Capitolo 12⚡

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"Become a superhero.
It will be fun, they said."

"Sono stata in America una sola volta," racconta Shuri, mentre le sue dita lavorano veloci sulla tastiera virtuale. "Ma non ho potuto visitare molto, mio fratello è pignolo ed essere diventato re ha ridotto quasi a zero il suo margine di divertimento." Mi contagia con la sua risata.

"Posso dirti che New York è molto bella, ma è anche altrettanto caotica." Strizzo gli occhi per mettere meglio a fuoco i cavetti che sto riprogrammando. "Niente a che vedere con lo spettacolo che vedi da quassù," accenno alla vetrata con la testa, senza staccare gli occhi dal tavolo. "Sarebbe fantastico poterlo ammirare dall'alto..." Penso a voce alta.

"La prossima volta ti faccio da guida, promesso."

Sollevo lo sguardo sulla principessa alla mia destra. "Sul serio?"

Annuisce, restando concentrata sul suo compito. Punta poi un dito nella mia direzione. "Ma solo se mi porti con te!"

"Potremmo attraversare l'oceano in volo," fantastico a occhi aperti "così potresti-"

"Vedere New York, sì!" Conclude la mia frase con sguardo sognante.

"E ovviamente-"

"Avete quasi finito?" Wanda interrompe il nostro scambio di battute, avvicinandosi al lato opposto del lettino. Afferra la mano di Visione e la stringe con premura tra le sue.

Mi duole scuotere la testa.

"Abbiamo appena iniziato," dice Shuri, tornando seria e professionale.

Pietro, alle spalle della sorella, punta gli occhi fuori dalla vetrata. Lo seguo con lo sguardo, mentre procede un passo alla volta verso di essa. "Fareste meglio a sbrigarvi..." Borbotta, alludendo alla situazione fuori dal palazzo con un cenno del capo.

A questo punto, ognuno di noi punta gli occhi fuori dalla finestra: quella che pare una gigantesca mietitrebbiatrice aliena sorpassa i campi di forza e sbuca dal terreno, minacciando le vite dei nostri alleati e dei nostri amici. Con le sue enormi ruote dentate, crea solchi profondi nel terreno, sbaragliando le nostre fila.

Scoccata un'occhiata d'intesa, Shuri ed io abbassiamo le teste sul tavolo e aumentiamo il ritmo con cui le nostre dita spostano le sinapsi di Visione per creare nuovi collegamenti che escludano la gemma.

In sottofondo, i due gemelli discutono su chi debba scendere in campo ad aiutare la squadra. La scelta più coerente sarebbe quella di mandare Pietro, considerando che i poteri di Wanda sono gli unici che possono distruggere la gemma; eppure, la sua insistenza costringe il fratello ad acconsentire per esasperazione.

"Torno qui non appena avrò eliminato quella cosa," sentenzia la rossa.

Lascia una carezza sulla guancia di Visione, che la guarda apprensivo. Preme poi le labbra sul dorso della sua mano in un dolce ma calcato bacio.

Si rivolge a noi prima di uscire dal laboratorio. "Conto su di voi."

Le scocco un cenno di assenso con la testa, senza alzare lo sguardo dall'intricata rete di cavi a cui sto lavorando. Rivolgo invece un'occhiata rapida a Visione, che stringe i denti. Un'operazione del genere normalmente richiede molta pazienza, ma la situazione ci costringe ad accorciare il più possibile i tempi. D'altro canto, non possiamo permetterci di mettere la mente di Visione in una specie di stand-by, perché rischieremmo di avvantaggiare il nemico qualora riuscisse ad avvicinarsi alla gemma.

"Tieni duro Vis," sussurro con determinazione. "Sta funzionando."

"È arrivato Thor!" Gioisce Pietro, il naso incollato alla finestra per godersi al meglio la scena. "Abbiamo la vittoria in pugno ormai."

Tomorrow Never Dies Vol.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora