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Conteggio parole: 2828
Canzone per il capitolo: I wanna be yours- Arctic Monkeys

La persona si girò verso di noi, posando poi il suo sguardo su di me.

<<Natalie, la cosa riguarda anche te. Ascolta con attenzione>>, esordì. Perfetto, perciò conosceva sia il mio nome che quello di Vivienne. Mi irrigidì, pronta a correre o lottare o difendermi, ma Vivienne scoppiò a ridere. 

<<Jace, non è gentile picchiare le persone>>, disse Vivienne con tono derisorio. I suoi occhi passarono velocemente in rassegna l'uomo incosciente. <<Anche se, conoscendo Rafe, forse se lo meritava>>, terminò. Jace scosse la mano ferita, ghignando verso di noi. 

<<Mi crederesti se ti dicessi che ha iniziato lui?>>, domandò. <<Ma mi scuso comunque, perché so che dovevi incontrarlo per affari>>, si affrettò ad aggiungere. 

<<Va tutto bene>>, disse Vivienne, prendendomi per il polso e sporgendo la mia mano in avanti, verso Jace. Come se fossi una bambola incapace di farlo per conto proprio. 

<<Jace, questa è la ragazza di cui ti parlavo>>, mormorò lei. 

<<Enchanté>>, disse Jace, baciandomi il dorso della mano, lasciandomi confusa e frustrata. 

<<Vivienne, chi è questa persona?>>, domandai, voltandomi verso di lei.

<<Lavoriamo spesso insieme e, ad essere onesta, mi fido più di Jace che dell'uomo che dovevamo incontrare>>, mi rassicurò, permettendomi di capire che non era un pericolo. Entrambi lanciarono la stessa occhiata disgustata all'uomo incosciente e, come tante cose fino a quel momento, alzai le spalle e mi sforzai di credere che fosse tutto normale. 

<<Dimmi cos'hai>>, disse Vivienne. Jace prese il telefono, mostrandole lo schermo per farle leggere qualcosa. Lei strinse le sopracciglia.

<<Quanto è sicura questa informazione?>>, domandò.

<<Abbastanza da venire a cercarti e dartela di persona>>, rispose. 

<<Mi sembra giusto. Cercherò conferme>>, disse Vivienne, salutando Jace con un bacio per guancia. 

<<A presto, Natalie. Tutti sono molto interessati a vedere cosa farai in futuro>>, disse in maniera misteriosa. Volevo chiedere di chi stava parlando, tuttavia Vivienne si allontanò e mi toccò mettermi a corre per raggiungerla. Sperai che potesse rispondere lei alle mie domande. 

<<Non è stato sinistro per niente>>, scherzai. Però lei non sembrò essere dell'umore. Il suo volto era serio, le sopracciglia aggrottate e la mascella serrata. 

<<Vivienne?>>, la chiamai. Si morse la guancia, come se cercasse di capire cosa poteva dire e cosa, invece, doveva tenere per sé. Compresi che, nonostante i miglioramenti, sarei rimasta per parecchio altro tempo all'oscuro di alcuni dettagli. 

<<Jace ha avuto la pista da un altro colpo. I gioielli di Celine potrebbero essere falsi>>. Lo shock mi impedì di parlare, perciò mi limitai a boccheggiare. 

<<Ma deve esserci un modo per saperlo con certezza, no?>>, chiesi, sentendomi felice al pensiero che si fosse fidata di me, ma comunque triste perché si trattava di qualcosa del genere. 

<<E' quello che scopriremo adesso. Andiamo>>, ordinò, camminando più velocemente e forzandomi di nuovo a correre per poter stare al passo. Arrivammo così fuori ad una gioielleria simile a molte altre; nulla di spettacolare al riguardo. 

Queen of thieves (libro 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora