3. Nuove esperienze

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La mattina io e Victoria ci alzammo lievemente acciaccate dall'allenamento e andammo all'università a seguire le lezioni che ci avrebbero tenute impegnate per gran parte della giornata.

L'aula era piena e non riuscimmo a sederci vicine, così non potei chiederle di chi erano tutte quelle telefonate che riceveva dalla sera prima e che continuava a rifiutare. Quando ci avevo provato mentre facevamo colazione aveva subito cambiato discorso. Ora ero seriamente preoccupata perché la vedevo sempre più turbata. Mi concentrai sulla lezione, anche se di tanto in tanto pensavo a Jader. Pensavo soprattutto a quando mi aveva detto ' ci vediamo domani'. Avevo avuto la sensazione che avesse davvero voglia di vedermi il giorno dopo. Avrei tanto voluto scambiare qualche parola con lui, saperne di più della sua vita. Cominciavo a pensare che non era stata una cattiva idea iscriversi nella sua palestra.

Quando la lezione terminò, intercettai Vicky e ci dirigemmo verso il bar per bere un succo prima dell'inizio della lezione successiva. Il cellulare della mia amica squillò di nuovo e lei si agitò. Colsi al volo l'occasione e le chiesi chi fosse. Lei mi guardò, fece un bel respiro e stava per parlare ma fu interrotta da qualcuno che ci stava chiamando.

‹‹Ehi, ragazze.››

Mi girai e vidi il nostro amico Salvatore venirci incontro.

‹‹Salvatore!›› Vicky lo abbracciò. ‹‹Come mai non sei venuto a lezione?››

‹‹Mi sono svegliato poco fa. Mi prestate gli appunti, vero?››

‹‹Certo››, risposi io, e gli diedi un bacio sulla guancia.

Salvatore era un caro amico di Vicky, compagni di scuola e inseparabili anche all'università. Era stata lei a farci conoscere e passavamo spesso del tempo tutti e tre insieme, in particolar modo quando dovevamo preparare un esame.

Mi sorrise. ‹‹Allora stasera venite?››

‹‹Dove?›› chiesi, mentre prendevo il quaderno con gli appunti e lo passavo a Salvatore.

‹‹Dafne, lo hai dimenticato? Stasera c'è il party universitario››, mi rispose Victoria.

‹‹Stasera? Ero convinta che fosse domani.››

‹‹Ci sarete?››, chiese ancora Salvatore.

Annuimmo e lui ci baciò frettolosamente dicendo che sarebbe passato a prenderci la sera alle dieci e che scappava in biblioteca per dare una mano a Giulia con la tesi.

Giulia era la ragazza di cui Salvatore era follemente innamorato. Più grande di lui di alcuni anni, era una ragazza carina e sempre gentile con tutti. Però non ricambiava affatto l'interesse per Salvatore. Lo vedeva solo come un buon amico. Salvatore aveva sempre la speranza che le cose potessero cambiare. Avevamo anche provato a fargli conoscere altre ragazze ma lui non voleva saperne. Lui desiderava solo Giulia.

Quando se ne fu andato Vicky stava già cercando di cambiare discorso ma la fermai.

‹‹Perché non mi vuoi dire chi è?››

‹‹Non è che non voglio dirtelo, è solo che non è nulla di importante.››

‹‹A me sembri preoccupata.››

‹‹Ma no, tranquilla. È solo un ragazzo che non riesce ad accettare che è finita.››

Sorrisi. Succedeva spesso con Vicky. Era sempre lei a scaricare i ragazzi e difficilmente li frequentava per più di qualche mese. Non che fosse una ragazza facile, semplicemente non riusciva ad innamorarsi e cercava in continuazione emozioni nuove.

‹‹Chi dei tanti?››, chiesi.

‹‹Nicola.››

‹‹Nicola... aspetta, ma sono passati diversi mesi! Ti chiama ancora?››

Non lasciarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora