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Conteggio parole: 2746
Canzone per il capitolo: Enemy- Imagine Dragons

<<Questa è la nostra unica opportunità per prenderlo>>, disse Francesca, risvegliandomi dai miei pensieri. 

<<"Nostra"?>>, domandò Vivienne, inarcando un sopracciglio e piegando la testa di lato. L'altra donna mosse la mano, come a voler allontanare un pensiero.

<<Mia, volevo dire. Sai che rapporti del genere non durano molto, Vivienne>>, mormorò. La donna al mio fianco si irrigidì.

<<Eravamo due ragazzine, Francesca. Nessuna delle due sapeva cosa faceva>>, disse lei.

<<Ragazzine? Vivi, pensi ancora a quella storia? Sono giunta alla tua stessa conclusione molto tempo fa, senza il tuo aiuto. Ad essere onesta, il tuo buon cuore sarebbe carino se non fosse così narcisista...Mi riferivo al presente, adesso. Adesso voglio quel lampadario>>, disse con tono serio. Allora, Vivienne indossò la maschera e le disse quello che voleva sentirsi dire.

<<Okay, come vuoi. Parliamo di affari, se vogliamo essere professionali. Sappiamo entrambe che c'è bisogno di più di una persona per portarlo fuori da questo edificio>>, ragionò Vivienne.

<<Oppure potrei denunciarvi alla società ed ottenere il denaro che hanno offerto per chiunque vi trovi>>, affermò, alzando le spalle. Il braccio, che fino a quel momento aveva tenuto nascosto dietro la schiena, ci mostrò un paio di manette. 

<<Francesca, sii razionale>>, mormorò la mora.

<<Mettile prima di continuare con le tue negoziazioni>>, fu l'unica cosa che disse l'italiana. 

<<Tesoro, lo sai che preferisco la seta piuttosto che il metallo>>, rispose Vivienne a mo' di conversazione, ma comunque fece quello che le aveva detto, sistemandosi le manette intorno ai polsi. 

<<E adesso? Mi consegni già impacchettata ai tuoi amici?>>, chiese la donna.

<<Potrebbe farlo, certo>>, intervenni, toccandomi il mento con l'indice.<<Oppure potrei dirle dov'è il nostro nascondiglio, così prenderebbe tutti i Poppy piuttosto che una sola>>, a quelle parole, entrambe le donne si voltarono verso di me, come se avessero dimenticato la mia presenza fino a quel momento. 

<<Che c'è? Sono solo in prova o vedi per caso un papavero su di me, da qualche parte?>>, le feci notare, inarcando un sopracciglio. Era vero: ero l'unica che non aveva ancora il loro segno addosso. Ovviamente, si trattava di un pretesto per prendere tempo e quando Vivienne lo capì, colse al volo l'opportunità. In un batter d'occhio, avvolse la catenina della manette intorno alla gola di Francesca, iniziando ad applicare pressione.

<<Scusa, tesoro>>, mormorò. Notai un luccichio, poi Francesca cadde tra le braccia della donna alle sue spalle. Vivienne la posizionò a terra con calma, nascondendo l'ago del suo anello. Il serpente sembrò riposare, ma vigile e pronto a cogliere la seguente occasione per attaccare nuovamente. 

<<Ero sicura che l'avresti baciata>>, dissi, mentre lei frugava tra le tasche della donna alla ricerca delle chiavi. La fermai alcuni minuti dopo, forzando la serratura per poterla liberare.

<<Cercherò di non baciare nessun'altra, tranne te, d'ora in poi>>, disse ed anche se stava palesemente scherzando, sentire quelle parole mi portò a sorridere ampiamente. Insieme, portammo Francesca in uno sgabuzzino, assicurandoci che non ci interrompesse di nuovo. A quel punto, trovata la stanza, iniziammo a posizionare le corde tutto intorno al lampadario. Vivienne si assicurò che tenessero, così ci arrampicammo insieme fino alla cima. L'oggetto si muoveva e tintinnava con ogni nostro minimo movimento, tuttavia ignorai il rumore per concentrarmi sul progetto a cui avevamo lavorato Nikolai ed io. 

Queen of thieves (libro 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora