Una spiacevole sorpresa

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Qualche ora più tardi fummo risvegliati da delle voci che, per mia sfortuna, provenivano proprio dalla mia stanza. Aprii gli occhi confusa e dinanzi a me apparse mia madre, sconvolta e con le braccia incrociate. Più che sconvolta forse era furibonda. Leonard si allontanò velocemente da me e si alzò, si schiarì la gola e con un cordiale saluto lasciò la stanza, credendo che mia madre lo avrebbe risparmiato. Chiaramente si sbagliava: mia madre non riprese soltanto me, ma anche lui. Leonard, per quanto avesse un carattere disinteressato, al momento sembrava mortificato e cercava in ogni modo di tranquillizzare mia madre. Sfortunatamente i Clearson sarebbero rientrati più tardi, dunque non avevamo nessuno a difenderci.
"È incredibile!" strillò, "Anzi, inconcepibile!"
Chiusi gli occhi rimpiangendo di essermi addormentata, ma era impossibile non farlo circondata dalle sue braccia.
"Mamma ci siamo solo addormentati." tentai di giustificare la scena.
"Ma certo! Addormentati uno attaccato all'altra. Ma cosa vi salta in mente, me lo volete spiegare?" smise di camminare avanti e indietro nervosamente, per poi riprendere a parlare "Mary, cerca di sanarti perché comincio a pensare che tu non sia la persona che io ho creduto d'aver cresciuto."
"Ma di che cosa parli, mamma?" ero indignata, "Non è successo nulla, assolutamente! Eravamo entrambi stanchi e ci siamo addormentati."
Mia madre mi guardò furiosa, nel frattempo che Leonard se ne stava di fianco a lei senza pronunciare parola.
"Che persona inconsiderata! Non te ne importa davvero nulla di William, non è così? Ah! Quel pover'uomo! Chissà come si sentirà quando saprà di questo..."
"Pensavo di aver già chiarito che non ho intenzione di sposarlo." mi alterai.
"Tutto ciò è assurdo!" esclamò, "Mi avete fatto venire il mal di testa. Io non so davvero più cosa fare con voi! Vi avverto: se dovessi vedervi ancora intimi, il tempo con cui Mary sarà rispedita a Londra sarà brevissimo."
"Signora Livingston, è colpa mia.." intervenne Leonard, ma fu interrotto da mia madre.
"No, signor Clearson, so che non è così perciò risparmiatemi insensate scuse."
Leonard non potè aggiungere altro dato che mia madre si allontanò. Ci osservammo per qualche secondo, ma non potevo cedere.
"È meglio se te ne vai." dissi, amareggiata.
Leonard annuì ma non si mosse di un centimetro. Continuai a guardarlo e poi lo vidi venire verso di me, mi prese il viso con le mani e lo avvicinò al suo. Le nostre labbra si sfiorarono ma non ci baciammo. Dopo qualche secondo Leonard si allontanò e lasciò la stanza.
Questo sì che era un vero scandalo, non avrebbero potuto far altro che pensare alla peggiore situazione! Ma niente di questo era accaduto, ad entrambi piaceva la compagnia dell'altro, ma la società non lo accettava. Ormai era chiaro che sarei tornata a Londra per sposare William, e sperai che quel giorno fosse ancora molto lontano.
Non appena udii mio padre fare ingresso nella casa, mi precipitai alla porta della stanza dei miei genitori per origliare. Stavano parlando di ciò a cui mia madre aveva assistito.
L'ultimo commento che sentii prima di andare via fu: "È inaccettabile. William e Mary risolveranno questa situazione non appena lui verrà qui."
Questa notizia era l'ultima che avrei voluto sentire. Il mondo mi crollò addosso, ormai ero consapevole che la storia fra me e Leonard si sarebbe conclusa così, ormai era chiaro. Corsi nella mia stanza, dove mi lasciai andare ad un pianto silenzioso. Mai avrei immaginato che avrei amato una persona così tanto, mai avrei pensato che quel viaggio che non volevo intraprendere mi avrebbe portata a conoscere una persona così, qualcuno che era stato in grado di rivelare una parte della mia personalità che non pensavo di avere. Leonard mi aveva stravolto la vita, ma non rimpiangevo nulla. Anzi! Forse avrei voluto essere meno curante di ciò che pensavano gli altri, così magari sarei riuscita a godermi questi momenti a pieno. Ero destinata ad accontentare la società, ed ancora una volta avevo avuto la conferma che questa relazione non sarebbe mai potuta diventare concreta. E va bene, avrei accettato di sposare William, gli volevo bene, però ero consapevole che la mia felicità si sarebbe ridotta a qualche risata e basta. Non avrei mai più provato le sensazioni che solo Leonard mi aveva donato: gli sguardi, lo stomaco capovolto, il batticuore... niente di tutto questo. Come avrei fatto a superare questo? Come avrei potuto andare avanti con la consapevolezza di non aver combattuto abbastanza?
William era un uomo buono, molto buono, sarebbe stato un padre perfetto, ma come si fa a stare con una persona che non si ama?
Ciò che mi rallegrava, però, era sapere che Leonard non si sarebbe arreso così facilmente.

Quella sera i Clearson ebbero l'ennesima discussione con la mia famiglia, dunque cenarono in stanze separate. Io nemmeno mi presentai.
La mattina seguente mi svegliai all'alba, mi sentivo a disagio, provavo una strana ansia. Sebbene nessuno si fosse ancora svegliato, mi vestii e raggiunsi il salotto. Mi accomodai sul divano e tentai di rilassarmi bevendo un tè caldo. Qualche ora dopo il resto della casa si unì a me. Degli strani sguardi vagavano fra mia madre e mio padre.
"Questa giornata sarà piuttosto impegnativa, non è così mia cara?" domandò mio padre a mia madre, sorridendo.
"Certo, caro." rispose lei, "Signori Clearson, malgrado le diverse incomprensioni e punti di vista, vi inviterei a lasciarci alle spalle questa brutta situazione. Ritengo che siate degli ospiti, e che dobbiate essere rispettati da tali fino al momento della vostra partenza."
Sorrisi istintivamente, forse avevano capito l'importanza che Leonard aveva per me, o che litigare non avrebbe portato a nulla.
"Beh, è una proposta di certo inaspettata!" esclamò Kate, quasi sollevata "Ma è senz'altro accettata. Ci dispiace essere giunti a questo punto, volevamo solo assicurarci che nostro figlio fosse felice."
"Vi comprendiamo Kate. Direi di non tornare più su argomenti simili, si è trattata di una situazione senz'altro passeggera."
Mi aspettavo una motivazione simile: mai avrebbero compreso che non si sarebbe mai trattata di una sensazione di passaggio. Osservai Leonard, il quale mi sorrise debolmente. Non era il risultato in cui speravamo, ma era pur sempre un passo in avanti.
Durante la mattinata facemmo una passeggiata lungo il quartiere, fermandoci di tanto in tanto per scambiare qualche parola con qualche amico di famiglia.
"Siete cresciuta dolce Mary!" esclamò una donna sulla mezz'età, che non sembravo ricordare. Le rivolsi un sorriso e le chiesi se stesse bene, ricevendo una risposta positiva.
"Posso domandarvi il perché della visita di questi nuovi amici di famiglia?" domandò la stessa ai miei genitori, che inventarono una scusa. "Oh! Famiglia incontrata sul Titanic, nulla di importante."
Kate e Charles camminarono a braccetto da soli, e Leonard per non intrometterli si fermò a poca distanza da noi. Mi voltai per osservarlo e mi sorrise.
"È stato un piacere rivedervi signori, ma si è fatto tardi e dobbiamo tornare a casa. Porgete i miei più sinceri saluti a Emma, e ditele che mi farebbe molto piacere rivederla. Arrivederci!"
Così ci congedammo dalla donna e suo marito. Quando arrivammo a casa mia madre mi disse di sistemarmi per il pranzo e fu ciò che feci. Indossai un abito semplice.
Mentre attraversavo il corridoio per recarmi nella sala da pranzo, notai la porta d'ingresso spalancata e dunque mi avvicinai. Il respiro mi venne a mancare quando mi accorsi di chi avevo davanti: William e la sua famiglia. Quasi non mi sentii male, questo terribile giorno era giunto e sapevo bene che cosa avrebbe comportato. Tuttavia, mi ricomposi velocemente e li raggiunsi, mostrando un comportamento mite.
"Buon pomeriggio signori Bursley."
"Mary! Che piacere rivederti!"
"Mary." mi salutò William che, come sempre, si tolse il capello e abbassò il capo. Non l'avevo mai visto abbandonare le buone maniere, nemmeno per un secondo. Non risposi, mi limitai a sorridere debolmente, per poi accompagnare i nuovi ospiti all'interno.
"Hai davvero lasciato Londra per venire fin qui?" gli chiesi, infastidita da questa assurda scelta.
"Sì, tesoro. Le giornate in tua assenza sono state insopportabili."
Risi falsamente, poi ci accomodammo nelle apposite sedie, nell'attesa che i Clearson si unissero.
Vidi Leonard tendersi nel momento esatto in cui intravide la figura di William, ma tentò di nasconderlo.
"Lei dovrebbe essere il signor Bursley, non è così?" domandò con tono deciso, stringendogli la mano. "Sono Leonard, Leonard Clearson."
"È un piacere fare la sua conoscenza." rispose William, falsamente.
Cercai lo sguardo di Leonard, di modo da accertarmi che stesse bene. Mi osservò irritato, forse pensava che tutto questo fosse stata opera mia.
Si posizionò davanti a William, i suoi occhi verdi brillavano a contatto con la luce del sole. La sua tensione era evidente.
Iniziammo a conversare e William si interessò di Leonard. Mi agitai subito, sperando che questa conversazione non sfociasse in una discussione.
"Ma ditemi, signor Clearson, che cosa la porta qui?"
Leonard bevve un intero calice di vino, poi rispose: "Una visita."
"Una visita?" domandò William, osservandomi.
"Sì, una visita. Potrei farle la stessa domanda, ma penso che otterrei la stessa risposta."
Osservai il moro divertita, tentando di nasconderlo.
"Si sbaglia. La mia risposta sarebbe un fidanzamento."
Mi irrigidii non appena William si avvicinò a me, poi sorrisi falsamente.
"È così bello vedervi finalmente riuniti!" commentò mia madre. William ringraziò calorosamente, mentre io non le rivolsi nemmeno uno sguardo. I miei occhi erano fissi su quelli di Leonard.
"Davvero adorabili." aggiunse bevendo ancora. Sua madre lo riprese, dicendogli che continuando così si sarebbe ubriacato.
"È davvero una bella giornata oggi, mia cara. Non è così?"
"Certo." mi limitai a rispondere, mentre Leonard sorrise infastidito. Gli avevo ripetuto diverse volte che William non infrangeva le regole e che si limitava a parlare di cose superficiali.
Per il resto del pranzo non pronunciò parola. Dopo aver terminato di mangiare ci assentammo per cambiarci d'abiti e dedicarci all'attività fisica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15, 2022 ⏰

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