17.

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Ma poi mi resi conto di cosa stava accadendo davvero e per la prima volta andai contro quello che avevo sempre desiderato. Mi staccai e lo allontanai.
« Gary no, faremo solo casino niente di più » e lo pensavo davvero. Credetemi che era la cosa migliore. Infondo però avrei voluto tornare fra le sue braccia ma non potevo più ormai.
« Ma perchè? Lo vogliamo entrambi... » Gary sembrava stupito dal mio gesto e a dirla tutta lo ero anche io. La mia parte razionale era tornata in tutto il suo splendore, ma sapevo che me ne sarei pentita molto presto di quello che avevo fatto.
« Si é vero. Ma tanto non durerebbe. Io mi affezionerei troppo, sarei gelosa di tutto e tutti. Tu non riusciresti a sopportarmi, mi lasceresti dopo pochissimo e tutto sará rovinato. Anche la nostra amicizia» al solo pensiero rabbrividivo. Lo amavo ancora tantissimo ma non volevo ancora dirglielo. Avevo paura che se avesse scoperto la grandezza dei miei sentimenti si sarebbe spaventato. Io ci tenevo da un sacco di tempo, lui si e no da una settimana. No dai non poteva funzionare.
« Ma.. » Gary provò a spiegarmi prendendomi la mano , ma lo fermai . Non volevo sentire più nulla di quello che provava, mi avrebbe mandato in confusione e la paura di perderlo stava avendo la meglio sull'amore.
« Non dire niente ti prego e lasciami in pace » mi voltai e me ne andai lasciandolo lì immobile davanti alla sua auto. Ci stetti veramente malissimo quella sera. Dio quanto lo amavo, e lui si rinveniva presto. Non volevo che finisse tutto ma non volevo neanche rimanere scottata.
Ero in casa quando sentii suonare il campanello. Era Molly. Corsi di sotto e le aprii,
« Molly che fai qua? » aveva un grosso sacchetto in mano e mi fissava.
« Sono qua perché dovrei dade  questo a tua mamma, é in casa? » disse mostrando il suo amabile sorriso.
« Ehm a dir la verità no. Però entra devo raccontarti una cosa ...» dissi spalancando la porta e facendola entrare.Ci sedemmo sulle sedie del tavolo di cucina e dopo averle preparato una cioccolata le spiegai la situazione.
« É successo un casino con Gary e non so che fare ...» le raccontai tutto poi quando finii rimanemmo in silenzio mentre lei finiva la cioccolata. Si alzò e aprì la sportello sopra i fornelli prendendo in modo goffo una ciotola di cereali.Non potei fare a meno di ridere.
« Molly ma quanto mangi! » dissi scoppiando in una sonora risata.
Lei mi fissò masticando velocemente poi fece un sospiro e sbraitò:
« Ma te sei tutta scema! Te ne sei andata davvero? Ma per la prima volta che lui fa qualcosa che tu avresti voluto da un sacco di tempo, tu giri ?! Stai scherzando basta. Corri da lui cazzo e quanto ti ricapita!» amavo quella parte di Molly e a sentirla parlare non potei fare a meno di scoppiare a ridere per la seconda volta. Aveva un faccia. Sembrava che nemmeno avesse sentito quello che le avevo detto pochi minuti prima.
« Cosa ridi stupida?! Te non ti rinvieni te lo dico io » sembrava anche arrabbiata ed ero sicura che se non avesse avuto quei cereali in mano mi avrebbe menata.
« Molly te l'ho spiegato non é esattamente così facile. Ho paura che mi faccia male..»
« Te ne sei giá fatta da sola» e concluse li. Rimase con me per un po' e non ci parlammo per tutto il tempo che lo fece, poi dopo aver preso la sua borsa parlò.
« Jenny devi andare da lui, basta. É il momento di fare qualcosa» disse con il suo tono più dolce, poi si diresse verso di me e mi scoccò uno dei suoi baci sulla guancia.
« Vai da lui e stop. Ora devo andare, ci vediamo » le sorrisi accompagnandola alla porta e poi se ne andò.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora