6.

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Manuel infila le chiavi nella serratura e cerca di aprire velocemente, ha Amore in braccio che continua a muoversi perché vuole scendere. Simone li guarda, a separarli sono pochi passi, e lui vorrebbe percorrerli e abbracciare Manuel. Dopo quel pomeriggio si è seriamente reso conto che deve fare qualcosa per non farsi scappare Manuel. Sa che Manuel non è per niente il suo tipo, ha sempre frequentato ragazzi diversi da lui, ora pensa che il termine diverso riferito a Manuel può assumere solo una connotazione positiva. Rispetto a tutti gli altri, e soprattutto, rispetto al suo ex fidanzato, Manuel sembra avere qualcosa che lo attira, un luccichio negli occhi diverso. 

Manuel si gira e lo guarda, mentre la serratura scatta e la porta si apre, gli sorride e Simone crede di star per impazzire. Non sa come comportarsi, vorrebbe chiedergli se gli serve una mano con il gattino, visto che lui ne sa sicuramente più di lui; Manuel è incerto, si vede già da come regge Amore, e Simone è cresciuto con Lina, quindi sa decisamente come comportarsi con un gatto, ma ha vergogna e non dice nulla a riguardo.

Simone fa un cenno con la testa, indica la porta di casa sua con la mano.

"Allora io vado"

Manuel annuisce, lo guarda in modo strano, Simone vorrebbe che gli chiedesse di entrare, ma Manuel non lo fa.

"Va bene, allora ci vediamo"

Simone annuisce, e si avvia verso la porta di casa sua. Manuel si ferma un attimo, fa qualche passo verso Simone, Amore nelle sue braccia ha iniziato a miagolare e gli sta scalando la spalla, ha tirato fuori le unghie e Manuel è certo che avrà la spalla piena di graffi. Sembra ripensarci, mentre guarda Simone che cerca le chiavi nella tasca, il suo sguardo si sofferma sulla mano che sta frugando nella tasca destra del pantalone, poi sposta lo sguardo leggermente verso sinistra e resta qualche secondo a guardare il modo in cui quei pantaloni così stretti fasciano perfettamente il fondoschiena del suo vicino, il suo sguardo scende ancora verso le cosce. Simone lo nota, si sente osservato e si gira, lo guarda e Manuel vorrebbe sprofondare. Le chiavi tintinnano nella mani di Simone, che finalmente è riuscito a trovarle e le ha tirate fuori dalla tasca; è quel suono a risvegliare Manuel.

"Simo?"

"Sì?"

"Domani pomeriggio hai da fare?"

Simone scuote la testa, in quel momento non riesce a formulare nulla, sa che ne uscirebbe un balbettio o qualcosa di simile.

Manuel inclina la testa, Amore ora è tranquillo sulla sua spalla, sembra quasi addormentato.

"Ti va di venire a casa, allora?"

Simone si passa una mano tra i capelli, poi sorride e Manuel nota gli occhi che luccicano.

"Ci vediamo alle 4, Manuel"

Chiude la porta alle sue spalle, mentre Manuel resta ancora lì per qualche secondo con quella palla di pelo bianca sulla spalla che dorme, prima di rientrare.

Manuel prende in cellulare, apre whatsapp e si scatta una foto con Amore per mandarla a Chicca. Chicca dopo qualche secondo lo videochiama.

"Ao, ma che me combini?"

"Hai visto com'è bello?"

"Ma dove l'hai preso mo 'sto coso?"

Manuel corruga le sopracciglia.

"Intanto non ti permetti di chiamarlo coso. Poi, me l'ha dato Simone"

"Simone? Il tuo vicino bono?"

"Eh"

Il silenzio che si è creato per qualche secondo viene rotto da Chicca, che emette un urlo.

"Ao, che so 'sti ultrasuoni? I timpani me servono ancora"

Di zampette pelose e pagine biancheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora