Finalmente il suono della campanella.
Io e Molly ci dirigemmo verso la mensa dove incontrammo Gary che ci stava tenendo il posto. Lo salutai con un bacio sulla guancia e poi mi sedetti di fronte a lui. Non ci guardammo per tutto il pranzo e non riuscivo a mangiare, continuavo a giocherellare con quella poltiglia che proponevano come cibo.
« Allora voi ci andate alla festa di Michael?» disse poi Molly continuando a fissare il suo vassoio. Io la squadrai subito. Non avevo nessuna intenzione di andare a quella festa anche perché non avevo ancora detto nulla a Gary e poi non avevamo ancora parlato di quello che era successo. Le tirai un calcio da sotto il tavolo e lei fece un mugolio guardandomi in cagnesco subito dopo.
« Non lo so, non credo » dissi io fissandola con una smorfia.
« Tu Gary? » disse Molly rivolgendosi a lui. Okay, non aveva capito nulla.
Gary si mosse sulla panca passandosi una mano tra i capelli.
« Non ne ho idea, è tutto da vedere. Prima devo sistemare delle cose » disse guardandomi. Io mi fermai e feci cadere la forchetta sul purè di patate.
Molly fece una risatina ma si fermó non appena la fulminai.Quando uscimmo dalla mensa, Gary mi raggiunse:
« Jenny vieni fuori?» disse prendendomi la mano e trascinandomi con lui. Non riposi e mi limitai a farmi muovere. Ci sedemmo sotto alla tettoia e lui accese una sigaretta.
« Da quando fumi?» chiesi interrogativa.
« Da quando non so che fare con te» disse porgendomi il pacchetto con una mano e con l'altra sistemandosi ancora i capelli.
« Gary, scusa, ma è strano. Sinceramente ho paura di rovinare anche quello che già abbiamo » sospirai accendendo la sigaretta che tenendo in mano.
« Ma che pensi che io sia tranquillo ? » disse aspirando un'ultima volta la sua sigaretta. « Jenny non so che fare, come comportarmi» ammise abbassando lo sguardo.
« È lo stesso per me, forse...» Forse stavamo sbagliando, ma non lo dissi.
« No Jenny non lo dire » disse lui tappandomi la bocca e prendendomi la mano. « Sei stata tu a dirmi che se non proviamo non potremo mai sapere come sarebbe andata» stringeva la mia mano e il cuore accellerò. Davanti a me avevo il mio migliore amico e la persona che sfortunatamente amavo.
« Hai ragione » abbassai lo sguardo diventando rossa. Sentii un sorriso comparigli in faccia e cercai di ricambiare.
« Quindi... perché non andiamo insieme alla festa di sabato?» Spalancai gli occhi. Me lo stava chiedendo davvero o scherzava?
« Certo » in un secondo il mio odio verso quella festa era scomparso. Non pensavo che Gary ci tenesse così tanto a noi , cioè, si sapevo che ci teneva. Ma non così. Sorrise avvicinandosi a me, alzò la mia faccia prendendomi per il mento e rise quando si accorse del rossore sulle guance.
« Sei bellissima » sussurrò prima di lasciare andare le sua labbra contro le mie. Il calore di quel bacio era tutto quello che avevo desiderato per anni ed ora lo avevo. Ma proprio per questo era una cosa da tenere cara, lontana da sguardi inopportuni.

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Pazza di te
RomanceJenny è una ragazza difficile, anche se una volta conquistata da il meglio di sé. É innamorata da molto tempo del suo migliore amico, e dopo anni decide di confidargli il suo amore, ma scoprirà che non è chi dimostra di essere.