La prima visita

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L'orologio aveva appena rintoccato la mezzanotte, ormai l'intera Storybrooke dormiva beatamente, eccetto Regina che vagava ancora nella villa Mills. Sentiva la stanchezza farsi padrona del suo corpo, infatti, era nella sua camera da letto quando il "gong" dell'orologio a pendolo echeggiò nella villa quasi vuota. Non aveva acceso neanche l'abat-jour, le piaceva essere avvolta dal buio, ma quella notte la luna piena illuminava ogni singolo angolo della città, e per Regina non c'era spettacolo più bello di quello. Aveva indossato il suo pigiama di seta grigio. Anche se aveva riposato qualche ora nel pomeriggio, sembrava essere molto stanca. Da un po' di tempo, non riusciva a riposare bene, forse da quando aveva scoperto di essere incinta. Ovviamente non era l'attesa che la preoccupava, forse un figlio tutto suo era ciò che aveva sempre desiderato, ma il problema era tutto ciò che aveva scatenato. Quella tensione la distruggeva, uno dei pensieri che la tartassava era proprio Robin, più precisamente alle sue parole.

"Ciao, Regina. Mi cercavi?" Robin era andato al mausoleo della famiglia Mills. Non avevano avuto modo di parlare dopo la festa medievale, i giorni che si susseguirono erano stati molto turbolenti e questo aveva impedito ad entrambi di parlare.

Non aveva lo aveva visto entrare, la donna sembrava alquanto agitata, dopotutto non si trovava mai un modo giusto per affrontare il discorso.

"Devo parlarti. Siediti." Disse con freddezza iniziando a torturarsi le mani e camminando avanti e indietro nervosamente.

"Preferisco stare in piedi. Allora.. è successo qualcosa?" Chiese il ladro notato il suo atteggiamento.

Regina aveva lo sguardo basso evitando così i suoi occhi, non aveva la forza di affrontarlo, ma l'uomo l'afferrò dolcemente per un braccio e la fece voltare verso di sé. Le mise le mani sulle spalle e la incitò a parlare:

"Coraggio Regina, cosa c'è che non va? Sai che puoi dirmi tutto. Sai che ti amo." L'uomo stava per baciarla sulle labbra, ma spostò subito il viso dalla parte opposta per evitarlo.

"Regina..." Sussurrò appena guardandola con freddezza, non capiva il perché la stesse respingendo. Cercava i suoi occhi in tutti i modi e prima che potesse dire altro, la risposta arrivò:

"Sono incinta." Disse in modo diretto chiudendo gli occhi per qualche secondo.

"Cosa?" chiese sgranando gli occhi con fare spaventato.

"Aspetto un bambino.. ed è tuo." Specificò guardandolo.

"COSA?!" Robin fece qualche passo indietro e si portò le mani al viso con fare disperato.

"Com'è potuto accadere? Com'è possibile!" Sembrava quasi che stesse perdendo la ragione. Regina era sconcertata, non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte sua. Certo, era combattuta nel dirglielo, ma era alquanto sicura che avesse gradito la notizia. Lo fissò per un lungo secondo, non riusciva a spiegarsi davvero il perché di quella reazione e allora si fece forza.

"Robin l'abbiamo voluto entrambi. Perché ci amiamo." Disse avvicinandosi a lui cercando di toccarlo, ma si scansò.

"Cosa? Non dire assurdità!" Le urlò contro sbottando con rabbia.

"Mi stai dicendo che non vuoi questo bambino?" chiese a voce alta con gli occhi lucidi.

"Sei stata un'incosciente! Come mi hai potuto fare una cosa del genere? Sei stata una stupida!" Continuò urlando con tono furioso. Robin non aveva mai perso il controllo in quel modo.

"Ho già una famiglia a cui pensare! Non voglio un'altra! È stato uno sbaglio! Tu sei uno sbaglio! Quel coso che porti dentro.. è un errore!!"

Il cacciatore di streghe - Ultima Parte (Terza Parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora