Capitolo 47

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Juliana POV.


Osservo la porta chiusa dello studio di mio fratello, dove poco prima sono entrati i grandi leader della mafia americana, spagnola e russa. C'è qualche cosa che bolle in pentola. Sicuro.

- Che ci fai tu qui? Gabriel ti ha detto di rimanere in camera tua-

La voce di Esteban mi fa sobbalzare. Mi porto una mano al cuore, voltandomi.

- Ti pare questo il modo di arrivare alle spalle della gente? –

Fa una smorfia.

- Se qualcuno non stesse ficcando il naso dove non dovrebbe, questo non accadrebbe-

Lo fulmino con un'occhiata.

- Non sto ficcando il naso-

- Ah no? E allora che ci fai qui? Mi pare di ricordare che Gabriel ti avesse espressamente ordinato di rimanere in camera tua fino a nuovo ordine-

- Non sono una bambina che può essere mandata in camera sua, né una prigioniera. Esigo che mi venga detto che cosa bolle in pentola. Perché i tre leader delle più grandi famiglie mafiose sono nello studio di mio fratello? E soprattutto perché c'è anche Thiago? Chi diavolo è? -

- Non sono affari che ti riguardino. Ora torna in camera tua e rimanici sino a quando io o Gabriel non ti veniamo a chiamare-

Socchiudo gli occhi.

- Perché tu non sei lì dentro? –

- Perché qualcuno deve assicurarsi che tu stia alla larga dai guai. E ora torna in camera tua. Ultimo avvertimento –

Sbuffo.

- Che cosa fai altrimenti? -

- Ti ci porterò di peso e getterò via la chiave-

Sollevo un sopracciglio.

- Ho imparato a uscire da quella stanza a dodici anni-

Sospira, passandosi una mano tra i capelli.

- Tu ... -

- Io? –

Sorride, attirandomi inaspettatamente a sé e baciandomi la fronte.

- Sei una fonte inesauribile di guai, ma la mia vita senza te non sarebbe la stessa. Anche se rischi di farmi prendere un infarto un giorno sì e l'altro pure-

Sorrido nel suo torace.

- La tua vita sarebbe noiosa senza di me. La mamma ha visto lungo nel volere una femmina dopo due maschi. Ho portato un po' di allegria in questa famiglia dominata dal testosterone-

Lo sento ridacchiare.

- Ciò che hai portato in realtà è una fonte inesauribile di guai, il panico in chi fa parte delle tue guardie del corpo, il terrore nel servizio di sicurezza, in ogni stalliere o addetto al garage, nel giardiniere a cui hai distrutto un cespuglio di rose saltando con il dannato stallone di Gabriel, nei tuoi fratelli che non riescono più ad avere una notte di sano sonno senza pensare che la sorella sia riuscita a sgattaiolare fuori dalla villa in piena notte per andare ad un dannato locale, senza sicurezza –

Sollevo la testa, guardandolo.

- Quindi sono solo guai? –

Scuote la testa, sorridendo.

- Sei la gioia di nostro padre che anche se non lo ammetterebbe mai, ama alla follia il fatto di avere una figlia femmina; l'orgoglio incondizionato di nostra madre che in te rivede lei da giovane, la stessa caparbietà o cocciutaggine, anche nel cacciarti nei guai. Sei la gioia e il dolore dei tuoi fratelli che ti amano alla follia e che molto probabilmente hanno esagerato nel volerti proteggere. Meriti di vivere la tua vita sorellina e di fare le tue scelte, ovunque esse ti portino. Sei diventata una donna, una splendida donna, dentro e fuori e ho capito che non abbiamo il diritto di condizionare le tue scelte pensando di fare il tuo bene. In questi anni hai aiutato persone che soffrivano, tolto donne dalla strada e bambini affamati e innocenti dalle grinfie di chi li costringeva a prostituirsi. E lo hai fatto da sola, senza l'aiuto della tua famiglia che era troppo presa a pensare a te come una bambina capricciosa e indifesa. E di questo ti chiedo, ti chiediamo, scusa. Non avevamo il diritto di giudicarti secondo i nostri canoni. Sei una splendida persona sorellina e sono orgoglioso di te-

HIS  for a year (MAFIA SERIES 5) CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora