Capitolo 33

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Mattia aveva cacciato immediatamente i propri amici.

Appena aperta la porta della propria camera, aveva trovato i due ragazzi lì dietro, come aveva creduto, avendo loro sentito la porta sbattere in precedenza. Avevano visto la foga con cui Christian non aveva esitato ad alzarsi per andare contro Luigi e si erano preoccupati per il proprio amico.

Non avevano minimamente idea che Mattia, invece, in quella stanza stesse solo godendo.

O meglio, l'ebbero, nel momento in cui il biondo si palesò fuori dalla porta, avendo cura di chiudersi l'uscio subito alle spalle per non permettere loro di vedere il proprio fidanzato con l'erezione che svettava tra le gambe.

L'occhio di Dario era caduto immediatamente in basso e Mattia lo aveva visto sgranare gli occhi, così l'amico aveva afferrato Luigi e con il biondo che li spingeva verso l'uscita, erano andati via, mentre il castano non capiva esattamente cosa stesse accadendo.

Si era premurato di chiudere bene casa, non dovendo avere il pensiero di qualcuno che potesse disturbarli ed era salito immediatamente nella propria stanza, dove aveva trovato Christian seduto sul letto, a gambe aperte, ancora vestito, che stava aspettando solo lui.

Il biondo sospirò vedendolo pronto per lui in tutta la sua bellezza e avanzò nella stanza ritrovandosi in qualche secondo ai piedi del proprio letto, davanti a Christian che sembrava piccolissimo in quel momento, come se, semplicemente, gli stesse dando il permesso di fare quello che entrambi desideravano da qualche giorno. Non aveva idea se fosse solo un modo per fargli notare davvero quanto volesse solo lui, ma adorava vederlo così lascivo davanti a lui, desideroso di essere preso, così come aveva fatto con lui tante volte.

Mattia mise un ginocchio in mezzo alle sue gambe e Christian arretrò leggermente per fargli spazio. Gattonarono entrambi fino al centro del letto, dove poi si poggiarono e il biondo si abbassò per baciare il moro, che gli mise le mani dietro la schiena, esattamente come aveva fatto lui stesso un milione di volte nella situazione opposta. Christian gli lasciò esplorare la propria bocca, come se avesse lui il comando, ma Mattia sentiva che fosse solo un piccolo permesso che gli stava dando e adorava quel suo finto modo di lasciargli il potere. Sentì i gemiti provenire dalla gola del moro, mentre iniziava ad infilargli la mano nelle mutande, andando a stimolare l'erezione già pronta che aveva tra le gambe e così decise che fosse il tempo di spogliarlo.

Eppure gli venne un'idea migliore.

Si staccò da Christian, che lo osservò confuso per qualche istante, prima che pronunciasse le parole.

"Alzati, spogliati, voglio vederti"

Le guance di Christian si tinsero leggermente di rosso mentre eseguiva ciò che gli era stato chiesto, abbandonando il letto, mentre Mattia si accomodava per poterlo osservare meglio. Lo vide togliersi le scarpe con i piedi e poi abbassarsi i pantaloni lentamente, accentuando il fatto che facessero fatica a passare dal suo cavallo, dove se ne stava pronta l'erezione che aveva bisogno di essere soddisfatta. Con la bocca totalmente asciutta, lo osservò mentre si sfilava anche la maglietta, mettendo in mostra i muscoli scolpiti dell'addome e poi del petto, dove se ne stavano i segni del passaggio di Mattia. Infine si soffermò ad ammirare quello spettacolo, mentre il proprio pene si ingrossava sempre più eccitato.

"Ti piace ciò che vedi?"

La bocca scandalosa di Christian sorrise, catturando l'attenzione di Mattia, mentre le sue mani andavano ad abbassare le mutande, regalando l'immagine dell'ultimo lembo di pelle coperta al biondo.

"Oh cazzo, si. Vieni qua"

Mattia adorava come Christian stesse fingendo di lasciargli il potere e se ne accorse anche dal modo in cui salì sul letto e lo spogliò velocemente di ogni abito, come faceva sempre, come adorava che facesse, perché amava quegli occhi quasi verdi che fissavano ammaliati il suo corpo. Lo strinse tra le proprie braccia mentre si accomodava sulle sue gambe, facendo scontrare le proprie erezioni ora libere. Una sua mano candida prese entrambe e iniziò a pomparle, mentre la mano di Mattia andava verso la sua bocca. Christian sapeva cosa avesse intenzione di fare il proprio fidanzato e fu per quello che glielo lasciò fare, continuando a lasciargli quella sorta di libertà.

Due dita si fecero spazio nella bocca del moro, arrivando fino alla gola e Christian succhiò e leccò forte, rendendole lubrificate al punto giusto, per poi essere portare verso il suo ano e infilate piano, lentamente, per prepararlo al proprio ingresso. Mattia quasi venne quando percepì quel calore stretto intorno alle proprie dita e si chiese se Christian si fosse mai stimolato lì o se fosse completamente una prima volta la sua. La risposta arrivò quando vide i suoi occhi chiudersi forte, come se stesse provando dolore e anche quando la sua mano iniziò a pompare più velocemente.

Ma quel mix, portò quasi al limite Mattia, che dovette fermarsi.

Christian aprì di nuovo gli occhi.

"Che succede?"

"Chri, piano, così vengo troppo velocemente"

Il moro sorrise e gli si avvicinò al collo, leccandogli via un po' di sudore e poi tornando a fissarlo in viso.

"Allora mettimelo dentro"

Mattia non se lo fece ripetere due volte.

Ribaltò la situazione, sempre sotto il controllo passivo di Christian e lo fece sdraiare davanti a se, afferrandogli le gambe e aprendole, spalancandole, con il suo ano bene in vista, esposto, pronto. Si chinò qualche istante, portando la lingua direttamente a contatto con quel buchino, preoccupato del fatto di potergli fare male e leccò qualche istante, notando il moro contorcersi sotto quel tocco.

Ma sentì di essere arrivato al limite.

Così si tirò su e fissò negli occhi Christian mentre gli entrava dentro, ma chiuse gli occhi quando la lunghezza fu tutta dentro.

"Oh cristo!" si ritrovò ad esclamare, mentre si teneva con le mani sulle gambe del ragazzo che strinse forte con le dita, probabilmente lasciando il segno su quella pelle bianca.

E iniziò a spingere, sentendo il respiro spezzato di Christian che godeva, ma provava anche dolore e aprì di nuovo gli occhi, godendosi quell'immagine spettacolare del moro con i capelli completamente scombinati, che cercava di trattenersi. Gli portò una mano sull'erezione e iniziò a pomparla, mentre si abbassava su di lui e lo baciò intensamente, lasciando che un rivolo di saliva cadesse dalle loro labbra fuori controllo. Spinse forte, velocemente, mentre il fiato del moro gli si spegneva sulle labbra e venne copiosamente dentro di lui, seguito da Christian che si riverso sulla sua mano, gemendo più forte del solito, reclinando la testa all'indietro.

Mattia si lasciò cadere sul proprio fidanzato, senza forze, mentre il pene usciva naturalmente dall'ano di Christian, da cui uscì il liquido bianco appena emesso dal ragazzo.

Entrambi i petti erano scossi dal fiatone, quando il moro con le poche forze che gli rimanevano, disse:"Capisco perché ti piace essere scopato"

Mattia sorrise e poi si fece piccolo tra le braccia di Christian, che lo strinse, esattamente come accadeva ogni volta in cui era lui a scoparlo e il biondo questa volta si mise a ridere piano, con le poche forze che rimanevano a lui, ammettendo a se stesso quanto il moro fosse fatto apposta per essere il dominatore, ma che scoparlo fosse stata una delle cose più belle che avesse mai fatto nella propria vita.

"Perché ridi?"

Il biondo sollevò lo sguardo, ma lo baciò semplicemente sulle labbra, senza rendergli chiaro che si fosse accorto di come il comando non glielo avesse mai lasciato.

Ancora sveglio - Remake [Zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora