Capitolo 15

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Caterina POV.


Osservo con attenzione I video della sicurezza di quella sera, attenta ad ogni piccolo particolare che possa rivelare ciò che è accaduto. I miei occhi non si staccano neanche per un istante dal monitor. Seguo mio figlio e la ragazza entrare nel locale mano nella mano. Dal linguaggio del corpo si capisce che sono in sintonia. Lei solleva il volto e gli sorride. Non vedo il volto di mio figlio, ma non bisogna essere un'esperta per sapere che le restituisce il sorriso. Li vedo prendere posto al bar e chiacchierare con il barman. Ridono per qualcosa che ha detto, poi ordinano un drink. Seguitano a chiacchierare e a ridere. Il mio sguardo si incupisce quando dopo mezz'ora qualche cosa sembra fuori posto. La ragazza inizia ad avere movimenti rallentati, ma è ancora vigile. Tenta di prendere il bicchiere, ma le cade di mano, rovesciando il contenuto sul bancone. Ridacchia, sistemandosi meglio sullo sgabello. Ma così facendo lo spacco del vestito che indossa si apre, mostrando una lunga gamba nuda. La vedo corrugare la fronte e cercare di coprirsi, inutilmente visto che il vestito è stato progetto appositamente per mostrare la coscia. Il suo imbarazzo è palpabile. Socchiudo gli occhi. La sua scelta dell'abito per quella sera è quantomeno bizzarra. Da quando è arrivata da noi e dal suo atteggiamento di quella sera è chiaro come il sole che non è stata una sua scelta. Ma allora perché lo ha indossato? Può essere che lo abbia scelto in un attimo di sfida? Che volesse dimostrare di essere sexy? Eppure, se lo avesse scelto sarebbe sicura di sé. Una donna che sceglie un simile abito guarda il mondo a testa alta, non tenta di coprire ciò che è nato per essere scoperto. Non è decisamente il suo stile. Da quando è arrivata ha sempre scelto un abbigliamento comodo, in verità fa di tutto per non essere seducente e non attirare l'attenzione.

Faccio una smorfia, fermando il video sul suo volto.

- Trovato qualche cosa amore? –

- Non ancora, ma ci sto arrivando - Dichiaro, sorseggiando il mio the facendo ripartire il nastro. Noto che, come è giusto, le telecamere sono sempre puntate sulle mani del barista in modo che non possa mai drogare i drink in alcun momento e tantomeno lo possano fare gli avventori. Una ragione in più che infittisce il mistero. Se non è stata drogata al bar, allora lo è stata prima. Ma quando?

Aggrotto la fronte, sospirando.

Ad un certo punto della serata, Gabriel si china a dirle qualche cosa all'orecchio, lei ridacchia e fa un cenno affermativo con il capo, poi la telecamera li segue sino alla porta privata che dà alle scale che conducono agli appartamenti privati di Gabriel. Da lì li vedo salire le scale e lei sembra far fatica tanto che Gabriel la sorregge con un braccio attorno alla vita. Ridacchiano come due scolaretti e il cuore mi si stringe davanti a quella sintonia, distrutta da qualcuno che troverò e a cui la farò pagare personalmente. Arrivano al corridoio e poi davanti alla porta dell'appartamento. Gabriel posa il dito sul lettore di impronte digitali e la porta si apre. Il video finisce quando entrano all'interno dell'appartamento.

- Le avevo detto che non c'era nulla. I nastri sono stati visionati da Gabriel in persona- Risponde il suo braccio destro.

Annuisco, lo sguardo incollato allo schermo.

- La telecamera riprende h24 giusto? –

- Certo –

Annuisco.

- Quindi ha ripreso anche il momento in cui la ragazza è uscita dall'appartamento –

- Certo. La mattina dopo –

Sollevo un sopracciglio. Qualcosa non torna. Una ragazza che è stata violentata come afferma, non rimane con il suo stupratore sino alla mattina almeno che non sia legata al letto, ma questo non lo ha mai detto o sia drogata, come ha sempre affermato.

HIS  for a year (MAFIA SERIES 5) CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora