24.

4K 223 2
                                    

Il giorno dopo mi svegliai con il mal di testa. Non mi piaceva litigare con Gary, soprattutto per cazzate.
Ma non ci potevo fare niente, era più forte di me, e stavolta avrebbe potuto evitare.
Sentii il campanello suonare e mi meravigliai per l'orario. Aprii la porta e trovai davanti a me Gary, con dei fiori in mano. Spalancai gli occhi incrociando le braccia al petto.
«Gary, ma che stai facendo? Non serve tutto questo...» abbassai lo sguardo. Devo ammettere che mi metteva in imbarazzo essere così presa in considerazione, perché per quanto lo volessi, avevo paura che lui lo facesse come se fosse obbligato. Prese un profondo respiro passando si una mano tra i capelli.
«Mi dispiace davvero Jenny, non so davvero perché te l'ho chiesto, ma non ci tengo a perderti....» si sedette sulla sedia a dondolo sotto la tettoia e posò vicino a lui i fiori, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
Era impossibile non parlare con lui. «Tranquillo, ho esagerato anche io...
Non avrei dovuto reagire così, è solo che non la sopporto, io..»
Lui rimase in silenzio per un po' e parve che non mi avesse sentito. Sospirai mentre lui alzava leggermente la testa.
«Il punto é che non ho mai tenuto a te come adesso, in realtá, penso di non averlo fatto proprio con nessuno... Non ci capisco più nulla» ammise infine portandosele mani al viso. Si vedeva che era confuso, ma non sapevo cosa dire, perchè anche io lo ero quanto lui.
«Sono confusa anche io, ma sono sicura che andrà bene...» non era vero. Non ero sicura, per nulla.
«Deve andare bene» disse guardando i fiori poggiati sul telo blu. Storse il naso. «Non ce la faccio senza te. Non ce l'ho mai fatta»
Rimasi immobile dietro di lui, poi si girò e mi guardò con i suoi occhi che brillavano alla luce del sole. Il cuore iniziò a martellarmi il petto.
«Non mangio Jenny» ironizzò alzando gli occhi al cielo. Mi sorrise e indicò con la testa il posto vicino a lui. Mi sedetti poco dopo spostando i fiori sulle sue gambe. Non sarebbe finita così tra noi.
Mi mise il braccio dietro la testa invitandomi ad appoggiarmi su di lui.
Quando toccai la sua maglietta con la pelle lo strinsi ancora più forte e lo sentii sussultare sotto di me.Cercò di dire qualcosa ma lo fermai subito posando un dito sulle sue labbra.
«Gary, io ti amo davvero. Tanto» socchiusi gli occhi. Mi guardò e mi sorrise muovendo le labbra per formulare un «Anche io». Lo guardai e ricambiai il sorriso nonostante fossi invasa da molte emozioni diverse.
Mi abbracciò ancora piú stretta, quasi da togliere il fiato.Ma in realtà era lui a togliermi il fiato.
«Dovremmo sempre essere così... Darei tutto per te» disse alzando lo sguardo verso il soffitto. Mi fece accoccolare sopra di lui, riuscivo a sentire il suo cuore battere sotto di me.
«Dio quanto ti amo, è assurdo...»disse lui baciandomi la fronte. Scosse la testa come se non riuscisse a crederci.
Gli feci un sorriso e lo baciai sulla bocca socchiudendola per far entrare la sua lingua che stuzzicava la mia bocca.
Non riuscivo più a stare senza di lui, come del resto avevo fatto da quando lo conoscevo.
«Stasera ti porto a cena fuori...» proferì poi facendomi rialzare lentamente. I suoi occhi erano più grandi e brillavano.
«Certo» sorrisi mentre le mie guance si arrossavano. Presi i fiori vicino a lui e me li avvicinai al naso.
Ero sicura che con lui potessi superare tutto. Non mi interessava delle altre, potevano corrergli dietro quanto volevano ma non l'avrei mai lasciato a quelle fatte morte.

Che ne pensate fino ad ora? I capitoli stanno per finire, purtroppo. Ne mancano circa quattro e adesso piango, basta.
Spero che la storia vi sia piaciuta e continui a piacervi.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora