La profezia

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Sean era rimasto per tutto il giorno a casa di Merlino. Quel pazzo di un mago lo aveva letteralmente rapito. Quando uscì dalla villa, prese il telefono e vide cinque chiamate perse di Emma, tre di Henry e un messaggio di Regina. Quando lo lesse, non riuscì a fare a meno di sorridere:

<<Ti aspetto a casa mia per le otto, sii puntuale cacciatore.>> Recitava il messaggio.

Guardò l'orario sullo schermo ed erano le sette e mezza, il sole illuminava dolcemente le strade di Storybrooke. Ormai l'estate era finita e l'autunno era alle porte, ma il clima era ancora abbastanza mite e piacevole. Senza perdere altro tempo, iniziò a correre e si diresse alla villa Mills. Le luci nella cucina erano accese, Sean sorrise sereno all'idea di poter trascorrere un po' di tempo con la sua amata Regina. Si avvicinò alla porta e bussò, era incredulo nel vedere Emma aprirgli la porta.

"Si può sapere che fine hai fatto?"

"Merlino mi ha trattenuto fino a qualche minuto fa. Avevo il silenzioso e non ho sentito il telefono."

"Capisco. Ad ogni modo, sei in perfetto orario." Disse facendolo entrare. Si diresse in cucina dove vide Mary Margaret ai fornelli in compagnia di Regina. Quest'ultima era comodamente seduta sulla sedia vicino al tavolo, mentre Shar era distesa a terra al fianco della regina. Era diventata la sua ombra.

"Ma che bella rimpatriata!" esclamò il cacciatore divertito.

"Finalmente Sean! Stavamo aspettando proprio te!" esclamò la donna prendendolo con forza per il braccio fino a trascinarlo con forza sulla sedia della cucina.

"..Ma cos'è tutta questa.." non riuscì a finire la frase. La sua attenzione venne rapita da due tutine, una azzurra e una rosa.

"Scegliamo il nome!" esclamò Mary Margaret sorridendo. Sean guardò Regina con occhi sgranati, la donna sospirò e si passò una mano sulla fronte.

"Sempre la solita, Mary Margaret."

"Oh, andiamo Regina! Ormai, mancano solo tre mesi al liete evento! Dovete pur avere un'idea del nome da dargli." Disse riferendosi al bambino. Sean era rimasto letteralmente pietrificato. Non era proprio il caso di affrontare quella discussione.

In base all'entusiasmo della donna, capì che non l'avevano ancora informata della maledizione e, forse, non era neanche il caso di farlo. Tutti stavano vivendo in un illusione, una bellissima illusione dove il bambino sarebbe nato senza causare alcun tipo di problema alla madre. Sembrava quasi che si fossero tutti dimenticati di Zatanna, in fin dei conti, era così. Dopo lo spiacevole evento al castello di Malefica, la strega sembrava essere sparita nel nulla. Emma e sua madre, cercarono, in tutti i modi, di approfittare di quei brevi momenti per pensare alle cose belle che la vita offriva.

"Prendete in considerazione il nome Leopold." Disse la donna distogliendo Sean dai suoi pensieri.

"No, non chiamerò mai mio figlio col nome di tuo padre."

"Era anche tuo marito!"

"Appunto, lo era."

"Marito? Eri sposata?" chiese Sean sorridendole divertito. Regina percepì l'ironia nella sua domanda, infatti, sorrise e lo guardò alzando un sopracciglio.

"Si, lo ero, ma molto tempo fa. Il re è morto di vecchiaia." Disse sardonica trattenendo una risata.

"Regina, questo è un colpo basso." Affermò Mary Margaret colpita dalle sue parole.

"Andateci piano voi due, non mi sembra il caso di litigare." disse Emma calmandole.

"Melody. Sarebbe un bel nome per un femmina." Disse Shar guardando il suo cacciatore.

Il cacciatore di streghe - Ultima Parte (Terza Parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora