14. Non succederà più

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Dover fingere che tra me e Jader non ci fosse nulla non era un'impresa semplice.

Quando eravamo solo io e lui, era tutto bellissimo. Jader mi riempiva di attenzioni, mi coccolava, faceva di tutto per farmi stare bene. Ma non poterlo baciare quando uscivo dalla palestra, non poter trascorrere le serate insieme agli altri nostri amici, non potermi rannicchiare tra le sue braccia quando che ne avevo voglia, diventava uno strazio ogni giorno più grande.

I momenti peggiori erano quelli in cui uscivo con Francesco e Vicky e lui non veniva. O se veniva a stento mi salutava. Gli attimi in cui eravamo da soli ed eravamo felici non compensavano affatto la tristezza che provavo quando lui mi ignorava deliberatamente.

Perché non potevamo fare tutto alla luce del sole? La domanda mi martellava nel cervello notte e giorno, era il mio tormento interiore, mi logorava, mi faceva impazzire e più volte ne avevo discusso con lui, ma la sua risposta rimaneva sempre la stessa: ‹‹Ne abbiamo già parlato.››

Il mio umore stava peggiorando, ero sempre più cupa e scontrosa con tutti e non riuscivo ad essere serena. Dopo sole tre settimane ero già arrivata al limite.

Bianca e Noemi avevano organizzato una festa nel loro locale e avevano invitato quasi tutti i ragazzi che frequentavano la palestra, compreso Jader. Quando ricevetti l'invito ero a casa sua. Era una bella giornata; finalmente dopo giorni di pioggia un bellissimo sole splendeva nel cielo quasi limpido, lui era venuto a prendermi all'università e avevamo pranzato insieme, avevamo fatto l'amore ed eravamo rimasti accoccolati nel letto. Saremmo dovuti andare in palestra ma stavamo pensando di rimanere a casa per poter trascorrere ancora un po' di tempo insieme.

Sentii il mio cellulare suonare. Jader era disteso sul divano con la testa sulle mie gambe e stavamo guardando un film alla tv, io gli accarezzavo pigramente i capelli e lui giocava con l'altra mia mano.

‹‹Non rispondi?›› mi chiese.

‹‹È solo un messaggio, sarà sicuramente Vicky.››

Si spostò per permettermi di alzarmi e recuperai il cellulare dalla borsa.

-Tesoro, sabato siamo state invitate ad una festa da Bianca e Noemi! Ho detto loro che andremo, quindi non prendere impegni. Salutami Jader!!! Kiss

Tornai a sedermi e Jader mi attirò a sé.

‹‹Chi era?››

‹‹Era Vicky. Sabato sera siamo state invitate ad una festa.››

Jader inarcò un sopracciglio. ‹‹Dove?››

‹‹Allo Starlight, credo.››

‹‹Ah, sì. Sono stato invitato anche io.››

‹‹Davvero? Allora possiamo andarci insieme.››

‹‹No.››

Quella risposta secca non fece altro che smuovere il mio già precario equilibrio nervoso. Esplosi. Mi allontanai da lui.

‹‹Jader, mi sono stufata di questa storia. Mi spieghi perché non possiamo andarci insieme? Mi spieghi che male c'è se ci vedono insieme? Diavolo, non ti capisco proprio!››

‹‹Dafne, smettila...››

‹‹E non dire ne abbiamo già parlato, perché non sono più disposta a sopportare questa situazione! Voglio una spiegazione.››

Tentò di avvicinarsi ma mi alzai dal divano.

‹‹Se questa situazione ti fa stare male sei liberissima di andartene.››

Non lasciarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora