Quella notte non chiusi occhio. Avevo un sovraccarico di emozioni che non mi permetteva di far riposare il cervello.
Io e Jader eravamo stati insieme, nel modo più intimo possibile. Avevamo fatto l'amore ed era stato bellissimo. Potevo ancora sentirlo accanto, la sua fragranza ce l'avevo appiccicata addosso e ogni volta che mi muovevo mi solleticava le narici riportandomi alla mente attimi di quella sera.
L'unica cosa che disturbava la mia felicità era la telefonata che ci aveva interrotti. E non ero disturbata per l'interruzione, bensì per la reazione di Jader. Sentirlo urlare in quel modo e vederlo così preoccupato mi aveva lasciato una strana sensazione addosso; ero sicura che fosse successo qualcosa di spiacevole.
Proprio quando stavo per appisolarmi, sentii il cellulare vibrare. Allungai una mano sul comodino e lo presi. La luce del display mi accecò e strinsi gli occhi per riuscire a leggere il messaggio.
-Sento ancora il tuo odore nel mio letto... vorrei che fossi qui. Jader
Spalancai gli occhi e rilessi il messaggio. Anche lui, come me, non riusciva a dormire? O forse era appena rientrato a casa. Controllai l'ora: le cinque e mezza. Era stato fuori tutto quel tempo dopo avermi accompagnata? Stavo per chiedergli se fosse tutto a posto quando mi resi conto che Jader non mi aveva mai chiesto il numero di telefono. Come faceva ad averlo? Probabilmente glielo aveva dato Vicky. Chissà che altro aveva combinato quella ragazza.
- Anche io vorrei essere lì... buonanotte Jader.
Poteva sembrare troppo azzardato, ma era quello che realmente volevo in quel momento. Mi addormentai poco dopo, proprio quando la città cominciava a svegliarsi.
Un movimento alla mia destra mi fece voltare di scatto. Victoria era sulla soglia della mia camera da letto con il suo solito sorriso allegro e una busta piena di vivande in mano.
‹‹Posso?›› chiese, anche se non aspettò il mio permesso per entrare e sedersi sul divanetto di fronte a me.
Tolsi le cuffie e chiusi il pc. Stavo ascoltando un po' di musica e navigando su internet senza uno scopo preciso. Andai a sedermi accanto a lei. Era primo pomeriggio e francamente avevo sperato di ritardare il più possibile quell'incontro: non ero ancora pronta ad ascoltare la verità su lei e Francesco. Vicky mi squadrò con fare malizioso.
‹‹Allora, com'è andata ieri sera?››
‹‹Tu e Francesco state insieme?›› sbottai.
Sgranò gli occhi, si toccò i capelli - un gesto che faceva sempre quando era nervosa - e mi guardò come se avesse visto un fantasma. ‹‹Come te ne sei accorta?››
Quindi era vero! Mi sentivo ferita: ero la sua migliore amica e ultimamente mi stava nascondendo un sacco di cose.
‹‹Perché non me lo hai detto?››
‹‹Dafne, non è che non volevo dirtelo... Solo, non sapevo come fare.››
‹‹E perché? Sono la tua migliore amica, lo sai che a me puoi dire tutto.››
‹‹Già, ma in questo caso è diverso. Francesco inizialmente voleva conoscere te, solo che, in palestra, chiacchierando abbiamo scoperto di avere molte cose in comune e... Ecco, è successo.››
‹‹Da quanto tempo uscite insieme?
‹‹Un mesetto.››
Un mese. E io ne ero rimasta all'oscuro. ‹‹Quindi la storia con Daniele non esiste?››
‹‹No›› ammise.
La guardai negli occhi. Ero davvero dispiaciuta. ‹‹Per questo eri contenta quando ti ho detto di me e Jader e hai organizzato la cena di ieri sera. Pensavi che anche a me interessasse Francesco...››
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Non lasciarmi
ChickLit"Lo amavo, ma l'amore non bastava." Dafne è una ragazza di ventuno anni con tanti sogni nel cassetto e una vita tranquilla, almeno fino a quando Jader non entra a farne parte. Bello e misterioso, il ragazzo ruba il cuore di Dafne fin da subito, riem...