Pazza di te

14.

Tornai a casa molto presto dopo aver preso la strada più lunga per il ritorno. Pensavo che stare all'aria aperta avrebbe potuto aiutarmi a liberare la mia mente da tutti quei pensieri. Ma non fu così proprio per nulla. Oltretutto ero andata in bici quindi dopo aver fatto 5 o 6 giri dell'isolato ero distrutta. Entrai in casa e trovai sul tavolo di cucina un biglietto di mia madre, presi uno yoghurt dal frigo e iniziai a leggerlo:
" Jenny, Gary ti aveva cercato a casa, mi ha chiesto se lo puoi richiamare appena torni o se lo puoi incontrare.

Buona giornata amore "
Non avevo nessuna intenzione di incontrarlo, e tantomeno di chiamarlo. Accartocciai il biglietto e la buttai nel cestino, poi mi stesi sul divano e guardai il telefono.
Cavolo, era pieno di telefonate di Gary. Cosa faccio? Gli rispondo?
Pensai al consiglio di Molly, quindi digitai il suo numero e lo chiamai

«Jenny, cavolo menomale hai risposto»
«Ero fuori casa» non avevo intenzione di chiarire in quel momento, per lo più al telefono. Così feci la fredda, ma stavolta non fu così difficile.
«Ah scusa non volevo disturbarti... Vedo che hai letto la lettera»
« ehm no. Mi hai chiamata mille volte, mi sembrava normale richiamarti»
Silenzio totale. Ero quasi tentata di riattaccare, quando Gary ricominciò a parlare,
« Non ti sopporto quando fai così» Oh t'ho guarda, ha detto cosa pensa. Menomale.
Poi continuò « Si può sapere cosa ti ho fatto per farti diventare così acida? Sei sempre dolcissima con me...»
« Ecco. Sta proprio lì il problema. Ho sempre fatto la dolce ma a quanto pare non é servito a niente. Hai detto alcune cose dopo aver baciato Megan, cose che sinceramente preferivo non sentire. No aspetta, forse é stato solo meglio, almeno ora so cosa pensi di me»
E riattaccai. Non avevo più niente da dire. E ora ero davvero arrabbiata, non ne volevo più sapere. E per la prima volta non mi sentivo così in colpa per aver litigato con lui. Forse non ero più così presa . Forse mi ero finalmente resa conto di chi fosse.