Dopo che Mark se ne era andato tornai verso casa ancora frastornata. Ero felice e molto confusa. Barcollavo peggio di quando era ubriaca, ma era peggio. Almeno da ubriaca non mi sarei resa conto di quello che succedeva, mentre così me ne accorgevo eccome.
All'inizio del viale verso casa mia, mi accorsi che Gary era lì, di nuovo, era lì nell'unico momento in cui non doveva esserci proprio per nulla. Lo stavo per odiare ma avevo l'impulso di corrergli addosso, mi veniva da piangere. Non mi ero mai sentita così, stavo combattendo contro me stessa, volevo abbracciarlo ma volevo anche picchiarlo per il fatto che fosse lì, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu starmene zitta e continuare ad andare avanti.
« Jenny,eccoti vi aspettavo a scuola, ma non vi ho visto così sono venuto qua» avevo gli occhi lucidi e rossi e mi sentivo terribilmente in colpa per essermi scordata di lui, ma non doveva venire qua, stava peggiorando le cose.
« Scusami davvero, mi ero dimenticata non volevo davvero... »non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi e non riuscivo più a trattenere le lacrime, mi sentivo malissimo.
« Tranquilla non ho aspettato per molto, piuttosto, ti vedo turbata.. Che hai? » aveva aperto le sua braccia muscolose ed era intento ad abbracciarmi, volevo proprio starci nel suo abbraccio, ne avevo bisogno. Ma in quel momento mi tirai indietro e mi uscì dalla bocca una sola cosa
« quando riparte Mark? » vidi la preoccupazione di Gary trasformarsi in curiosità, rabbia e poi delusione. Doveva sbrigarsi a rispondere, stavo scoppiando.
« fra tre giorni... Perchè tutto questo interesse?»
Era il momento di tornare in me, dovevo trovare una scusa più che palese, anche perchè avevo cominciato a lacrimare.
« mi mancherà molto e... E voglio passarci più tempo possibile» dovevo sforzarmi e fare un piccolo sorriso, dovevo « Non sarà così anche per te no?» le lacrime continuarono a scendere, ma tenevo lo sguardo basso sperando che Gary non si accorgesse di nulla.
Sentii la sua voce rilassarsi, per poi tornare completamente alla normalità «Certo che sarà così! »
Volevo solo scappare e iniziare a piangere. Ne avevo davvero bisogno.
«Gary ci vediamo domani okay? » avevo la voce forzata e cercavo di parlare il più piano possibile, ma non ci riuscivo, non potevo più contenere i singhiozzi. Baciando la guancia di Gary la sfiorai con la mia, umida per le lacrime. Corsi via, corsi via più veloce che potevo. Non avevo mai corso così veloce in vita mia, e non sapete quanto sarei voluta tornare indietro e cadere nelle sua forti braccia. Ma per quanto lo volessi non mi fermai, nemmeno quando non respiravo più. Sapevo che Gary si fosse accorto che stavo piangendo, non poteva non essersi accorto che avevo la guancia bagnata e poi ero corsa via, e dovevo continuarlo a fare, dovevo arrivare a casa.
Sbattei la porta, corsi le scale, e arrivata in camera mi buttai sul letto e inizia a singhiozzare. Non avevo mai pianto così tanto per nessuno, e non mi piaceva questa cosa. Non era successo nulla di che dopotutto, Mark mi aveva baciata ed era stata la cosa più bella che mi fosse capitata ultimamente, e mi piaceva anche quindi perchè piangevo?
Piangevo perchè io non potevo complicarmi ancora di più la vita, no non potevo. Dentro di me lo sapevo già da tempo che con Gary sarebbe stato sempre una cosa complicata, ma ora anche Mark no. Non potevo reggerlo. Ma non volevo fare niente di cui mi sarei pentita sicuramente, entrambi erano parte di me, non avrei potuto cacciarne uno.
Dopo aver pianto per un ora, crollai e mi addormentai.
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Pazza di te
RomanceJenny è una ragazza difficile, anche se una volta conquistata da il meglio di sé. É innamorata da molto tempo del suo migliore amico, e dopo anni decide di confidargli il suo amore, ma scoprirà che non è chi dimostra di essere.