Capitolo 24

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Sono in treno, sto per andare da nonna, vedo i miei amici fuori dal finestrino e li saluto

<<Miraccomando fai la brava>>

<<Non conosce ragazzi eh>>

<<Statte calma, non comincia a fa cose spericolate>>

<<Se te s'avvicina qualcuno lanciagli na stampella>>

<<Divertiti dalla nonna>>

<<Salutameli>>

<<Oh non torna presto che nte voglio>>

Queste erano state alcune raccomandazioni dei miei familiari e dei miei amici, solo Alice mi prese in disparte per parlarmi

<<Senti, uno riposate, due chiamame tutti i giorni, tre se incontri qualcuno de figo vedi se c'ha amici fighi, quattro non sforza la gamba, cinque me mancherai tantissimo>> disse

<<Anche tu me mancherai nsacco, e poi ovvio che te devo chiama, mi devi tene aggiornata sul fronte danza ehehe>>

<<Fai buon viaggio e divertiti ma non troppo, ti voglio bene>> disse mentre mi abbracciava

<<Io ne voglio tanto a te>> dissi ricambiando l'abbraccio

<<Se vogliono sapere a danza tu sai chi dove sono non dirgli in Toscana ma digli da nonna>> dissi prima di salire in treno

<<Si stai tranquilla ci penso io, ora va sennò perdi pure il treno>> disse salutandomi

<<Ciao amore, ciao famiglia>>

<<Ciao ballerina>>

<<Ciao sa>> e così andai

Ora sono in viaggio, e con la musica nelle orecchie mi addormento, vengo poi svegliata dal controllore che mi dice che sono arrivata, così prendo la mia valigia e scendo, vedo nonno che mi è venuto a prendere

<<Ciao bella nipotina, ma che hai fatto ai capelli e come va la gamba?>> e lo abbracciai

<<La gamba sta bene non devo più usare le stampelle e per quanto riguarda i capelli aiutavo Alice a riverniciare la camera e mi è caduta la vernice addosso>> risposi semplicemente ormai era questa la verità per tutti

<<Ma rimane per sempre?>>

<<No dura un mese o poco più>>

<<Menomale, andiamo va che nonna ti aspetta>> e così con la musica ci dirigemmo verso casa come vi avevo detto era una villetta, vicino al mare, con un giardino enorme ora penserete che sono ricchi e invece no, l'ha costrouita nonno da solo tanti anni fa con il consenso del sindaco ed era la casa delle vacanze di tutta la famiglia, chi voleva andava, io ci venivo ogni estate, poi portai anche i miei amici, e ovviamente come succede a tutti quando si va in vacanza si conosce sempre gente nuova e io conobbi alcuni ragazzi, con cui passavo l'estate, appena nonno parcheggiò scesi e vidi i due cani di nonna un labrador nero e un pastore tedesco venirmi incontro li adoravo, poi appena vidi la nonna l'abbracciai

<<Amore di nonna come stai, la gamba ti fa male? E i capelli>> mi chiese

<<Nonna, non tanto, non devo più usare le stampelle è un buon segno>> risposi e spiegai anche la questione capelli

<<Ci sei mancata tanto>>

<<Anche voi nonna>>

<<Vai su la camera è pronta>> e così feci appena arrivai su posai la valigia e scrissi un messaggio ai miei genitori e ai miei amici che ero arrivata, uscì sul balconicino che stava in camera e respirai a pieni polmoni l'aria di mare, come si sentiva che era primavera, decisi di sistemare la valigia e poi andare  a fare un giro sul lungomare

In due si balla meglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora