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Il nostro rapporto era un rapporto malato, un rapporto di quelli con cui senza non puoi vivere, io dipendevo da lui e lui dipendeva da me. A questo si aggiungeva il fatto che Gary fosse una persona straordinaria, con il quale potevo parlare di qualsiasi cosa, con lui non mancavano mai le risate e forse è proprio grazie al suo sorriso che mi sono innamorata di lui. Gary era una di quelle persone che odi o ami, e io lo amavo decisamente.
Mille volte e ancora avevo avuto l'istinto di dirgli tutto, d' altronde eravamo cresciuti insieme ed ero sicura che non mi avrebbe deluso, ma poi vi venivano in mente mille dubbi, come mi era solito fare, e la paura di perderlo era più forte di qualsiasi altra cosa... Così,come sempre, rimanevo zitta a immaginarmi come potrebbe essere la mia vita affianco a lui.
Gary era un ragazzo unico, i suoi occhi blu ti attiravano a se come due magneti, per non parlare dei capelli sempre lucidi grazie alla lacca, che amavo perchè riuscivano a ricordarmi sempre quegli anni in cui tutto era più facile e non avevo bisogno di nessuno per poter vivere. Della sua bellezza, infatti, non ero l'unica ad essermene accorta ; molte ragazze venivano da me a chiedermi come poterlo conquistare, con le loro gonnelline corte e scollature esageratamente basse ... Il più delle volte rimanevo in silenzio ridendo sotto i baffi al solo pensiero di quanto fossero ridicole, oppure le cacciavo dicendogli che non avrebbero avuto possibilità, dato che Gary era un ragazzo molto riservato. Ma dentro di me avevo paura, paura che un giorno potesse arrivare qualcuno che diventasse per lui la ragione di vita, il suo sorriso... Quel sorriso che amavo tanto e che forse non sarebbe più stato mio. Mi era difficile fidarmi delle persone, ma Gary era sempre stato l'unico di cui non avevo mai dubitato, lui sapeva sempre come prendermi e io glielo lasciavo sempre fare. Lo amavo, ed ero sicura che prima o poi si sarebbe rovinato tutto.
Con lui infatti non era sempre stato rose e fiori, anzi per molti anni non ci siamo mai parlati: lui mi aveva odiato, un' odio che difficilmente si può dimenticare, ero stata molto appiccicosa con lui, per molto tempo e forse é anche per questo che non avevo nessuna intenzione di dirgli quello che lui era per me.
Ogni volta che mi sembrava di oltre passare il limite, mi bloccavo. Non dicevo più niente per ore, nonostante l'imbarazzo. E lui mi assecondava, fino a che non si stufava e faceva per andarsene, ma non potevo permettere che se ne andasse, e come una cretina lo rincorrevo fino a che non si fermava.
Secondo me credeva che scherzassi, e non pensava nemmeno minimamente che io in quei minuti, ore, o addirittura giorni, pensassi solo a quello che era stato, ai miei sbagli, e alla paura di rovinare tutto di nuovo. Non passava secondo senza pensare al futuro, giuro che a ripensarci non ci posso credere a cosa era per me, è quello che per anni avevo fatto per lui.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora