Profezie e sete di potere

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I suoi occhi stanchi si aprirono molto lentamente, non riusciva a capire dove fosse, era tutto buio intorno a sé. Man mano che gli occhi si abituarono alla poca luce della stanza, capì di essere nella sua camera da letto. I suoi sensi si svegliarono molto lentamente, ma il suo olfatto no, infatti, sentì un odore molto piacevole. Lo conosceva molto bene, cercò di alzarsi, ma lo fece troppo velocemente tanto che le girò la testa per qualche secondo, sembrava che il suo corpo non rispondesse correttamente agli impulsi del suo cervello. Riuscì a sedersi, ma si portò la mano sulla fronte e chiuse gli occhi per qualche secondo.

"Buona, buona, non alzarti troppo velocemente mamma." Disse Henry entrando nella sua camera da letto con un vassoio in mano.

"Tesoro, cosa ci fai qui?" chiese la donna cercando di controllare la nausea mentre lo guardava.

"Sono stato molto in pensiero per te. Ci hai spaventati per bene questa volta mamma."

"Come? Cosa vuoi dire?" chiese guardandolo confusa e stordita.

"Hai dormito per tre giorni interi." A quelle parole, Regina sgranò gli occhi incredula. Era incredibile, cos'era successo? Che quell'immane sforzo magico, nel castello di Malefica, l'avesse stancata così tanto? Istintivamente si portò la mano sulla pancia, Henry lo notò e disse sorridendole:

"Non preoccuparti, il mio fratellino sta bene."

"Fratellino? Ma come.."

"Chiamalo.. istinto." Disse Henry alzando le spalle ingenuamente. Regina sorrise al suo gesto e alle sue parole semplici, ma cariche di significato e ricordi.

"Cosa c'è?"

"Niente di particolare, stavo pensando." La donna alzò lo sguardo notando il vassoio.

"Quello è per me?" chiese dolcemente. Le mise delicatamente il vassoio sulle gambe.

"Certo mamma. Sean mi ha aiutato a preparare la torta di mele. So che ne sei ghiottissima!" esclamò scherzosamente. Regina guardò il vassoio, poi guardò il figlio preoccupata.

"Sean! Dov'è?"

"Sono qui." Disse dolcemente con voce bassa e tranquilla. Henry lo guardò sorridendogli.

"Henry, lasciamo mangiare tua madre in santa pace, poi dovrà riposare."

"Come? Ancora? Ha dormito per tre giorni!" esclamò il ragazzo facendo il broncio.

Era da molto tempo che non vedeva sua madre, voleva stare con lei, ma il cacciatore non aveva tutti i torti.

"Coraggio Henry." Riprese Sean facendo un cenno col capo invitandolo ad uscire.

"Come sei rozzo e villano cacciatore! Mio figlio vuole stare un po' con me. Inoltre, vorrei sottolineare che non sei nessuno per darmi ordini. Quante volete te lo devo ripetere?" Il cacciatore sorrise e fece un inchino.

"Come desiderate, Vostra Altezza." Sean li lasciò soli.

Andò al piano di sotto per dare la buona notizia a tutti gli altri. Dopo la strana e incredibile giornata al castello di Malefica, i coniugi Charming, Emma, Shar, Henry e Sean avevano avuto modo di trascorrere molto tempo insieme. Fortunatamente si era risolto tutto per il meglio, ma le cose non andavano come dovevano, la preoccupazione principale era Regina. Prima la questione della gravidanza, l'incomprensibile mutamento della sua magia e adesso, i tre giorni di completo riposo. Sean era molto pensieroso, aveva paura che il bambino le stesse facendo qualcosa, infatti, non faceva altro che pensarci e a come spezzare quella dannatissima maledizione. Merlino gli aveva detto di rimanere tranquillo e di lasciar fare tutto al tempo, mentre Zatanna, sua madre, gli aveva dato una sorta di rompicapo senza senso. Per tutti e tre i giorni, lui ed Emma non fecero altro che pensarci, ma senza capire il vero senso delle parole confuse della profezia.

Il cacciatore di streghe - Ultima Parte (Terza Parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora