi fa sedere in braccio a lui.
Abbiamo fatto una colazione seduti cosi, di 30minuti sporcandoci di nutella ovunque, naturalmente ha iniziato lui, e mai sfidare Chiara.
< Igná sono quasi le 10 veloce che i ragazzi a momenti staranno qui>
< devo correre, chi vuole sentirsi a Piero nelle orecchie> .
Dopo cinque minuti Ignazio in bagno e bussano alla porta, vado ad aprire io.
< Pierooo> ci abbracciamo forte, è  merito suo e di Gianluca se sono qui ora.
< Chiaraaa, ieri quando sono tornato ho chiamato la mia dolce metà perché mi avete fatto venire voglia di dirle che le volevo bene. Siete stati teneri, vi ho fatto anche un video> mi dice mentre l'abbraccio diventa sempre più  forte.
< un video?? Sei pazzo?> sorrido all'idea
< si cosi avrai un ricordo, dopo  te lo passo>
Che pensiero gentile che ha avuto.
< ma Gianluca?vi ragggiunge li?> dico mentre sto in procinto di chiudere la porta.     
< non mi vuoi far entrare?> qualcuno crea una forza opposta alla mia
< Giaaa> mi butto fra le sue braccia, cercando di non alzare troppo le mie, ho sempre solo un felpone che mi copre.
< Chiara ho visto il video, siete meravigliosi e sono felicissimo>
Sorrido alla sua eforia.
< emm ma abbiamo interrotto qualcosa>
dice Gianluca osservandomi con il suo solito fascino.
< nonono non pensate a male voi, semplicemente ho dimenticato il pigiama  a casa, non  mi cedo al primo appuntamento > dico con finta aria di superiorità.
Ridiamo tutti e tre mentre ci avviamo       in cucina.
< Nutella nutella su pancake o sbaglio? > dice Gianluca con la dolcezza e la voglia di un bambino di 5anni.
< ho pensato anche a voi> sorrido
< ti amo> mi dice Gianluca dandomi un bacio sulla guancia.
< hey tu, giù le mani  dalla mia donna> entra Ignazio con tono severo ma scherzo.
< scusa fratello ma al cuore non si comanda> ribatte Gianluca ridacchiando.
Ridiamo tutti e quattro e poi porgo il pancake al principino Abbruzzese che inizia a divorarlo.
< Chiara grazie ma io> dice Piero con tristezza, pensava mi fossi dimenticata della sua allergia.
< Ho pensato anche a te, senza latte ne burro, non è morbida ma si può  mangiare> gli sorrido e lui
< grazieee> con un sorriso a 360 denti < ed ecco la marmellata > gli dico
< Igna hai fatto bingo>  continua il Narese
< beh ne sono consapevole> e si avvicina a me abbracciandomi e regalandomi un bellissimo bacio.
Oggi fa freddo ma ci sta un bel sole, ha indossato un jeans e un maglione molto semplice ma è sempre molto bello.
< Forza ragazzi veloci che sono già  le 10.20> da fretta il mio amore ai compagni.
< che buono, questo caffè poi è ottimo> si stiracchia Gianluca.
< Grazie Chiara, noi andiamo ci vediamo dopo> dice Piero dandomi un bacio sulla guancia.
< Ragazzi oggi è  il compleanno di mia cugina Alice, vorrei farle una sorpresa chiamandola con voi, perché  vi ama. Vi dispiace?> chiedo ai tre ragazzi.
< No assolutamente > rispondono in coro.
< Piccola a pranzo la chiamiamo e poi decidiamo tutto, anche quando partire, voglio che tu stia anche un po' a casa con la tua famiglia> dice dolcemente avvicinandomi e baciandomi per salutarmi.
< A dopo grande cuoca> dice Gianluca salutandomi.
Li accompagno alla porta e li saluto con un sorriso abnorme.
La chiudo e mi siedo a terra trascinandomi sulla porta.
Non posso crederci è un sogno!

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