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Capitolo 30

Home coming.

"Piantala Haz stai benissimo!"

Grugnisco in assenso in direzione di Anne che mi guarda con occhi esasperati prima di voltarsi in direzione della pista da ballo.

Devo ammettere che hanno fatto davvero le cose in grande per questo ballo. Nemmeno fosse quello di fine anno.

Le luci sono soffuse e grandi nastri color avorio si allungano dalla palla stroboscopica sistemata al centro della palestra, fino a raggiungere i lati opposti della sala. I tavolini sono adornati con tovaglie nere e i copri sedia sono anch'essi color avorio. Sul piccolo palchetto in fondo il dj sta mixando la nuova canzone dei The Vamps e la gente si rifornisce di cibo e bevande dal lungo tavolo sistemato a lato.

Questa stupida cravatta mi stringe e le mani sembrano non voler smettere di sudare come se fossi dentro una sauna.

"Mi dispiace che tu sia bloccata qui con me, so che avresti preferito farti accompagnare da Ashton"

Anne scuote la testa e mi sorride mentre una sua mano si fa largo lungo il mio braccio coperto dalla camicia e la giacca elegante. Mi afferra con delicatezza la mano intrecciando le nostre dita insieme, incurante delle condizioni in cui versano.

"Harry, smettila ok? Va bene, e poi hai visto la faccia di Carol mentre ci scattava le foto prima di uscire? Sembrava quasi che stessimo andando a sposarci" ridiamo entrambi al ricordo di Carol che sgambettava avanti e indietro facendoci assumere le pose più disparate sulle scale in modo da farci quante più foto possibili. Sembrava davvero entusiasta, e un po' mi dispiace. Se solo sapesse la verità forse non mi guarderebbe più nel modo affettuoso in cui lo ha fatto stasera.

Sospiro pensando a come dev'essere letteralmente impazzita quando poco più tardi su quelle scale a farsi scattare le foto si trovavano Louis ed Eleanor. Il groppo in gola si fa più forte mentre ripenso a quando uscendo dalla doccia ho incrociato lo sguardo triste e rassegnato di El che si chiudeva la porta alle spalle entrando in camera di Louis. Ma almeno qualcuno stasera è venuto con chi avrebbe voluto a questo ballo?

"Piuttosto siamo ancora d'accordo riguardo la lettera?"

La lettera. Me ne ero quasi scordato. Anne ed io abbiamo deciso di leggerla dopo questo stupido ballo, ora che l'ha nominata, la sento bruciare contro la coscia dentro la tasca del mio pantalone elegante.

"Certo, ad ogni modo volevo solo farti sapere che nonostante quello che troveremo scritto al suo interno, tu per me resti sempre mia sorella, Anne, dico davvero, non mi importa se nelle nostre vene non scorre lo stesso sangue, o solo una parte di esso, ci siamo trovati quel giorno ed io voglio credere che non si tratti di un caso, ero destinato a incontrarti e ok, smettila di piangere, che cazzo mi stai bagnando tutta la camicia!"

"Sei così doooolceeeee, oddio Haz"

Quella che ormai reputo essere mia sorella frigna come una bambina di due anni facendo ondeggiare le nostre mani e la gente inizia a guardarci con le sopracciglia alzate, cristo, penseranno che la stia mollando al ballo!

"Che razza di idiota che sei!" sorrido stringendola forte contro il petto inspirando il suo profumo dolce di tintura per capelli e balsamo alla pesca.

Mi sorride sorniona, ma dal luccichio dei suoi occhi so che sente esattamente le cose che sento io.

"Non avete in mente di ubriacarvi e dare vita a un incesto stasera giusto?"

La voce graffiata di Zayn ci coglie di sorpresa alle spalle mentre si avvicina in tutto il suo splendore.

SCARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora