Capitolo 3
Bonfire.
“Harry, sei pronto ?”
La voce di Louis mi arriva nitida dal piano di sotto, mentre sono ancora indeciso su che indossare per andare a questo falò.
Quando Carol ha saputo che io e Louis saremmo usciti insieme questa sera, ha sorriso come se quella fosse la notizia migliore del secolo, credevo che a un certo punto avrebbe chiamato qualcuno per farne scrivere un articolo sul giornale di Sephir, ma fortunatamente si è limitata ad abbracciarci entrambi, dicendoci che era felicissima che stessimo facendo amicizia così in fretta.
Non ho mai avuto dei vestiti miei prima di oggi, tutto quello che indossavo era stato in precedenza di qualcun altro, e l’idea che questi indumenti stesi sul letto davanti a me, non siano mai stati indossati da nessuno prima, mi smuove qualcosa dentro. Orgoglio.
Alla fine opto per una semplice t-shirt bianca a maniche corte, un paio di jeans skinny blu scuro, ormai non sono in grado di indossare nulla di diverso da questo genere di pantaloni, sono come una seconda pelle, in realtà, la mia passione, se così si può definire, è data dal fatto che quando devi frugare tra i cesti delle offerte per trovare qualcosa da indossare, non puoi fare lo schizzinoso e non c’è di certo un commesso simpatico pronto a chiederti che taglia preferisci, ecco perché il più delle volte i pantaloni erano di qualche taglia più piccola della mia, degli skinny improvvisati diciamo.
Accompagno il tutto con le mie solite all stars, che nonostante cadano a pezzi, non riesco proprio ad abbandonare, e una felpa verde menta, siamo appena entrati in estate, e nonostante stia andando a un falò, di sera, vicino al mare fa sempre piuttosto freddo.
Quando arrivo al piano di sotto, Louis è seduto sul divano di fianco a suo padre mentre guardano quella che sembra una puntata di Glee, l’avevo detto io che c’era una correlazione tra il suo modo di vestire e quel telefilm.
Carol dev’essere in cucina a preparare la cena per lei e Jhon visto il profumino allettante che ne proviene. Il mio stomaco inizia a brontolare, e spero vivamente che ci sia del cibo a questa festa.
“Louis” sussurro per fargli notare la mia presenza.
“Harry” mi risponde lui sorridente alzandosi dal divano sotto lo sguardo attento di suo padre.
“Mamma noi stiamo andando ciao!” urla avvicinandosi all’ingresso facendomi cenno con la testa di seguirlo.
“Aspettate un momento!” sentiamo gridare Carol dall’altra stanza, accompagnata dal suono dei suoi tacchi sul pavimento di legno.
Quando ci raggiunge all’ingresso sembra non riuscire a trattenere un sorriso commosso.
“Harry, caro, stai benissimo, sono felice che Louis non ti abbia costretto a comprare quelle orrende magliette a righe che si ostina a indossare” mi dice poi sistemandomi la felpa sulle spalle.
“Anche tu ?” sputa lui con tono esasperato portando gli occhi al cielo.
Non posso fare ameno di ridacchiare, contagiando immediatamente Carol che cerca di contenersi portando una mano sulle labbra colorate di rossetto.
“Tua madre ha ragione Louis, ti vesti come un bambino di sei anni, hai già mostrato ad Harry la tua collezione di bretelle?” sentiamo dire a Jhon dal salotto.
A quel punto scoppio in una vera e propria risata, e mi sembra di non ridere così da anni. Anche Carol sembra accorgersene visto il modo affezionato in cui mi guarda.
“Grazie tante, papà! Credevo che almeno tu fossi dalla mia parte, ma bene, schieratevi pure tutti contro il povero Louis!” sbraita rosso di vergogna e rabbia per via del commento di suo padre, mentre mi trascina fuori di casa per un braccio, sbattendosi la porta alle spalle. Mentre ci allontaniamo, riesco ancora a sentire le voci di Carol e Jhon ridere.

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SCARS
FanficLa triste vita di Harry, cambia quando Carol, assistente sociale della cittadina marittima di Sephir, decide di prenderlo in affidamento, facendolo entrare in contatto con una vera famiglia. Louis, figlio di Carol , sogna una carriera nel surf, e gr...