Almost

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Capitolo 27

Almost.

"E non dimenticarti gli evidenziatori! Come fai a dividere i capitoli per importanza altrimenti?"

Alzo gli occhi al cielo per quella che dev'essere la trentesima volta quest'oggi.

Ormai manca appena una settimana all'inizio delle lezioni e Anne ha insistito affinché l'accompagnassi a fare compere. Ha praticamente svaligiato l'intero reparto cancelleria del centro commerciale, perché —La cancellina Harry! Devi averne almeno due tipi diversi, quella a penna mica la puoi utilizzare sulle fotocopie!-

Adesso ci troviamo in fila per la cassa con gli sguardi divertiti e al contempo perplessi delle persone dietro di noi, che osservano il nostro carrello stracolmo di penne quaderni e spillatrici.

Io che non avevo nemmeno la gomma per cancellare, mi sembra assurdo aver comprato tutta questa roba per la scuola.

Inutile mentire, sono davvero in ansia per quanto riguarda il mio ingresso tra i banchi della Sephir High. Non potrò contare sull'aiuto di nessuno, visto che Anne segue dei corsi sperimentali completamente fuori dalla mia portata e gli altri sono all'ultimo anno. Nonostante arrivi dalla strada, l'idea di non andare a genio a quei figli di papà mi terrorizza. In fin dei conti sono le persone che Louis frequenta da una vita, sono i classici ragazzi che Carol si aspetta di vedermi portare a casa dopo scuola per studiare insieme e fare nuove amicizie. Non che non sia felice del fatto che sia entrato a far parte del gruppo di amici del figlio, ma immagino che speri che sia in grado di crearmi un giro tutto mio una volta che lui se ne sarà andato.

Sospiro mentre finisco di sistemare le ultime penne sul nastro della cassa. Dopo la sera in cui ho parlato a Louis di mio padre, ho tentato in tutti i modi di allontanare quell'argomento. Devo ammettere che da una parte smanio per sapere la verità, ma dall'altra la paura di scoprire che effettivamente mio padre non mi abbia mai voluto mi uccide costringendomi a lasciar perdere ogni possibile tentativo di ritrovamento.

"Fanno settantacinque e tredici"

Porca puttana! E che cazzo Anne!

"Si può sapere che succede? Va tutto bene con Louis?"

Anne mi si fa più vicina sul muretto nel quale ci siamo seduti per mangiare un gelato.

Il fatto che ci abbia giocato con la palettina fino a farlo sciogliere deve a verle fatto intuire qualcosa.

"Non si tratta di questo" sussurro sistemando la coppetta di fianco a me per portare le mani in grembo in modo tale da poterle torturare.

"Cosa c'è allora?" sta sussurrando anche lei adesso.

Sospiro pesantemente tentando di raggruppare le idee che mi ronzano per la testa.

"Si tratta di mio padre"

Anne sa tutto sul mio conto. Un giorno mi sono confidato con lei riguardo la mia situazione mentre mangiavamo patatine e ci facevamo una maschera in camera sua. Dopo aver terminato la mia pietosissima storia si è voltata verso di me e mi ha abbracciato sussurrandomi all'orecchio : mi dispiace tanto Harry, ma sono felice che tu sia qui adesso, altrimenti non avrei trovato un fratello.

Inutile dire che avevo finito per sciogliere la maschera a causa delle mie lacrime di commozione.

"Louis ha trovato una cosa che gli apparteneva, o che io penso gli sia appartenuta..non so, abbiamo parlato e mi ha fatto rivalutare tutto quello in cui ho creduto per tutti questi anni..penso di volerlo cercare Anne, voglio sentirmi dire in faccia da lui che non ne vuole sapere niente di me se è davvero questa la verità..insomma, penso di meritarmelo no?"

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