7.

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Era di nuovo domenica. E non avevo nessuna intenzione di alzarmi. Mi sentivo il cuore pesante, era una cosa che non sopportavo, mi succedeva sempre quando avevo visto un film abbastanza intenso, ma stavolta non avevo intenzione di passare una giornata con quella sensazione.
Scesi per fare colazione, solo l'odore dei muffin di mamma poteva farmi sentire meglio, stavo cominciando a mangiare quando mia mamma mi chiese
«amore anche oggi ti vedi con Gary? »
Cavolo, era domenica. Non potevo incontrare Gary, ma di nuovo sentivo quella voglia irrefrenabile di vederlo. Cavolo, e ora? Se gli avessi detto di ko avrebbe capito subito che qualcosa non andava.
« Ehm.. Non so mamma, davvero non ho idea..» vidi la faccia di mia madre farsi strana e per evitare quel momento che decisamente dovevo evitare mi alzai e tornai in camer, lasciando mia madre nel dubbio.
Scesi poco dopo con il guinzaglio in mano
« mamma vado a portare poldo fuori okay?»
Non ricevetti risposta, doveva essere andata in bagno. Lasciai un biglietto e uscii. In fondo avevo bisogno di stare un po' fuori e poldo era la scusa giusta.
Non potevo credere ai miei occhi, Gary e Mark erano fuori dal mio cancello, tutti e due. Sarei morta.
« Buongiorno Jenny » disse con il suo sorriso smagliante Mark.
Ma in quel momento io guardavo solo Gary, non era felice come al solito, guardava in basso e non diceva niente. Lo sapeva che non stavo bene, ed era così. Ero tutto meno che felice, e mi mandava in bestia il fatto che Mark pensasse che fosse tutto okay. No, non era per nulla okay. Cazzo.
« Ehi Jenny? Jenny ci sei?»
« si scusa Mark » sfoderai il mio miglior sorriso per coprire il mio vero stato d'animo « buongiorno anche a te» poi mi voltai verso Gary e ripetei le stesse parole ma marcandole, volevo un segno di vita da lui, era l'unica cosa che mi importava.
« si scusa ero preso di miei pensieri » sorrise mentre io aprivo il cancello, ma non duro per molto.
« Allora che ne dici se andiamo a fare un giro, magari andiamo al parco..» disse Mark e mi fece l'occhiolino. Bene adesso stava esagerando, é vero che non sapeva di Gary ma faceva lo stesso, non poteva davvero essere così sicuro di se. É vero anche che io non avevo opposto resistenza, ma non me lo aveva permesso.
« mm certo, ma al parco no dai, a quest'ora ci sono solo ragazzini» dissi io con una smorfia, capì subito che aveva detto qualcosa di sbagliato e si chetò. Voltai nuovamente il mio sguardo verso Gary ma lui continuava a fissare per terra, dato che non ricevevo risposta lo presi per mano,
« bene allora andiamo dai»
Lungo il tragitto non parlammo, quel silenzio fu davvero imbarazzante, non vedevo l'ora di arrivare.
Mark ci portò in una spiaggia non molto lontano dalla cittá, Gary nel frattempo si era tranquillizzato, ma non vedevo l'ora di poter stare sola con lui per un po'.
« Ehi amico che hai eh? » disse Mark tirando un pugnetto sulla spalla di Gary, ma lui non rispose, si limitò a fare un smorfietta tentando di sorridere. Mark capi subito di aver detto di nuovo, qualcosa di troppo e non si rivolse più a Gary.
Il destino mi servi su un piatto d'argento la mia occasione per stare sola con Gary, squillo il telefono di Mark
« si pronto ? Mm si arrivo..» a quelle parole mi illuminai.
« dove devi andare Mark?» mi feci vedere dispiaciuta ma in quel momento ero tutt'altro che triste.
« Mi ha chiamato un mio compagno che arriva proprio oggi, devono andarlo a prendere alla stazione. »
« va bene, torneremo con un pullman non ci sono problemi» non seppi dire altro, detto questo se ne andò.
Ero finalmente sola con Gary e iniziammo finalmente a parlare
« Gary che cos'hai? Si vede lontano un miglio che non stai affatto bene»
« cosa? Davvero mi chiedi che cos'ho? Penso che tu lo sappia anche da sola »
Okay, lo sapevo ma volevo iniziare un discorso nel modo più tranquillo possibile, e a quanto pare non sarebbe stato possibile.
« mi dispiace davvero tanto, ma sai era successa una cosa e.. e non era il momento, scusa» era davvero dispiaciuta, ma non potevo dirgli di Mark.
« É successo qualcosa con Mark, vero? Eri in lacrime e mi hai chiesto di lui così, senza nessun motivo,adesso dimmi perché.. »
Cavolo, non potevo dirgli la verità, se lo avessi fatto di conseguenza avrei dovuto dirgli che lo amavo, quindi avrei rovinato tutto. No non potevo.
« eh? Con Mark? Macché. »
« allora perchè piangevi? » era deciso ad arrivare fino alla verità, e io non sapevo più che scuse inventare.
« Come ti ho giá detto mi mancherà parecchio, e dopo aver passato una giornata con lui che mi ha fatto tornare in mente tutte le belle cose passate insieme, volevo solo sapere quando se ne sarebbe andato » filava, filava davvero. Ero contenta, ma mi sentivo anche in colpa, non avevo mai mentito a Gary, apparte sul fatto che lo amavo.
Gary si rilassò e finalmente sul suo volto tornò il sorriso
« si mi mancherà, anche se ti credo ci sono ancora cose che non mi tornano, però sembra che tu per adesso non me le voglia dire...» mi fece l'occhiolino, ed io non potei fare a meno di diventare rossa « quindi quando vorrai io sono qua » detto questo si spogliò e corse verso il mare.
Le ore passarono molto in fretta e quando fu arrivato il momento di tornare a casa era stanchissima. Per tutto il viaggio, che non durò molto, io e Gary non ci lasciammo nemmeno un momento, lui mi cingeva le spalle con il suo braccio e le nostre mani si sfioravano, amai quel momento giuro. Sembravamo fidanzati e adesso capivo perchè molte persone dubitavano sul nostro rapporto di sola amicizia. Ma anche se molte persone non avevano ben chiaro la mia situazione con Gary, io, al contrario, le idee le avevo molto chiare. Da un anno a questa parte avevo iniziato a nutrire sentimenti per Gary, e se il primo giorno avevo esitato sul nostro rapporto, il secondo era già chiaro chi fosse per me. Si, infondo lo avevo sempre saputo di amarlo, e questo era il punto più alto della verità. Ed era grazie a quei momenti che il nostro rapporto era rimasto invariato fin da quando eravamo piccoli.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora